Parte 1

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Ero in camera mia , quel giorno. Ero appena tornato dalle vacanze estive con i miei genitori.  Non stavo bene sentivo una sensazione di malessere, quasi nausea, che mi pervadeva la mente e il corpo. Quella sensazione però non mi era estranea. Così singolare, così innaturale, già l'avevo provata altre volte. La prima volta all'età di nove anni. Me lo ricordo come fosse ieri. Stavo giocando in giardino, non lontano da casa, e mi sopraggiunsero gli stessi "sintomi"(se così vogliamo chiamarli) mi sdraiai sul prato immacolato per cercare di non vomitare quando nel bosco non lontano da casa sentii un rumore di frasche schiacciate come se qualcuno fosse li ad osservarmi. La notte successiva feci incubi terribili di me e la mia famiglia morti con un ombra strana in sfondo a tutto questo. Non ci ripensai mai fino a quel momento in camera. Mi sedetti sul letto che si affaccia proprio sul bosco (premetto che tutt'ora abito in quella casa). Mi cadde l'occhio sul margine della foresta. Mi si gelò il sangue. Una figura dietro ad un albero che mi fissava immobile, impassibile, ferma. Si era accorto che lo stavo guardando ma non fece nulla. Stavo continuando a fissarlo quando mi prese un mal di testa fortissimo. Fu così forte da farmi svenire. Mi risvegliai nel mio letto due ore dopo con il viso preoccupato di mia mamma stampato da vanti. <come stai> chiese in modo tremolante, <tutto ok tranquilla ho avuto solo un piccolo malessere>. Sentita la risposta si rassicurò senza però esserne convinta a pieno lasciandomi nella solitudine della mia stanza. Ma un pensiero mi frullava nella testa ora che ero lucido:chi fosse quell'entità che avevo visto nel bosco con quell'aspetto quasi famigliare.

L'uomo biancoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora