- Bella.
Silenzio di tomba dall'altra parte delle pesanti cortine verde smeraldo.
- Bella!
Una figurina bionda, dal visetto appuntito e una vestaglia color crema, si strinse le braccia intorno al petto, rabbrividendo per il freddo invernale, che neanche i fuochi magici al pian terreno riuscivano a placare.
- Bella!
La piccola biondina contrasse i piedini bianchi sul pavimento marmoreo. Una mano afferrò le pesanti cortine verdi e le aprì con stizza dall'interno del baldacchino. Comparve un viso arruffato e pallido, con pesanti occhiaie nere e un'aria infastidita.
- Ma cosa vuoi Cissy? E' notte, dormi no!
Narcissa si guardò le dita dei piedi.
- Ho fatto un incubo.
- Un incubo.
- Sì, un incubo. Posso dormire con te stanotte?
Bella fece una faccia disgustata.
- Le Black non fanno gli incubi.
Cissy si strinse le braccia sul petto, indignata.
- Sì che li fanno. Li fai anche te, Bella.
Bellatrix nascose la testa sotto il cuscino di seta verde.
- Se Andromeda non fosse ad Hogwarts almeno potresti farle a lei queste proposte alle tre di notte!
Cissy sospirò.
- A me manca davvero moltissimo, sai.
- Anche a... - Bella si fermò e sbuffò. - L'anno prossimo ci andrò anche io, e poi vedremo da chi andrai se avrai degli incubi.
Cissy sgranò gli occhioni azzurri e Bella si sentì in colpa per la sua piccola frecciata crudele.
- Scherzavo Cissy. Dai entra.
Alzò le pesanti coperte e la piccola Black vi si rannicchiò subito come un piccolo furetto dal pelo chiaro. Sorrise alla sorella maggiore.
- Grazie Bella.
Lei per tutta risposta grugnì e si girò dall'altra parte. Se Andromeda ci fosse stata avrebbe riso cristallina e si sarebbe infilata sotto le coperte vicino a Cissy, così da scaldarla e farla sentire protetta, ma la maggiore delle Black era ad Hogwarts, ed anche se una di loro non lo avrebbe mai ammesso, Andie mancava ad entrambe.
Andromeda era al primo anno della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, ed era ovviamente una Serpeverde, come ogni membro della famiglia Black da sempre. Andie adorava la sua scuola e la descriveva alle sorelline con toni entusiasti, mandando lettere ogni settimana per entrambe con descrizioni delle lezioni, del castello, dei suoi compagni e dei professori.
Bella avrebbe iniziato l'anno dopo, per Cissy mancavano ancora due lunghissimi anni da trascorrere senza la compagnie delle sorelle.
Andie era l'orgoglio del padre, con i suoi ottimi voti in ogni materia, soprattutto in pozioni, la sua figurina snella, il carattere dolce e disponibile, ma con la solida tempra dei Black, i capelli morbidi e castani. Anche la madre le scriveva spesso, e le chiedeva sempre notizie dei suoi compagni serpeverde, in particolar modo dei maschi. Cissy non capiva bene il motivo di questo, ma Bella le diceva di non preoccuparsi.
- Sei la più piccina, prima che tocchi a te noi saremo già sistemate.
Sistemate. Dove, perché non si sapeva.
Anche il cugino di Cissy avrebbe iniziato a breve Hogwarts. Il bel Sirius, il cugino dai capelli neri e gli occhi color cioccolato che giocava a Quidditch nel tempo libero e le descriveva come effettuare un perfetto passaggio, disegnando omini sulla scopa su fogli bianchi, se ne sarebbe andato in quella scuola dove a quanto pare si veniva sistemati.
Cissy sarebbe rimasta da sola con Regulus, il fratello di Sirius. Regulus era pallido e magrolino, e non aveva la simpatia di Sirius o la sua intraprendenza. Nonostante a Druella non piacesse affatto Sirius tutte e tre le sue figlie lo adoravano, mentre l'amatissimo Regulus passava sempre in secondo piano.
- Io non capisco - esordiva Druella - cosa abbia di male Regulus. Non vi ha mai fatto niente.
Esatto, pensavano Bella, Andie e Cissy. Non faceva mai niente, sempre a correre dietro a Sirius, ad annuire alle sue affermazioni, a ridere delle sue battute. Passava sempre del tempo anche con Cissy, essendo coetanei, e quando stava da solo sembrava che qualcosa gli mancasse, come se non avere Sirius accanto lo destabilizzasse.
La mattina dopo Narcissa e Bellatrix scesero a fare colazione. L'elegante villa dei Black era sul fianco di una morbida collina della campagna inglese, ed era dotata di ogni comodità. Le lunghe scale di marmo, dove Bella si lanciava a rotta di collo quando Druella non era in casa, il salone da ballo, dove Cissy sognava di ballare con l'uomo della sua vita, la biblioteca, dove Andie passava ore e ore, il bagno con l'enorme vasca piena di bolle colorate, dove tutte e tre sarebbero rimaste per ore, e il giardino curato. Niente era impossibile ad un Black, questa era la parola d'ordine di tutto il casato.
Cygnus e Druella erano già a tavola, impeccabili come sempre, vestiti con cura, i capelli pettinati, un tovagliolo candido sulle ginocchia fasciate da abiti di ottima fattura. Sembravano eterei, immortali, come statue di marmo candido. Druella era stata bella, un tempo, bella tanto da attirare il giovane Black come una calamita, ma ora si era sciupata, come un fiore che cade piano, e aveva preso qualche chilo. Nonostante ciò era una di quelle donne che non necessitano di essere belle per piacere a qualcuno, e quando si dava una festa a casa Black Druella era sempre la solita implacabile, tenace e seducente padrona di casa che aveva conquistato Cygnus Black a Hogwarts anni prima. Cygnus invece era un uomo forte, dalle spalle larghe e il cipiglio severo, che si placava solo in presenza delle figlie, soprattutto di Andie.
Cissy afferrò un biscotto dal vassoio che un elfo domestico stava portando intavola trotterellando e Bella si accomodò con grazia di fronte al padre. Nessuno parlò per un po', tranne i soliti saluti formali. Uno sbattere d'ali interruppe il pasto dei Black e un maestoso gufo grigio planò sulla tavola. Stringeva tre lettere, dall'inconfondibile calligrafia di Andie sulla busta. Cissy cacciò uno strilletto, che venne represso da un'occhiata fulminante di Druella.
- Ecco le lettere di Andromeda. Narcissa puoi contenere le tue emozioni, vero?
Il gufo tese la zampa verso Bella, che prese le lettere e le distribuì ai famigliari. Una era per la madre, con i soliti nomi di serpeverde scritti in fila e qualche cenno sui voti e gli esami, una per il padre, con la descrizione entusiasta del programma di pozioni, della salute dei professori, che lo salutavano tutti ringraziandolo della sua generosa donazione ad Hogwarts, e una per Cissy e Bella. Era sempre la lettera più lunga, quella riservata a loro, sempre la più entusiasta, la più divertita, la più curata, quella piena di fotografie, appunti, nuove pozioni per Bella, disegni di abiti per Cissy. Le bambine si alzarono cortesemente da tavola, e una volta fuori dal controllo genitoriale iniziarono a correre a rotta di collo fino alla loro stanza, con i tre letti verde smeraldo e gli stendardi da serpeverde appesi alle pareti.
Cara Bella, Cara Cissy,
(Bella ti ho messo al primo posto per un mero spirito d'affetto verso l'ordine alfabetico, non ti montare la testa e tu Cissy non farti mettere in soggezione da lei, come sempre)
Mi mancate tantissimo, e nonostante Hogwarts sia la mia casa, capisco che non è così casa senza di voi, qua, insieme a me. Non vedo l'ora che finalmente tutte e due possiate venire qua...
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SPAZIO AUTRICE
Ciao a tutti!! Questa è la mia prima storia sulla saga che amo da sempre, fatemi sapere se vi piace e cosa ne pensate! Grazie mille!
So benissimo che la differenza di età fra le sorelle Black era maggiore e che Bella era la più grande e scusate se ho un po' aggrovigliato le cose ma mi sembravano più funzionali per la storia che ho in mente!!
Ale ;)
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TO BE A BLACK
FanfictionEssere un Black è un onore, un privilegio e un grandissimo dovere. E la parola d'ordine di un Black è "io posso tutto". Nella Hogwarts degli anni settanta i Black sono addirittura cinque, e le faccende da sistemare nella scuola più amata del mondo...