Tradizione

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Il tempo passò.
Danae era ormai a conoscenza di tutte le tradizioni, abitudini e segreti dei podakru.
Scoprì pure il motivo per il quale la Regina Naiadi decise di non voler avere più niente a che fare con tutto ciò che riguardasse la guerra.
Inizialmente il popolo del lago era proprio come tutti gli altri clan, sempre pronti ad uccidere chiunque li sfidasse o chi contraddicesse i loro ideali. La Regina Naiadi e la Regina Natsh combattevano assieme, erano un popolo unito, il clan della Scogliera Blu non esisteva ancora, erano solamente il Popolo del Lago. Purtroppo però, durante uno scontro contro azgeda, a rimetterci furono i genitori delle due sorelle, ai quali fu tagliata la testa davanti all'intero popolo.
Loro non erano le sole vittime di questa battaglia: a subirne furono entrambi i clan, ma specialmente i podakru.
Naiadi dopo aver visto morire i propri genitori decise di arrendersi per il bene del suo popolo, ma Natsh, assetata di vendetta, voleva continuare lo scontro, seguendo il classico motto dei terrestri "Just drein, just daun".
Era proprio quest'ultima che fece il lavaggio del cervello a Naiadi: Natsh l'aveva convinta a combattere, a sacrificare molte vite per poter tenere alto l'onore dei podakru.
Solo dopo aver visto i suoi genitori morire Naiadi capii che non ne valeva la pena, che le vite umane erano più preziose di quanto potesse valere tenere alto il nome del suo popolo.
Si arrese, istituì una specie di accordo con la Nazione del Ghiaccio.
Natsh non fu d'accordo con questa sua scelta, faceva apparire debole il suo popolo, schiacciati da azgeda. Si ribellò alla scelta della sorella e, assieme ad altri podakru, decise di andarsene da quel popolo, non le apparteneva più: lei voleva vendetta.
Natsh così divenne la Regina degli ouskejon kru, i quali continuarono a ribellarsi agli altri clan, nonostante decise di far parte della Coalizione istituita dal comandante.
Coloro che rimasero al fianco della Regina Naiadi costituirono il nuovo Popolo del Lago.
Ormai tutti stremati dalle grandi perdite, dedicarono la loro vita alla pace, alla tranquillità, alla pesca.
Fortunatamente Natsh decise di non far del male al popolo della sorella, proponendole addirittura di unirsi a loro. Naiadi rifiutò quella proposta, ma crearono comunque un'alleanza tra i due popoli: gli ouskejon kru avrebbero protetto i podakru, in cambio però di risorse di cibo.
Quest'alleanza durava tutt'ora.

Ogni giorno che passava, Danae era sempre più incuriosita da questo popolo. Adorava le loro abitudini, le loro credenze, ma soprattutto si sentì accettata.
Dall'ultima visita degli ouskejon kru, Danae non indossò più gli abiti dell'Arca, nemmeno il suo giubbotto giallo, ma abiti semplici, fatti con materiali naturali, i capelli li teneva sempre sciolti con qualche piccola treccia e una coroncina fatta con dei rametti e dei fiori. Quest'ultimo era un piccolo regalo da parte di Ryco. Si trovavano sempre insieme ad aspettare l'alba e ad ammirare le "magie del lago", ormai era un'abitudine.
Si fecero pure dei simboli uguali sul braccio sinistro, segno della loro amicizia.
Ryco fu il primo vero amico di Danae.

Erano ormai passati mesi da quando la ragazza iniziò questa sua nuova vita, senza avere nemmeno più notizie dei cento, ma non le importava, non ricordava nemmeno più che fine avesse fatto la pistola che le aveva dato Bellamy.
Si stava avvicinando l'inverno, e ciò significava che tra poco avrebbero ricevuto la visita del clan della Scogliera Blu per ricevere le loro risorse di cibo. Si impegnarono tutti per riuscire a soddisfare al meglio le loro richieste, nessuno voleva altri problemi, Danae compresa.
Mentre stava aiutando Ryco a sistemare le reti, la Regina Naiadi si avvicinò a loro e chiamò Danae.

«Facciamo due passi Danae.» le disse.

Iniziarono a camminare per le rive del lago.

«Danae c'è una cosa di cui devo parlarti.»

«C'è qualcosa che non va Regina?» chiese preoccupata la ragazza.

«No, va tutto bene. È solo che vorrei parlarti di una questione molto importante. Questo popolo ha una tradizione molto sacra per quanto riguarda la successione al trono.»

Naiadi fece una piccola pausa e poi riprese a parlare,

«È un dettaglio che in pochissimi ci fanno caso, ed è quello del colore degli occhi. Da anni ormai il popolo dei podakru è governato da un re o una regina dagli occhi scuri, per differenziarsi dal resto del popolo. Questo non significa che noi siamo superiori a loro, assolutamente, serve proprio per fargli ricordare che non siamo tutti uguali, che non è solo importante l'acqua del lago, ma c'è altro, come l'aria, la pace, la serenità, la terra. Il colore dei miei occhi riprende proprio quest'utima e la sua generosità nel darci sempre del cibo, di tenerci in vita.»

«È una tradizione piena di giusti significati Regina Naiadi.. Ma non capisco dove vuole arrivare..» disse Danae.

«Il punto Danae è che mi piacerebbe lasciare questo popolo a te, quando morirò.»

Danae spalancò gli occhi.

«Regina Naiadi, non credo sia una scelta giusta, insomma, ci sono altri podakru con gli occhi scuri..»

«Hai ragione, ci sono altri 12 podakru con occhi come i tuoi. Loro sono nati qui, appartengono al Popolo de Lago dalla loro nascita, ma è proprio questo il punto: tu vieni dal Popolo del Cielo, e come dimostrare l'uguaglianza dei popoli se non così? Diventando Regina dei podakru cancelleresti la diversità. Ed è proprio questo quello che vogliamo trasmettere.» disse Naiadi interrompendo la ragazza.

Danae non rispose, era rimasta stupita da questa scelta della Regina.

«Quindi, Danae, in attesa della mia morte, ti piacerebbe stare al mio fianco per mantenere la pace e proteggere questo popolo?»

Danae osservò negli occhi la Regina Naiadi.

«Ne sarei onorata, Haiplana.» rispose la ragazza, chinando il capo.

«Grazie Danae. Con questo tuo gesto mi hai appena dimostrato quanto tu tenga a questo popolo, e te ne sono veramente grata. Domani lo annunceremo pubblicamente. Fino ad allora non ne potrai far parola con nessuno.»

«Assolutamente Regina.»

«Adesso puoi tornare da Ryco. Non farmelo distrarre dal suo lavoro.. Ho notato che è molto preso da te.» disse sorridendo Naiadi.

«Oh, non si preoccupi. Tra di noi c'è solo una bella amicizia!»rispose Danae.

La Regina Naiadi continuò a sorriderle, facendole cenno di andare dal ragazzo.

Be brave, princess | Bellamy BlakeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora