Capitolo 35_ semplicemente unici

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Dorme. È bellissima. Sarà divertente per questi 5 giorni... Mi stringe,io le accarezzo la schiena e lei sorride. Cerco di svegliarla ma lei bofonchia e mi stringe di più. Dio potrei impazzire.
"Sveglia mocciosa." Dico alzandomi e pizzicandole la guancia. Si siede sul letto ancora dormiente.
"Buongiorno anche a te." Dice con voce roca. Si alza e mi guarda male. È bellissima. Ci prepariamo e andiamo a scuola.
"Ti spiego come andranno le cose. Ti siederai vicino a me. E farai tutto quello che ti dico. Non dimenticare le regole. Chiaro?" Non risponde.
"Chiaro?" Dico io prendendole la sigaretta.
"Chiaro." Dice facendo un finto sorriso.

ANDREA POV
Lo odio. Lo voglio morto. In cortile vedo Alessio. Si avvicina, mi saluta, mi abbraccia e se ne va.
"Non puoi toccarlo." Dice tirandomi per il braccio.
"Devo abituarmici." Dico togliendoli il braccio. Saliamo le scale ed entrando mi mette una mano dietro al fianco. Lo posso uccidere? Tutti ci guardano. Io abbasso lo sguardo serrando la mascella.
"Sorridimi e dammi un bacio." Mi sussurra. Cosa?! Cosaaa?!?! Mi giro verso di lui, faccio un sorriso finto e gli do un bacio sulla guancia per poi sedermi al mio posto. Fanculo biondino. Non esaltarti. Hai ancora tutta la giornata d'avanti. Okay, okay.
Volano le prime due ore. La prof di storia entra in classe e Luca va interrogato a sorpresa di tutti. Fa una bellissima interrogazione da 9, ma quella troia piena di pregiudizi gli mette 8. Suona la campanella della ricreazione. Vado in cortile a fumare.
"Offri il pacchetto a lui." Dice indicando il ragazzo del maglione.
"Cosa?! Ma è praticamente nuovo!" Dico io. Lui sorride malefico. Mi allontano e vado dal ragazzo del maglione.
"Questo, questo è per te." Dico senza guardarlo.
"Cosa?"
"Prendilo e basta." Dico io. Sorride. Lampo di genio. Ci inizio a flirtare. Sicura che sia una buona idea? Vuole giocare? Giochiamo.
"Consideralo come un gesto di scuse..." Dico facendogli occhi dolci.
"Scuse accettate..." Dice mettendomi una mano sul fianco. Sorrido e lui mi si avvicina. Mi mordo il labbro e lui mi accarezza dietro la schiena. Gli metto una sigaretta tra le labbra e gliela accendo. Che schifo.
"Vieni o faremo tardi." Il biondo mi trascina via.
Mi porta in bagno e ci chiude dentro.
"Si può sapere che cazzo ti passa per la testa?!" Mi urla praticamente contro.
"Non l'ho toccato, non ti ho mancato di rispetto. Regolare." Dico io alzando le mani. Sbatte una mano sul muro vicino alla mia testa. "Tu..." Dice lui guardandomi negli occhi. Ha degli occhi pazzeschi.
"Hai...Hai questo sguardo furbo...Ma innocente al tempo stesso che..."
"Merda." Dice uscendo sbattendo la porta.
Il resto della giornata vola, uscendo mi si avvicina un gruppo di ragazzi. Luca è accanto a me.
"Sei Andrea?" Mi chiede uno.
"Sì." Rispondo io. Gli altri tirano fuori il telefono.
"Possiamo farci una foto?"
"Sì certo." Dico io sorridendo. Mi si avvicina il primo ed io sto attenta a non toccarlo.
"P-posso?" Dice uno mettendomi una mano sul fianco.
"Oh sì." Dico io sorridendo. Fa una foto e la fanno anche gli altri.
"Quando farai il prossimo servizio?"
"Guarda se tutto va bene oggi pomeriggio."
"E per chi?"
"Non so se mi rivuole Calvin Klein o un'altra ditta." Dico io.
Mi salutano e mi dicono robe del tipo bellissima e cose simili. Mi vorrei sotterrare. Guardo il biondo che serra la mascella.
"Io non li ho toccati." Dico cercando il pacchetto.
"Merda." Dico ricordandomi di quel coglione.
"Nuova regola, prima di fare qualsiasi cosa mi chiedi il permesso." Dice lui.
"Tu sei pazzo." Mi guarda male.
"E chiedi scusa."
"Scusa...! Posso chiedere una sigaretta a quello?" Dico indicando uno in un gruppo di ragazzi che fuma.
"Sì." Dice lui. Dopo due secondi torno con la sigaretta.
"Ma che merda si fuma questo?" Dico guardando la sigaretta stretta e lunga.
"Sigarette da puttana." Dice lui. Rido.
Arrivati in stanza mi tolgo la giacca.
Faccio per spogliarmi e lui mi guarda.
"Posso cambiarmi?" Chiedo io. Lui è sorpreso.
"Sì." Dice deglutendo. Mi inizio a spogliare. Mi infilo un paio di jeans restando in reggiseno. Mi sento leggermente osservata.
"Che c'è?" Dico io.
"Sei bella." Dice semplicemente.
"Sono stufa di sentirmelo dire. Non sono solo questo." Dico io infilandomi una maglietta. Esco dalla stanza.
Incontro Tamara.
"Hey ma stamane?"
"Cosa?"
"Dico...Luca."
"Ah no, niente. Lunga storia..." Dico io sorridendo. La saluto e scendo in salone. Ad un tratto vedo il modello. Sta parlando con delle ragazze. Lo trascino via.
"Che cazzo ci fai tu qui?!"
"Volevo vedere dove viveva la nuova modella ufficiale di Calvin Klein." Dice lui.
"Non ci credo." Dico. Gli salto addosso. Lui mi prende in braccio.
"Ma è fantastico!" Dico io. Tutti ci guardano.
"Non trattarmi male..." Dice lui facendo il broncio. Rido e gli do un bacio sulla guancia. Ad un tratto incontro degli occhi blu. Cazzo.
"Tutto okay?"
"Oh sì." Dico io allontanandomi.
"Ci vediamo dopo." Dico io salendo in stanza.

Quel Maledetto  BiondoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora