Capitolo quarto❤

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Era un incubo.

In un incubo si stava per trasformare la mia esistenza.

Non sarei scampata questa volta, questa volta non mi sarei salvata, ma sarei morta molto più velocemente o magari in agonia.

Non riuscivo a distogliere gli occhi da quelle iridi marroni che mi stavano scrutando come se fossi un dono del cielo, come se non avesse visto niente di più bello prima di allora.

Sapevo che mi aveva riconosciuta, sapevo che se non me ne fossi andata non avrei avuto nessuna possibilità di salvarmi.

"Mi hanno mandato a visitarla e a firmare i suoi fogli delle dimissioni." Disse con voce normale.

Era possibile che ancora non mi avesse riconosciuto? O forse stava soltanto facendo finta?

"Forse è meglio che usciamo." Si intromise ciuffo biondo.

No, non volevo che mi lasciassero sola con lui. Non potevano farlo.

"No, potete rimanere." Disse lui rivolto a loro suscitando la sorpresa di tutti.

Si avvicinò a me e iniziò con gli occhi, poi a controllarmi la testa tastando leggermente.

"Ha nausea, vista appannata, mal di testa forte?" Mi chiese gentilmente. Ma che cosa stava succedendo?

"N-no solo un leggero mal di testa." Risposi piano.

"Bene allora può tornare a casa. Ma deve stare a riposo. In caso avvertisse questi sintomi..." Mi disse per poi porgermi un foglio

"torni immediatamente." Concluse.

E dopo aver firmato le mie dimissioni, mi lasciò libera di andare.

Non mi capacitavo del fatto che avesse o meglio che non avesse fatto nulla di ciò che mi aspettavo, ma non avrei abbassato la guardia.

Di quell'uomo non c'era da fidarsi.

I ragazzi sembrarono notare che qualcosa non andava perché si erano accorti che non mi muovevo, ma che ero rimasta semplicemente nel letto a fissare un punto qualunque davanti a me.

Sicuramente stavano ritenendo che fossi un po strana dal punto di vista che, poco prima, stavo cercando di andarmene senza il permesso di nessuno.

"Ei Amy..." Lo guardai immediatamente.

Come faceva Ben a sapere il mio nome?

"Va tutto bene?" Mi chiese gentilmente inginocchiandosi vicino al mio viso, dalla parte destra del letto.

"No.." Risposi semplicemente distogliendo lo sguardo dai suoi bellissimi occhi.

Mi sembrava fossero verdi.

Dopodiché iniziai ad alzarmi senza dire una parola, notai che i miei vestiti erano appoggiati sull'altro letto libero e che la mia borsa era poco distante da essi.

Mi avvicinai ai vestiti e loro capirono che era il momento di uscire.

"Ti aspettiamo fuori." Mi disse Ciuffo Biondo.

Non gli risposi, né gli rivolsi un' occhiata.

Non ce la facevo a fingermi felice.

Non c'era nulla di cui essere davvero felici.

Indossai un indumento dopo l'altro, dopo aver tolto quel camice che mi era stato messo chissà quando e iniziai a indossare il mio paio di jeans preferiti, quelli con le stelline ovunque su di essi, il mio maglioncino di colore blu con lo scollo a cuore e infine mi infilai le mie adorate converse, il cappotto e controllando di non aver lasciato nulla, afferrai la borsa avviandomi verso la porta.

Stavo quasi per aprirla quando involontariamente iniziai ad origliare una conversazione che forse, non avrei dovuto sentire.

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Ciao a tutti☺ come state? Mi rendo conto che quello di oggi é un po' corto, ma sto cercando di creare un po' di suspense. 🙈secondo voi che cosa può aver vissuto di così traumatico Amy? Grazie per chi ha seguito la storia e per chi la sta seguendo. E grazie a chi la seguirà in futuro (spero). ❤

//Tutti i miei problemi// Benjamin mascolo//❤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora