Capitolo dodici❤

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Non mi sarei mai aspettata ciò che avevano appena udito le mie orecchie.

Non potevo crederci.

A nessuno importava veramente di me, nessuno si preoccupava che stessi davvero bene.

"Lei è come le altre, no?" era stata la voce di Ben a parlare.

"Pensi che lei abbia qualcosa di speciale? Che sia diversa da chiunque altro abbia un cuore? Pensi che meriti di stare male? Di stare bene? Dimmelo tu, Fè. Dimmelo tu."

Mi sentivo estremamente confusa in quel momento.

Perché si era comportato così bene con me se doveva dire quelle coseperché doveva sembrare un angelo se poi non lo era davvero?

Ma che cosa mi aspettavomagari che si innamorasse di una sempliciotta come me?

Che dicesse di amarmi? No, non sarebbe successo nulla.

Se un ragazzo ti dona attenzioni non vuol dire necessariamente che ci tenga a te.

Evidentemente gli facevo soltanto pena.

Mi voltai con le lacrime agli occhi e corsi verso la mia stanza mentre altre parole lontane mi raggiungevano.

Non capivo più nulla.

Una volta nella stanza presi ciò che era ancora mio e la guardai unultima volta, poi corsi via aprendo il portone di casa il più velocemente possibile e scattando via.

I miei piedi invece di camminare volavano sulle scale come se avessi il diavolo dietro di me.

Mentre ero arrivata quasi infondo preso il cellulare e mandai un messaggio a Claire, anche se un poco alla cieca per via delle lacrime che scorrevano copiose sul mio volto.

Me: "Bar Le nuvolette d'oro 12:00"

Quel bar non era molto lontano da lì.

Mi sarei calmata e avrei aspettato Claire, sapevo che sarebbe arrivata.

Lei c'era sempre.

Mi incamminai molto lentamente verso quel bar, verso un posto in cui non avrei potuto pensare a tutto ciò che nella mia vita mi aveva resa fragile e insicura.

E anche a tutto ciò che mi aveva resa infelice quando avevo pensato che stesse per succedere il contrario.

Non mi importava nemmeno della temperatura del mondo poiché non sentivo più nulla.

Il mio cuore era vuoto e privo di qualsiasi emozione o sensazione che non fossero sofferenza e dolore.

Volevo starmene da sola fino a quando non sarebbe arrivata la mia Claire.

Migliore Amica: "Non temere. Ci sarò. A dopo."

Era stata la sua risposta al mio messaggio.

Evidentemente non aspettava altro.

Mi siedo in un tavolino e cerco di isolarmi il più possibile, ma quando arriva il cameriere mi dice che qualcuno mi ha offerto qualcosa.

"Quel ragazzo laggiù" era stata la risposta alla mia domanda.

Guardo nella direzione che sta indicando e mi ritrovo un bel ragazzo moro a fissarmi.

Non rispondo al suo sorriso e mi rivolgo di nuovo al cameriere che aveva in mano un cappuccino e un cornetto alla crema.

"La ringraziomi può portare anche una bottiglietta di thè alla pesca...se è possibile?" Gli chiedo gentilmente.

"Si, naturalmentearriva subito." Fisso il cappuccino e il cornetto indecisa sul da farsi, ma non faccio in tempo a prendere una decisione che alzando la testa incontro lo sguardo di quel ragazzo che stavolta è a nemmeno un metro da me.

//Tutti i miei problemi// Benjamin mascolo//❤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora