Mi sentivo un po' più in forze dopo aver mangiato, come se da quello fosse dipesa la mia voglia di rinascere, ma la verità era che quei ragazzi mi mettevano addosso una grande voglia di vivere.
Non si poteva rimanere seri per più di un minuto con loro intorno.
Dopo lo squillo del cellulare che tanto mi aveva fatto sobbalzare, Zambo aveva risposto.
Doveva andare e con lui anche Yuri aveva deciso di andare perché aveva un appuntamento di lì a poco più di mezz'ora.
Mentre mi rilassavo sul divanetto, Ben e con lui anche Fede avevano deciso di mangiare qualcosa e poi di vedere un film tutti e tre insieme.
Loro due avevano votato per un Horror mentre io non ne ero propriamente entusiasta, ma avevo comunque accettato di vederlo.
"Va bene questo?" Mi aveva detto Fede.
"Ehmsi." Gli avevo risposto cercando di sembrare il più convincente possibile.
La verità era che se li dovevo vedere li vedevo, ma non mi facevano impazzire.
Non ero nemmeno il tipo troppo da commedie romantiche.
Una giusta via di mezzo tra amore e odio, passione e passività, lealtà e pazzia.
Dopo aver messo il cd, Fede si era seduto alla mia destra e insieme avevano aspettato che Ben chiudesse la luce e si venisse a sedere alla mia sinistra.
Fede stava per partire il film quando mi ero ricordata di una cosa importante: dovevo chiamare assolutamente mia madre.
"Ehm ragazzidevo chiamare un attimo mia madre." Dissi imbarazzata.
"Mm proprio adesso?" Mi chiede Fede con ancora in mano il telecomando e il dito fermo su "play".
"Non è che è una scusa perché non lo vuoi vedere e perché ti fanno paura?" Mi aveva chiesto con una faccia dubbiosa.
"Ma che ti salta in menteti piacerebbe veder comparire mia madre a Milano all'improvviso?" Gli chiesi guardandolo dritto negli occhi e alzando contemporaneamente un sopracciglio.
"Ehmno" mi rispose.
"E allora stai zitto un attimo e fammi chiamare" gli dissi scherzosamente.
Accanto a noi i Ben rideva sotto i baffi.
Presi il cellulare e composi il numero.
Uno squillo.
Due squilli.
Tre squilli.
E via con la terza guerra mondiale.
"Amelia Giulia Blues, ti sembra il comportamento giusto da avere nei confronti di tua madre e di tuo padre?" Era esplosa la voce dall'altro capo del cellulare.
Presi un bel respiro e le risposi.
"No, mamma. Hai ragione, ma purtroppo ho avuto molto da fare i questi giorni e il cellulare non l'ho nemmeno guardato." Cercai di essere il più convincente possibile.
Non era sempre stata così, ma dopo avermi quasi persa erano diventati tutti più apprensivi, specialmente lei.
"Mmh okay. Ma se d'ora in poi non ti farai sentire più spesso, vengo e ti riporto qui." Mi disse seriamente.
"Okay, mamma tranquilla." Risposi
"loro come stanno?" Continuai.
"Stanno tutti bene, ma gli manchi. Manchi anche a me." Mi disse mia madre con la voce triste.
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//Tutti i miei problemi// Benjamin mascolo//❤
FanfictionTutti abbiamo storie nascoste nei meandri del nostro passato, storie,episodi che cerchiamo di dimenticare o quanto meno di non ricordare piú. Lei, Amy, é una ragazza decisa a vivere la sua vita, nonostante soltanto tre anni prima aveva vissuto un es...