Chapter 68

4.9K 189 8
                                    

Continuiamo a baciarci mentre la canzone suona ancora. Potrei dire che siamo anche fin troppo presi dalla situazione. La sua mano si intrufola sotto la mia maglietta: ma quanto cavolo è fredda? Mi sposto leggermente indietro per quella sensazione "Che c'è?" Harry mi sorride "La tua mano è freddissima!" Rispondo mentre lui mi accarezza il volto "Scusa...".

Poi lo abbraccio appoggiando il viso sulla sua spalla. La canzone è quasi al termine e sorrido incondizionatamente. Harry mi accarezza con dolcezza i capelli "Che ne dici? Andiamo?" Sospiro e lo bacio un'ultima volta prima di toccare terra nuovamente "Certo...".

---

Candy è sdraiata sulla scrivania accanto al mio libro di storia aperto sul capitolo 6: Diocleziano e la tetrarchia. Sbuffo per la trentesima volta in diciamo 2 minuti. Se c'è una materia che odio è la storia: cosa me ne frega di persone morte migliaia di anni fa? Non lo so... Dopo che siamo tornati da New York ho deciso, o è meglio dire obbligata, a fare i compiti e questo implica studiare questa schifezza di storia.

Sorrido appena vedendo la gattina che dorme beata: almeno lei può godersi la giornata. Dai Sofia, prima inizi prima finisci... Inizio a leggere ad alta voce "Diocleziano decise di fare una riforma militare che implicava dividere l'esercito in tre parti..." Sospiro e incrocio le gambe sulle sedia, solo io posso sedermi così...

"Ok... Limitanei, comitatensi e palatini... Non sembra così difficile..." Dico fra me e me mentre sottolineo con un evidenziatore fucsia fluo, senza di lui non riesco, o mi convinco, di non poter studiare. Vado avanti a leggere e sottolineare, quasi mi ha preso... Potrei paragonarla ad una fanfiction, no, no che cavolate stai sparando!? La storia rimane noiosa e inutile.

In quel momento Candy sbadiglia arricciando la piccola lingua: sorrido e le liscio il manto scuro. Guardo l'orologio color crema appeso al muro: 16.10 circa, questo vuol dire una sola cosa e voi sapete a cosa mi riferisco... A no? Non avete capito? Ovviamente sto parlando di... Merendaaa! Lascio il libro aperto sul tavolo e prendo la gattina in braccio "Su Candy, andiamo a fare la merendina, sono le quattro!" La piccola miagola per tutto il tempo che scendo le scale ma poi smette. Le bacio il musetto e poi la faccio scendere.

La guardo andare verso la sua ciotola verde in plastica. Mia mamma non c'è, come al solito è da un'amica e mio fratello è agli allenamenti di nuoto. Io sono ancora in pigiama: pantaloni larghi e canottiera, ho sempre caldo. Apro l'armadietto dove teniamo piatti e bicchieri e prendo una tazza con dei cuoricini disegnati sopra. La appoggio sul bancone e vado verso il frigorifero. Lo apro e cerco del latte: eccolo lì! Ne verso un po' nella tazza e con nonchalance lo metto nel microonde, ormai c'ho fatto l'abitudine. Imposto 2 minuti e mi appoggio al lavello aspettando.

Inizio a canticchiare qualcosa "I biscotti!" Dico ricordandomi di averli dimenticati e li recupero dalla dispensa.

DIN, DIN!

Il mio latte è pronto: yeee! Lo prendo e lo appoggio sul tavolo difronte a me. Inizio ad inzuppare i miei biscotti con le gocce di cioccolato nel latte bollente: mmm, è qualcosa di delizioso! Prendo il mio telefono e inizio a scorrere Twitter: nulla di nuovo così decido di lasciare perdere. Lascio il telefono accanto a me mentre continuo a mangiare concentratissima.

Questi sono i momenti in cui pensi di aver capito tutto della vita, che ti basta un biscotto per essere felice. O meglio, lo pensi finché non suonano al campanello e tu sei l'unica in casa. Uff! Mi alzo dalla sedia "Arrivo!" Urlo con il biscotto ancora in bocca, forse non suona granché bene e soprattutto non è molto fine da parte mia. Apro la porta per vedere chi è.

"Zayyyyyynnnnn!" Dico buttandomi su di lui abbracciandolo "Hey Sof!" Mi sposto dall'abbraccio per vederlo bene: jeans, felpa e giacca aperta sopra. Ha la barba appena accennata e questo mi fa sorridere "Entra!".

You smile, I smileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora