"Abbiamo rintracciato la posizione di vostra sorella"
Severo non trattenne il sorriso che gli spuntò in viso, sapeva che probabilmente era un'altra illusione, ma voleva sperare che stavolta la avrebbe riabbracciata.
"E dove si trova? sapete se sta bene?"
"Con calma don Severo, sappiamo solo che si trova a Valencia, non l'abbiamo ancora trovata"
Severo era impaziente e le parole dell'investigatore non fecero altro che aumentare la sua impazienza.
"Va bene, appena avrete altre notizie telefonatemi, grazie" concluse la chiamata e rimase in silenzio a riflettere.
"Allora? L'hanno trovata?"
Severo non riusciva a rispondere, si limitò a guardare Carmelo e lo abbracciò, felice.
Carmelo, dopo un po, riuscì a calmarlo ed a farsi raccontare ciò che gli aveva detto l'ispettore."Amico sono felice per te" Carmelo sorrise e lo abbracciò.
"Non ci posso credere Carmelo" sorrise "dopo molti anni finalmente potrò rivederla" disse incredulo "quello che mi fa più male però è averla avuta così vicina e non saperlo, avrei potuto rivederla anni fa"
"Avanti Severo, é acqua passata, l'importante è che adesso l'abbiamo trovata"
"Hai ragione" sorrise "chissà com'è diventata, ricordo i suoi lineamenti da bambina e soprattutto i suoi occhi azzurri" sorrise nuovamente cercando di immaginare come fosse diventata.
"Un pò di pazienza e poi potrai vederla con i tuoi stessi occhi"
"Aspetto quel momento da anni Carmelo, e non sto più nella pelle"
Severo andò a fare una passeggiata in paese e si imbatté in Donna Francisca. Qualche giorno dopo il suo arrivo a Puente Viejo la aveva avvertita riguardo la sua identità e la sua voglia di vendetta e di conseguenza era entrato a far parte della lista dei nemici di quella donna.
"Caro biscottaio, che piacere incontrarvi"
"Per me no di certo" sorrise soddisfatto della sua risposta.
"Sempre così galante"
"Solo con chi lo merita, signora" fece un cenno col capo in segno di saluto e riprese a camminare, arrivando nella pasticceria di Candela.
Era una donna dolce e gentile, ma soprattutto la più brava di tutta la Spagna per quanto riguarda la pasticceria."Don Severo, che piacere vedervi" sorrise.
"Salve Candela, anche per me, lo sapete" sorrise "oltre ai vostri dolci mi piace anche la vostra compagnia"
"Lo stesso vale per me" sorrise "cosa vi servo?"
Severo le indicò i pasticcini che voleva, lei glieli diede.
"Grazie mille Candela" sorrise e rimasero a parlare ancora un po "ci vediamo"
"Arrivederci" sorrise e vide andar via l'uomo.
Severo tornò in piazza e vide tornare Lucas, il medico del paese, dal suo breve viaggio, era andato per qualche settimana dalla sua famiglia."Lucas! É andato tutto bene il viaggio?"
"Si, grazie don Severo, e a voi come vanno le cose?"
"Meglio di quanto pensassi" sorrise.
"Me ne rallegro, adesso se mi scusate devo andare"
Lucas tornò al suo lavoro, mentre Severo si fermò alla locanda di Emilia per bere qualcosa.
"Salve donna Emilia, un mosto, grazie"
Emilia lo servì e ricambiò il suo saluto con un sorriso. Severo in poco tempo era riuscito a farsi amicizie in tutto il paese, quella gente era umile e buona ed era facile essere loro amici.
Bevve il suo mosto e tornò alla Miel Amarga, dove concluse la giornata visionando i documenti delle sue fabbriche.
Il giorno dopo si svegliò di buon ora soprattutto per l'impazienza che gli creava il non sapere notizie, Carmelo lo raggiunse e iniziarono a parlare del più e del meno.
Si sentì suonare il telefono, Severo si precipitò a rispondere."Si?"
"Don Severo, sono Berenguer"
Severo riconobbe subito la voce dell'ispettore e divenne ancora più impaziente.
"Ispettore, ditemi"
"Ci sono altre notizie, purtroppo..non sono buone"
Severo si preoccupò "Avanti ditemi"
"Vedete don Severo..siamo riusciti a trovare vostra sorella, era diretta a La Puebla, ma il treno sul quale viaggiava..ha subìto un incidente, ci sono molti morti e altrettanti feriti, non sappiamo niente di vostra sorella e potrebbe essere tra i morti..mi dispiace"
Al sentire quelle parole, il cuore di Severo si spezzò, rimase in silenzio per cercare di assimilare la notizia, ma non ci poteva credere: aveva impiegato anni a trovare sua sorella e, quando c'era finalmente riuscito, Sol avrebbe potuto essere morta.
"Grazie.." disse con un filo di voce e chiuse la chiamata, ancora incredulo per quella notizia.
"Severo che ti ha detto? Perché sei così affranto?"
Severo aveva lo sguardo perso e pareva fuori di sé.
"Potrebbe essere morta Carmelo, potrebbe essere morta"
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Tutto Quello Che Volevo || Sol Santacruz
RomanceSpagna, 1922. Lotta ogni giorno per dimenticare il suo triste e infelice passato. Per poter ritrovare la sua sorellina. Severo Santacruz ha un solo obiettivo nella vita: ritrovare Sol. Quella bimba così solare, bella, che non ha potuto vedere e ab...