CAPITOLO 14

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Din-don.
Bussano alla porta.
Sarà sicuramente Ally, abbiamo deciso di prepararci insieme visto che entrambe non sappiamo ancora cosa mettere, come truccarci e come sistemare i capelli.
Come al solito abbiamo rimandato tutto all'ultimo minuto e ora siamo nei guai fino al collo, perchè ancora dobbiamo decidere niente e mancano meno di tre ore!
Quindi lascio immaginare la mia ansia e la sua.
Corro verso la porta per andare ad aprirla, solo in intimo e in calzini.
Sono stata fino ad ora a fare la videochiamata con Alexa e lei, per scegliere cosa mettere, e mi sono provata tutti i vestiti del mio armadio, o almeno quasi tutti.
Ho provato gonne di tutti i colori e di tutte le misure, camicette, maglie, vestiti, pantaloni persino!
Ma niente.
Tutto totalmente inutile.
Apro in fretta la porta e mi ritrovo davanti una Ally preoccupata e ansiosa.
La prendo per un braccio, la tiro dentro e richiudo la porta.
Per essere ai primi di Ottobre non fa molto freddo, ma nemmeno troppo caldo e siccome io sono freddolosa... sto congelando ecco.
Corro verso la mia camera, sapendo che Ally sa la strada, ormai è come se avessimo entrambe due case, e una volta entrata in camera mi fiondo sul letto e mi metto seduta sotto il piumone.
<<Ciao Ally, e tu che ci fai qui? Tutto bene?>> Sento la voce squillante di mia madre proveniente dalla cucina e la immagino portare Ally con sé per chiacchierare un po'.
<<Ciao zia. Si tutto bene, grazie
Sono venuta a prepararmi con Amber per andare alla festa.>>
Sento il rumore di una sedia che striscia sul pavimento e subito penso al fatto che mia madre la stia intrappolando e se non vado subito a salvarla, faremo ancora più tardi e già siamo abbastanza indietro.
<<Ah si, Amber me l'ha detto.>>
Irrompo in cucina e prendo Ally per un braccio, che subito capisce le mie intenzioni e si alza immediatamente dalla sedia.
<<Mamma, scusami, ma ora Ally proprio non puó fermarsi a chiacchierare. Siamo abbastanza in ritardo col prepararci>> dico, camminando all'indietro verso l'uscita della cucina.
<<Beh in effetti non abbiamo fatto proprio niente>> continua Ally per me, reggendomi il gioco.
Le rivolgo uno sguardo d'intesa e lei mi sorride.
<<Oh si, certo ragazze. Scusatemi non avevo immaginato che foste così in ritardo.>>
Ci guarda mentre noi annuiamo e vedendo che non facciamo niente aggiunge: <<Allora? Cosa state aspettando, andate, forza!>> ci intima con un gesto della mano, come a voler scacciare qualcosa, che in questo caso siamo noi.
Amo mia madre!

Alla fine abbiamo trovato cosa metterci.
Io ho trovato nel mio armadio una gonna che non sapevo nemmeno di avere.
È stupenda, di pelle con il merletto alla fine e le borchie sul lato.
Sopra ho optato per una canotta tutta nera e aderente, con una scollatura a V.
Per le scarpe scelgo gli anfibi con le fibbie.
Sopra, invece, il mio fedelissimo chiodo.
Ally invece sceglie un vestito aderente, sotto il ginocchio, ma con uno spacco sul lato sinistro e tutte borchie sul lato destro.
Anche lei mette gli anfibi e il chiodo. Su questo siamo molto simili, abbiamo gli stessi gusti un po' su tutto: libri, film, ragazzi, vestiti.
Ma questo non è mai stato un problema, anzi...
Siccome lei è quella che legge e vede film di più, tutti i libri che ho letto sono suoi, me li ha sempre prestati e siccome erano tutti delle collane, mentre io leggevo il primo, lei leggeva il seguito che aveva comprato subito dopo aver letto il primo, cosa che succedeva e succede tutt'oggi, in un massimo di quattro giorni.
Invece per i film, ogni volta che ne vedeva uno nuovo, il giorno dopo lo vedevamo insieme, dipendeva peró dal fatto che a lei piacesse o meno, se pensava che non ne valesse la pena, non me lo faceva vedere.
Beh su entrambe le cose non mi ha mai delusa.
Per quanto riguarda i ragazzi, abbiamo comunque gli stessi gusti, ma per fortuna non ci siamo mai innamorate dello stesso ragazzo, anche se, semmai dovesse succedere, lo lasceremmo entrambe andare.
Infine, è quella con cui mi trovo di più a fare shopping, infatti vado sempre con lei, tant'è che alcune volte abbiamo comprato gli stessi vestiti e, che ci organizzassimo o meno, il giorno dopo li avevamo addosso entrambe e ed eravamo quindi vestite uguali.
Ci sentiamo un po' come gemelle ogni volta che succede, ma comunque, tranne che per i vestiti, nell'aspetto fisico non siamo uguali per niente.
Lei ha i capelli castani, io biondi, lei ha gli occhi marroni, io li ho azzurri, in pratica lei è scura in tutto, con la pelle chiara che fa contrasto con il resto, e io sono chiara in tutto e per tutto. L'angelo e il diavolo, con una piccola eccezione: io sono il diavolo e lei è l'angelo.
Strano eh?!
Beh che vogliate crederci o meno è così, lei è stata sempre la più tranquilla, io un po' meno, lei va bene a scuola, io di meno, ma in ogni caso non sono nemmeno una di quelle ragazze che dà molti problemi, specialmente alla famiglia. So fino a che punto spingermi, senza mai superare il limite.
Dopo aver scelto i vestiti, passiamo al trucco. Ally trucca me ed io trucco lei. Siamo entrambe abbastanza semplici, solo che io oltre a matita e mascara, ho anche un filo di eye-liner che mi allunga la forma dell'occhio e dell'ombretto marrone che Ally mi sfuma verso la fine, in più mettiamo entrambi un rossetto forte, a lei lo metto fucsia che le risalta sui tratti scuri, e a me, lei ne mette uno rosso scuro.
Poi ci aggiustiamo i capelli, lei li stira, perché essendo riccia, ovviamente preferisce i capelli lisci, ed io li arriccio sulle punte, essendo liscia, accade la stessa cosa a me.
Quando mi guardo allo specchio, rimango di stucco: il colore del rossetto risalta sul mio viso e fa sembrare le mie labbra molto più carnose, mentre i colori scuri dell'ombretto e dell'eye-liner, fanno contrasto con gli occhi chiari.
Non mi riconosco.
Siamo entrambe perfette.
Corriamo in cucina da mia madre per farci guardare.
<<Ragazze siete bellissime, il mio orgoglio.>>
La abbracciamo entrambe e prima che possa iniziare il solito discorso su come il tempo sia passato in fretta e che sembrava solo ieri che eravamo due bambine che giravano per casa, che sarebbe finito sicuramente in un mare di lacrime finale, scappiamo via dalla cucina.
Alle otto in punto siamo pronte per andare alla festa, così chiamo Adam per farci venire a prendere.
-Adam, sono Amber, siamo pronte, quando vuoi vienici a prendere a casa mia. Sai dov'è vero?- Dico tutto d'un fiato.
-Hey Amber. Benissimo. Si, so dov'è. Passo a prendervi fra dieci minuti- mi risponde ridendo.
-Okay a dopo- dico mentre riattacco.
Che ha da ridere?!
Aspettiamo Adam che tarda molto, scattando selfie, facendoci scattare foto da mia madre, che sembra non stancarsi mai nonostante gliene facciamo fare a migliaia, e ritoccandoci il trucco.
Venti minuti dopo, sentiamo il clacson della macchina di Adam che ci avverte che lui è qui.
E noi che ci preoccupavamo del fatto che potessimo fare tardi!
Salutiamo in fretta mia madre, che mi ripete le solite raccomandazioni: non bere, non fumare, fare attenzione ai ragazzi...
Dopo un'interminabile lista, le do un bacio sulla guancia e corro verso la porta: non voglio fare tardi sul serio.
Mi richiudo la porta alle spalle, corro giù per le scale e supero il cancelletto esterno.
Trovo Ally che mi aspetta fuori dalla macchina con un'aria nervosa e Adam che ci aspetta con un ghigno sul volto al volante della macchina, che a stento intravedo a causa dei vetri oscurati della sua Range Rover.
Non capisco proprio, prima ride di me, poi questo...
Ally mi precede e si infila in macchina davanti, sedendosi al posto di fianco a quello del conducente, che in questo caso sarebbe Adam.
Senza farci caso, e sbuffando per non aver fatto prima di lei, apro la portiera e rimango paralizzata.

PERFETTA ILLUSIONE #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora