Capitolo 3

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Bene,dopo una lunga,faticosa,noiosa giornata di scuola,torno con la mia macchina a "casa",se cosí si puó definire.Da quando é morta la mamma non penso di avere una famiglia.Mio padre per me é uno sconosciuto,torna la notte per dormire e la mattina e il pomeriggio non oso immagginare che cosa fa.Sicuramente avrà a che fare con droga e prostitute.Tanto ormai non mi interessa.

Parcheggio la mia auto nel vialetto appositamente curato con fiorellini di tutti i tipi.Scendo con la grazia di un dinosauro e prendo le chiavi,entro e mio fratello sembra incazzato come un animale.

"Piccola tonta cosa credi di fare?!"mi dice Matt prendo un mio braccio facendomi male.Io all'inizio non capisco anche dal fatto che mi sta facendo un male cane.Mia sorella invece se ne sta sul luscio della porta con aria arrabbiata.

"Non azzardarti ad andare via di qui!"mi dice Maddy.

Poi capisco,ho mandato una proposta alla segreteria dell'Università per alloggiare lì e avere come coinquilina jessie,perché non ne potevo più di loro due.Sono sempre stati cattivi con me,mi fanno dispetti,ma non dispetti semplici,anche carnali e questo faceva male.Vedere i tuoi fratelli,sangue dello stesso sangue,farti male fisicamente,faceva male anche psicologicamente.

Su quella lettera avranno sicuramente accettato.Ma adesso basta,toccava a me prendere le redini del gioco adesso.

Tolgo la mano di mio fratello dal mio braccio e gli do uno spintone con tanta forza che non me ne capacito.

Corro in camera e prendo di tutto.Infilo i vestiti stroppiciati nella valigia, metto dentro tutto cioè che mia serve.

Scendo le scale con velocità assurda e i miei fratelli cercano di rincorrermi.

Prima di entrare nella macchina gli grido loro"vi odio,con tutto il cuore.Spero che vivrete una vita da schifo.Mi avete fatto male,eravate miei fratelli quelli che da piccoli ci giocavi e ridevi per cose banali.Vi odio cosí tanto che urgh"mi esce un urlo esasperante perché sono stanca,stanca di tutte queste bugie.

"addio spero di non rivedervi mai piú"finisco.

Mentre viaggio lacrime calde di tristezza lasciano il mio viso delicato.Non devo piangere per persone del genere.Con uno strattone le tolgo velocemente.

Busso alla porta 125 del mio appartamento che condivido con jessie.Apre la porta e si fionda sulle mie braccia,per poco non cado a terra.Ma la abbraccio di rimando,la odoro.Molly e Jessie sono sorelle per me.Se qualcuno le osa fare del male veramente non so che farei.

"Sempre la solita ritardataria..."dice.
"Scusa"dissi con la faccia da cucciolo.

Mi fece entrare ed quello che vidi fu bellissimo.
Un semplice appartamente,caldo e confortevole.Con un camino con mattonelle marroncine,un salotto caldo con vari dipinti,una mega televisione e tre poltrone dall'aria invitante.La cucina era affacciata al salone con delle ante scorrevoli,aveva mobili rossi e bianchi con tre mensole al lato e ta ti cassetti.Un tavolo con legno di quercia al centro con sopra un vaso con rose rosse.Al piano di sopra due bagni e tre stanze,tra cui una per gli ospiti.Ed uno sgabuzzino con dentro la lavatrice ed i panni sporchi.Insomma,perfetto.

Decidemmio,io e jessie,di metterci il piagiamo,io nero e bianco a forma di banda,lei a forma di giraffa.

Ci mettemo comode sul divano,lei con la testa sulle mie gambe ed io con i piedi sul tavolino di vetro.

Acendemmo la tv e iniziammo a vedere "the vampire diaries" la stagione 5.Inutile dire che quando compariva Demon sembravo una stupida scema ,la stessa cosa vale per jessie solo che lei lo faceva per Stefan.

Cosí,in quella posizione e con la tv accesa,ci addormentammo cadendo tra le braccia di Morfeo.

Il rumore della sveglia mi sta rompendo i timpani.
É come un martello che di prima mattina ti rompe la testa.

Sento un peso sopra di me,ed infatti,ci trovo jessie che é spiaccicata sul mio petto.Con una voce a dir poco spaventosa per me,le dico"ehi svegliati e levati di dosso mi soffochi"detto questo la feci cadere da sopra di me e fece un grosso rumore contro il pavimento.Mi misi a ridere come una scema.

"Si si ridi che dopo ti trucido"dice con occhi assonnati.Mi alzai dalla comoda e confortevole,bella,morbida poltrona per raggiungere la cucina.
Presi del pane tostato e lo farcì con della marmellata di albicocche con accompagnato un succo di frutta.Mi sedetti ed entró pure jessie con il suo mitico costume da giraffa.

"Ma oggi é venerdí o sabato?"esclamó con aria confusa.Se il buon giorno si vede dal mattino questa qui ancora dorme.

"Scema è ovvio che sia sabato!Niente scuola!Ti volevo dire che vado a fare una corsetta per sgranchirmi le gambe,vieni pure tu?"

"Si mi serve rinfrescarmi la mente"rispose sospirando alla fine.

Così,salí le scale ed andai dritta nell'armadio.Misi dei pantaloncini della nike,un top corto grigio sportivo,sopra una felpa dell'adidas aperta e scarpe nere e bianche da ginnastica.Feci una coda alta con alcune ciocche sul dolce viso.Niente trucco,prendo cuffiette e telefono e scendo.

Jessie é giá sotto lei indossa dei semplici leggins neri ed un top.
Incominciammo a correre io con la musica nelle orecchio,le note di "shape of you"di ed sheeran rimbombavano nelle orecchie.Andavamo sincronizzate finché,dopo un paio di ore,ci ritrovammo in una via sconoscita.

Era un vicolo buoio e cupo.Sembrava che ad un tratto saltava fuori un mostro mangiasangue e ci sbranasse a tutte tue.Sofia bella immaginazione che hai.

Jessie si tolse le cuffie e cosí feci pure io.
"sai dove ci troviamo?"disse confusa e preoccupata allo stesso tempo.
"no jessie !vediamo un pó in giro"

Ci incamminammo mano nella mano.Eravamo comunque spaventase.Ad un tratto dal vicolo affianco sbucano 5 ragazzi.Jessie mi strinse di più la mano.Ci videro e ci vennero in contro.Ma aspetta io li conosco,sono il gruppo nuovo della scuola dove c'é mister misterioso.

"Ehi belle fanciulle cosa ci fate in queste vie malfamate del bronx?"nel bronx?o mio dio ,come abbiamo fatto ad arrivare da new york centro cittá a qui?

"ehm...ci eravamo perse e non sappiamo dove andare"dissi io balbettando.

"venite vi accompagnamo noi,non é molto saggio per delle ragazze carine come voi adare in giro qui"disse quello con i capelli biondi.

Jessie mi guardó e io le risposi con lo sguardo che dovevamo per forza fidarci perche non sapevamo dove andare.Erano la nostra unica possibilitá.

Loro si misero affianco a noi accomodandoci all'uscita del bronx.
"vo..i..c..cosa ci fate nel bronx?"disse jessie impaurita e imbarazzata.

"non impicciarti in affari che non sono tuoi"disse mister misterioso.O mio dio che voce.Rauca e sensuale.Ti fa venire le farfalle nello stomaco al solo pensarla.

Jessie china la testa timida.

"scusalo mora é cosí con tutti.Io sono jack,il rosso è Samuel,il biondo Leonard, il castano lucas e lo scorbutico che ha parlato prima é Jace"aveva pure un nome stuprabile perfetto.

"piacere io sono Sofia e lei é Jessie"dissi presentandoci.

"Che bei nomi"disse samuel.
"grazie"rispose rossa in viso jessie.Qui gatta ci cova.

Dopo le presentazioni arrivammo all'uscita dell'inferno e noi ragazze li salutammo e anche loro.Mentre stavamo ritornando, mi voltai e vidi jace fare la stessa cosa.
Dio se é perfetto!

Non lasciarmi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora