Cap. 1

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Chi sono io? E come finirà, mi chiedo, questa storia?
Il sole è già tramontato e siedo sul mattone di questo posto. Il termometro segna 25gradi, è estate, fa caldo, ma sto con la sciarpa avvolta intorno al collo e infilata dentro il maglione, tuttavia il mio corpo trema di freddo, un freddo di cui non riuscirò mai a liberarmi, un freddo che si è consolidato con il passare degli anni. Il tempo, purtroppo, non mi agevola, nonostante tutto, quel ricordo era sempre lì, dentro me, lui è ancora dentro me.
Ci provo ad avere legami simili, storie vere, ci provo a tentare di rivivere quelle sensazioni, ma sembra impossibile...
Esistono legami che vanno al di là di una semplice alchimia, sono quei legami innaturali a cui non trovi una giusta spiegazione. E' come chiedere ad un bambino perché sorride: difficile trovare risposta... nasce tutto dall'inspiegabile.
Eppure mi ero innamorata una volta, lo sapevo bene, una sola volta e tanto tempo addietro, quell'esperienza mi aveva cambiata per sempre.

Era l'inizio di gennaio del 2005, proprio in una parrocchia dove l'aria sembra serena, religiosa, incontrai Alex: ebbe inizio il mio paradiso, ma al centro esatto dell'inferno.
Era alto, moro, con capelli lunghi, con un paio di occhi grandi, impossibili da ignorare. Quell'aria da malandrino lo faceva sembrare più grande di ciò che era. Frequentava ragazzi di cattiva nomina, ragazzi che coinvolgevano sempre miei amici nei loro vizi, ragazzi con cui ebbi spesso discussioni vivaci, Alex compreso.
Non significava niente per me, non mi importava nulla della sua vita monotona, non sopportavo i suoi atteggiamenti da malandrino e da spaccone, ma era di una bellezza incredibile, con un sorriso affascinante da lasciare senza fiato.
Incontravo spesso Alex in quella parrocchia, ma non ci degnavamo neanche di un misero sguardo, l'unica frase che rivolsi fu un "ti odio" gridato in faccia, ma lui rimase totalmente insensibile, continuava a fissarmi, fumando la sua sigaretta, come se non avesse udito le mie parole.
Questo fu l'unico nostro dialogo in un anno, ma... non riuscii a capire bene come le nostre strade, per quanto potessero sembrare diverse, si stavano rendendo sempre più simili.
Così mi ritrovai a regalargli una polsiera uguale alla mia per il giorno del suo compleanno, pretendendo di indossarla rigorosamente sempre; mi ritrovai a scappare da scuola subito dopo il suono dell'ultima ora per incontrarlo per strada, durante il ritorno a casa; mi ritrovai a voler avere il suo profumo perché quella fragranza era diventata la mia droga; mi ritrovai ad andarlo a trovare a scuola durante le uscite anticipate, a cambiare il pin del telefonino per averlo uguale al suo; mi ritrovai a messaggiare giorno e notte con lui nonostante avessi un fidanzato; ad essere gelosa di lui, così come lui di me. Ma cos'è la gelosia quando riesce a farti sentire viva? E' un paradosso! Come può tale sentimento farti vivere? E' un sentimento negativo, ma non quando è la prima volta che lo provi sul serio, non quando attraverseresti a morsi l'oceano pur di non perdere quella persona. Non mi era mai capitato.

Era il mio compleanno, ricordo che lo festeggiai con i miei soliti amici, ma tra una foto e l'altra, tra una chiaccherata e l'altra, esclusi Alex per quasi tutta la serata poiché il mio ragazzo era molto geloso. Tornando a casa, mandai un messaggio, com'ero solita fare, per parlare del rendiconto della serata trascorsa.

<<Ale, non sai cos'è successo! >> Non ricevetti nessuna risposta. Fu da quel momento che in me scattò qualcosa, fu la prima volta che temei di perdere la persona che mi capiva più di chiunque altro.
<<Dormi? >> Ritentai, sperando di ricevere risposta che, fortunatamente, arrivò.
<<No >> Risposta gelida, pensai. Non riuscivo a capire o forse non volevo capire perché ce l'avesse con me.
Senza un perché litigammo...
Come se non fosse successo niente ci rincontrammo l'indomani e anche il giorno seguente e ben presto diventammo inseparabili. Più volte ci ritrovammo vicini, sfiorandoci le labbra, ma non ne approfittò mai, non mi baciò fino a quando non decisi di lasciare il mio ragazzo.
Le sue labbra toccarono le mie una prima volta e mi chiesi perché mai avesse aspettato tanto per farlo.

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Che ne ve pare di questo primo capitolo? La storia sembra raccontata in maniera veloce, ma solo perché c'è molto da dire e da raccontare su questa coppia.

Spero continuerete a leggere e...commentate, sono curiosa e aperta a qualsiasi consiglio :D
-Graesy <3

Paura di amareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora