CAPITOLO 10

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Mi preparo mentalmente a sopportare questa irritante ragazza che porta il nome di Molly.
Sembra il diavolo vestito da angelo.
Indossa un vestito bianco striminzito, dei tacchi a spillo bianchi in netto contrasto con la pelle scurita dalle troppe lampade, e con i capelli nero corvino.
<<Ciao Molly, mi hai fatta spaventare. Posso esserti utile?>> Chiedo con un falso sorriso sulle labbra.
Non è colpa mia se non riesco a sopportarla e in sua presenza non riesco nemmeno a sorridere.
<<Ciao Amber. Si, in effetti una cosa la puoi fare.>>
Si ferma e mi fissa, con uno sguardo che fa accapponare la pelle, e un ghigno sulle labbra.
L'odio reciproco è palpabile.
Io rimango impassibile, in attesa che dica qualcosa, ma non parla, continua a fissarmi.
<<Cosa?>> Le chiedo vedendo che non mi risponde, con l'irritazione evidente nella voce.
<<Stai lontana da Taylor o te la passerai veramente brutta>> dice e si mette una mano sul fianco alzando un sopracciglio e continuando a fissarmi.
Io la guardo scioccata. Ma chi si crede di essere? Crede di potermi far fare quello che vuole lei? Se pensa questo non ha capito proprio niente, non sono il tipo di persona alla quale si possono dare ordini.
A questo punto, la rabbia prende il posto dell'irritazione , e ormai non mi preoccupo neanche più di nascondere l'astio che provo verso di lei.
<<Non credo ci sia da preoccuparsi visto che lui non mi interessa e tantomeno io interesso a lui.>> poi faccio una pausa, metto anche io la mano sul fianco a mo' di sfida e la guardo in cagnesco, stampandomi un sorriso strafottente sulla faccia.
<<E comunque se anche mi piacesse non sono affari tuoi.
Ma non vedo il motivo per il quale tu debba interessarti e continui ad andargli dietro e spaventare le ragazze alle quali piace lui o viceversa, visto che in ogni caso non vorrebbe stare con te, perché se non te ne sei resa conto sei insopportabile e sei una stronza assoluta.
Ah, un'altra cosa, non provare mai più a darmi ordini perché ogni volta che lo farai non ti ascolterò, non credere che io sia come tutte le ragazze di questa scuola che hanno paura di te, perché se pensi questo ti sbagli>> incrocio le braccia e sorrido ancora di più.
Il ghigno le scompare dalle labbra per lasciare il posto ad un'espressione tanto scioccata quanto arrabbiata e lascia che le braccia le ricadano sui fianchi.
<<Come ti permetti brutta..>> urla e cerca di venirmi addosso.
Ma prima che riesca a toccarmi con un solo dito, dal nulla arriva Taylor che si mette tra di noi.
Dopo un attimo di confusione, i due si guardano negli occhi, concentrati in una conversazione silenzio della quale io non faccio parte, poi lei si ricompone e gli sorride.
Inaspettatamente, però, lui viene di fianco a me e mette un braccio davanti al mio corpo come a volermi proteggere.
Per la seconda volta, il sorriso le muore sulle labbra.
<<Taylor che cosa stai facendo?>> Chiede, con un tono che giurerei sia quasi spaventato, sussurrando.
<<Non credi che sia abbastanza ovvio?>> chiede lui, ironico.
No, non è per niente ovvio.
Che cosa sta facendo? Me lo chiedo anche io.
Lui non c'entra niente in questa storia. Beh si, perché è l'argomento principale ma nessuno lo ha chiamato. Insomma, avevo detto di volermelo dimenticare e poi cerca di proteggermi? Eh no questo è uno scherzo!
<<No, non è per niente ovvio>> dice Molly, dando voce ai miei pensieri.
<<Perché la difendi? Lei non è niente per te>> continua con una smorfia, e con acidità, come se parlare anche solo dell'eventualità che io sia qualcosa per lui, gli lasciasse l'amaro in bocca.
A me invece, anche se mi costa ammetterlo, mi sembra così bella anche solo la possibilità che io significhi qualcosa per lui.
<<Si, Taylor. Perchè mi difendi? Io non sono niente per te>> lo sfido con l'irritazione che traspira dalla mia voce.
Lui però fa come se io non avessi parlato e risponde direttamente alla domanda di Molly.
<<No, non è niente per me, almeno non ancora. Ma tantomeno lo sei tu. Però almeno lei mi fa provare qualcosa.>> Molly fa per replicare, ma lui alza una mano per fermarla e continua.
<<Non mi fare domande non so nemmeno io cosa mi stia succedendo con lei. Quindi per favore fatti gli affari tuoi. Tanto tra di noi non potrà più esserci niente>> dice ed entrambe rimaniamo a bocca aperta.
