Capitolo QUINDICI❤

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Mi sveglio all'improvviso e non mi rendo subito conto di dove mi trovo.

Guardo il soffitto stranita e riconosco a malapena le pareti di quella stanza.

Cerco di trovare nella mia testa qualcosa che mi riporti alla mente gli eventi di quella notte.

Non era successo nulla.

Solo un attimo dopo riaffiorano i ricordi di qualche ora prima: Fede che si presenta nella mia stanza perché voleva sapere come stavo, la nostra conversazione, l'improvvisa comparsa di Ben, lui che rimane a dormire qui con me.

Provo a girarmi sul fianco sinistro, ma quando ci provo sento il suo braccio stringersi leggermente sulla mia vita.

"No non andartene." Sussurra così piano che a malapena riesco ad udire il suono delle sue parole.

Sembra che non voglia che me ne vada via, ma dove sarei potuta andare con lui che mi stringeva così.

Provo a voltarmi per cercare di tranquillizzarlo, ma quando giro la testa mi accorgo troppo tardi che i nostri volti quasi si sfiorano.

Lui profuma di buono come sempre.

Lo fisso e mi accorgo che sta ancora dormendo.

So che dovrei allontanare il mio viso dal suo, ma non riesco a trovare la volontà per muovermi.

Chiudo di nuovo gli occhi sentendo il suo respiro così vicino e cerco di trovare la forza per scostarmi un po, quando sento la porta della stanza aprirsi leggermente con uno scricchiolio.

Non so chi possa essere, ma non credo che sia qualcuno con cattive intenzioni.

Lo so perché non ho paura.

"Fede guardali non sono teneri?" sussurra una voce familiare.

A stento trattengo un sorriso.

"Si, hai ragione meglio lasciarli svegliare da soli." Le risponde lui.

Dal suo tono di voce capisco che sta sorridendo anche lui.

Quando se ne vanno decido che forse sarebbe meglio scostarsi un po', ma non ho nemmeno il tempo di muovere un qualsiasi muscolo che sento le sue labbra sfiorarmi la fronte.

"Sei così bella anche quando dormi è un peccato svegliarti." Mi sussurra convinto che io stia ancora dormendo.

Sento il suo braccio scivolare via dalla mia vita e trattengo persino il respiro fino a che non sento la porta aprirsi e chiudersi di nuovo.

Sembrava che oggi si stessero tutti prendendo gioco di me.

È una mattinata strana, una di quelle che non riesci a comprendere del tutto.

Mi giro e mi rigiro nel letto ancora un po', senza trovare la forza di alzarmi.

Solo ora mi accorgo di non aver avuto incubi, niente casa nel bosco, niente volto nascosto, niente vento, solo una gran voglia di vivere.

È come se Ben fosse stato il mio acchiappa sogni.

Il motivo forse era che con lui accanto sentivo di poter fare tutto, di poter sfiorare anche le nuvole.

Sorrido aprendo di nuovo gli occhi e per la prima volta in quei giorni pieni di lacrime, paure e ricordi, mi sento davvero bene.

Decido di alzarmi così scosto le coperte da un lato e inizio ad alzarmi lentamente per evitare altri capogiri improvvisi che mi farebbero ricadere nel letto.

Mi avvio verso il cassettone e apro il primo cassetto dove avevo riposto le mie poche cose.

Guardo al suo interno e lo ispeziono attentamente dopo averlo aperto.

//Tutti i miei problemi// Benjamin mascolo//❤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora