Petra, per la quarta volta quella notte, si rigirò nel letto cercando di mettersi comoda: si sentiva in ansia, spaventata ed era sicura che una settimana non sarebbe bastata per abituarsi alla sua nuova posizione negli Hell.
Quando era arrivata davanti al palchetto si aspettava che Erwin avrebbe parlato a tutti senza crearsi troppi problemi, leggendo ad alta voce le squadre e dando modo ai vari membri di potersi scambiare qualche parola già da subito, ma non era andata per niente così.
Quella riunione generale era servita solo ad impartire piccoli ed insignificanti ordini: i turni di pulizia, i nuovi allenamenti, le varie divise, i compiti settimanali e, in particolare, gli orari per recarsi nell'ufficio del biondo per i colloqui individuali: infatti le vere spiegazioni erano state fornite dopo,quando la ragazzina alle 19:30 spaccate si trovava davanti all'immenso portone in mogano intagliato, quando bussando con le sue piccole manine aveva fatto sì che la voce autoritaria del biondo riecheggiasse per il corridoio vuoto, quando si era seduta davanti a quell'uomo che solitamente la faceva sentire al sicuro, ma che in quel momento gli sembrava il diavolo impresso nella parte bassa della porta che si era chiusa alle spalle.
La rossa si alzò e andò in bagno a sciacquarsi la faccia: ''Da domani ti renderei conto della tua importanza'' queste erano le parole che le riecheggiavano in mente, tenendola sveglia. Lei non voleva sentirsi importante, preferiva la sua amata postazione ai computer, o in laboratorio, non era di certo fatta per combattere, tanto meno con la squadra a cui era stata affidata.
Non che Gunter ed Erd fossero un problema, aveva sempre amato quei due omoni e a quanto pareva il sentimento era ricambiato, la coppia di amici infatti aveva sempre trattato Petra come una sorella minore, aiutandola nelle sue ricerche, andandola a trovare quando potevano e consolandola se qualcosa non le riusciva e la piccoletta era stra-felice di poter passare tanto tempo con loro; se solo non ci fossero stati gli altri.
Il primo vero problema era Auruo Bossaid: non lo conosceva, lo vedeva di rado e aveva una pessima fama; solo pronunciare il suo nome gli faceva venire i brividi.
Petra odiava i pregiudizi, ma con quell'uomo non riusciva a farne proprio a meno. Ogni volta che lo vedeva girovagare per i corridoio sentiva il suo sporco sguardo addosso e nonostante sapesse quanto forte e valido fosse in battaglia qualcos'altro evitava che la sua fama da bravo combattente salisse alle stelle: il suo scuro, lurido e orribile passato.
Fra i corridoi si mormorava che quell'uomo fosse uno stupratore e che i peccatori intagliati sulla sua porta, intrappolati a testa in giù nel ghiaccio, rappresentassero il suo modus operandi: una tranquilla cena che si trasformava in un orrore per la vittima di turno.
Un gufo, o qualsiasi animale notturno dotato di ali, sbattè contro la finestrella chiusa del bagno facendo sussultare la ragazza che, come se si fosse appena ripresa da una potente sbronza, si guardò attorno confusa maledicendosi di aver lasciato i suoi pensieri liberi di sfogarsi sulla sua nuova squadra.
Il problema reale infatti non erano quei tre e nemmeno il misterioso nuovo arrivato, bensì il capitano, che purtroppo conosceva fin troppo bene.
Si mise di nuovo sotto le coperte cercando calore, il peso dei suoi errori non le stava schiacciando la schiena, me le aveva ghiacciato le ossa.
Levi Ackerman era stato l'uomo in grado di farle provare sentimenti troppo forti e contrastanti tra loro: amore, odio, tristezza, rabbia e quello che lei odiava più di ogni altra cosa al mondo, il desiderio di vendetta che non provava da quando Erwin ed Hanji l'avevano strappata dalla strada.
Era negli Hell da anni quando il moro aveva cominciato a posarle gli occhi addosso: andava nella sala di ricerche con le scuse di parlare con Hanji, la accompagnava in camera facendo finta che la sua fosse nello stesso corridoio, la stordiva con i suoi occhi magnetici fino a raggiungere il suo obiettivo: portarsela a letto; ma Petra conosceva perfettamente la realtà.
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Hell - ERERI/RIREN (BoyxBoy)
FanfictionUna squadra di elementi forgiati dal dolore fin dall'infanzia. Un nemico internazionale in possesso di letali veleni. Due ragazzi cresciuti a pane e sofferenze, costretti a lavorare insieme, costretti ad aiutarsi e a collaborare, costretti a salvars...