Lettera di suicidio

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Ciao, Dia.

Come stai? Se sei triste, ti prego, non piangere. Chissà cosa stai facendo ora. Vorrei poterti guardare negli occhi un ultima volta. Vorrei poterti toccare, stringere tra le mie braccia. Ma non posso.

Forse, sarete tutti più felici. Forse, starete tutti meglio. Vorrei che lo foste. Vorrei poter vedere i vostri volti sorridenti, poter ridere con voi. Ma non posso.

Non posso fare più nulla. Perché non vivo più. Sono stato un codardo, ti prego perdonami.

Sai, non volevo mentirti; non volevo mentirti ogni volta che trovavi le lame dei temperini, dei rasoi scomparse. Non volevo mentirti ogni volta che mi chiedevi come stavo. Non volevo.

Ma dovevo farlo. Per poter vedere il tuo sorriso ogni mattina, per poter sentire la tua voce e le tue parole. Per poter sentirti dire "sono felice".

Dì a Luca che mi spiace. Che gli ho voluto bene. Digli, ti prego, che è stato un amico fantastico. Che non deve piangere, digli di essere forte per me. Digli di fare ciò che io non ho fatto. Digli di vivere per me. Digli che è stato coraggioso, nonostante abbia saputo tutto il tempo di questo. E che non deve preoccuparsi, che non dovrà farlo mai più.

Dì a Myung-hee che mi manca. Che le voglio bene, che la perdono. Dille che non deve essere triste. Dille che so che dopo avermi insultato, ricoperto di lividi, piangeva. Dille che sentivo i suo i singhiozzi silenziosi. Dille che non avevo paura di lei. Dille che le voglio bene

Dì a Sameena che è stata una sorella fantastica. Dille che il suo fratellone le vuole bene. Che amavo il suo sorriso, i suoi abbracci. Dille che amavo quando tornava a casa dal lavoro, e mi abbracciava perché le ero mancato. Dille di badare a Luca e Myun-hee.

Dì a te stessa di essere forte. Ti ho amato più di ogni altra cosa al mondo. Amavo sentire la tua voce al mattino, le tue braccia attorno a me, le tue dita intrecciate con mie. Amavo sentirti pronunciare il mio nome, guardare i tuoi occhi pieni di vita. Amavo le tue risate, amavo il modo con cui mettevi il broncio, come una bambina. Semplicemente, io ti amavo. Ti amavo così tanto. Ma ti odiavo allo stesso tempo. Odiavo doverti dire che tutto andava bene. Odiavo sentirti dire che stavo dimagrendo troppo. Odiavo che non ti piacessero le mie costole sporgenti come piacevano a me. Odiavo soffocare un grido di dolore ogni volta che sfioravi i miei lividi. Odiavo sentirti dire che una mattina mi sarei svegliato sorridente e sarebbe andato tutto bene. Odiavo nasconderti le mie cicatrici sui polsi e sulle gambe.

Mi spiace. Ti prego, non piangere per me. Ti dirò che andrà tutto bene, come tu facevi con me. Ti dirò che ti sveglierai una mattina, sorridente. Accanto a te avrai un'altra persona. Sarete felici, più di quanto tu lo sia stata con me.

Ti amo,

Hueng.


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