Ho sentito bene?
A giudicare dall'espressione di Molly si, l'ho fatto.
Lo guardo perplessa e lui guarda me senza tradire alcuna emozione.
<<Taylor, stai scherzando vero?>> Chiede Molly a denti stretti, stavolta con una punta di amarezza nella voce e quasi sull'orlo del pianto.
Lui si passa la mano fra i capelli e sospira.
<<No, Molly, non sto scherzando>> risponde esasperato e si gira verso di me, dandole le spalle.
Con questo gesto, mette fine alla discussione e Molly va via infuriata come non l'ho mai vista, ma prima mi lancia un'occhiata che mi fa gelare il sangue nelle vene. Credo sia l'inizio di una guerra.
Non mi piace per niente.
<<Tutto bene?>> Mi chiede Taylor mettendomi le mani sulle guance, facendomi alzare il viso.
<<Si tutto bene. Ma che... che c-cosa volevi dire con "Non so cosa mi stia succedendo con lei?">> Chiedo mimando le virgolette con le dita mentre cito le sue parole.
Lui mi lascia le guance e si passa le mani fra i capelli, gesto che fa solo quando è nervoso, ho imparato a conoscerlo.
<<Niente, l'ho detto solo per farla andare via e farla arrendere>> mi sorride, ma io non ricambio guardandolo incredula del fatto che non abbia capito ancora come sia fatta quella ragazza.
Farla arrendere? Ma non l'ha vista? Mi ha solo complicato la vita, e per di più non gliel'avevo nemmeno chiesto.
Poi sta facendo la stessa cosa dell'altra volta, nega quello che dice, si smentisce.
Ma ormai non ci resto nemmeno più male. Non mi fa più niente dopo tutte queste delusioni.
<<Beh hai solo peggiorato le cose, dopo lo sguardo che mi ha lanciato ti posso assicurare che il suo atteggiamento cambierà, ma non come speravi tu>> dico acida e vado via, sotto il suo sguardo confuso.
Non lo sopporto più, certo l'ha fatto solo perché pensava fosse la cosa giusta, ma ha peggiorato solo le cose e io non l'avevo nemmeno interpellato, potevo farcela da sola a tenere testa a quella strega.
Ora la mia vita qui a scuola sarà un orrore: Molly farà di tutto per rendermi impossibile quest'ultimo anno.
Lui mi segue e mi tira per un braccio.
Mi divincolo e lo fulmino con lo sguardo, lui si tira indietro, alzando le mani.
<<Perché ti comporti così con me?>> Mi chiede confuso, dai suoi occhi vedo che è sincero.
<<Io? Ma non ti rendi conto di come tu ti comporti con me? Io non ti capisco Taylor, mi mandi in confusione>> sospiro esasperata. Finalmente l'ho detto, ho tirato fuori quello che avevo da dirgli.
A questo punto lui mi guarda ancora più confuso e sembra divertirsi della mia esasperazione.
<<In confusione? Non capisco spiegati>> mi dice sinceramente interessato e completamente confuso.
<<Taylor è ancora più grave che tu non ti renda conto di come, con il tuo atteggiamento, tu faccia illudere le persone e poi puntualmente le fai rimanere deluse.>>
Lui mi guarda con un sopracciglio alzato. Come fa a non capire? È così frustrante.
<<Amb non ti capisco>> sentenzia sconsolato.
<<Vuoi che ti faccia qualche esempio? Prima ti vedo baciarti e strusciarti con Molly sul divano a casa di Adam e un attimo dopo mi dici che con lei non è successo niente. Niente>> rido, ma non una risata normale, una risata isterica, amara, che mi fa sembrare una pazza furiosa.
Ma non mi importa niente, forse siamo quasi arrivati a capire come lui la pensa su tutta questa storia.
Lui mi guarda accennando un sorriso divertito, guardandomi sclerare.
<<Un attimo prima fai sembrare di volermi baciare e poi vai via lasciandomi imbambolata, e il giorno dopo dici che non significa niente.
Un secondo prima ti vedo baciare una di quelle ragazze vestite con abiti così striminziti da sembrare quasi ridicole, ma terribilmente perfette, e un secondo dopo ridi e scherzi con me e mi dai il supporto della tua spalla per dormire. Poi mi dici che non sai cosa ti sta succedendo, con Molly davanti per giunta! Ma, ovviamente, dopo mi dici che era solo per farla arrendere. Io non ci capisco più niente, sul serio>> dico tutto d'un fiato e senza che me ne renda conto una lacrima scende sul mio viso e mi riga la guancia, mentre la mia voce e il mio respiro si spezzano.

PERFETTA ILLUSIONE #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora