capitolo 35

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Jace
Sento qualcosa di caldo sulla faccia, piano piano apro gli occhi e mi trovo a due centimetri Emily che mi accarezza la guancia;
Appena si accorge che sono sveglio ritrae la mano:
"Scusa, non volevo svegliarti" dice sussurrando, la prendo per la vita e la stringo un po di più a me:
"No era bello" dico con voce roca "continua se ti va"
Comincia a farmi del grattini sullo zigomo poi passa all'orecchio ed infine dietro al collo.

Passiamo circa 15 minuti così, poi lei si alza e va in bagno.
Intanto prendo il mio telefono e trovo una decina di messaggi da mia madre, 3 da Logan e 2 da Micheal.
I primi che vedo sono quelli di Logan, sai com'è c'è mia sorella con lui, ma non è successo niente voleva solo dirmi che dovrei stare più calmo;
Poi passo a quelli di Michael che mi dice la stessa cosa;
Ed infine a quella di mia madre, ci sono 9 messaggi in cui mi chiede dove sono ed una che mi dice che non devo tornare a casa.

Di fretta chiamo Esther  che risponde dolo 4 squilli
"Pron-to" dice lei con voce spezzata dal pianto
"Che cazzo succede?"
"Jace te lo giuro io ho cercato di fargli capire che tu non centravi niente ma lei continua"
"Lei chi? E poi su cosa non centro niente?" il panico mi assale
"Vieni a casa jace sarà meglio"
"Esther?" dico ma non ricevo risposta, tiro il telefono contro il muro e mi giro diretto alla porta ma quando lo faccio Emily è dietro di me:
"Che succede? Va tutto bene?" chiedo con tono preoccupato
"Emily, non so cosa succede a casa ma devo andare, ti giuro che oggi ripasso e stiamo un po di tempo insieme" dico cercando di essere dolce
"Ok.." dice con tono affranto
"Mi vuoi dare un abbraccio?" chiedo e, a quelle parole, gli si illuminano gli occhi e si apre un grande sorriso sul suo viso, la vedo prendere la rincorsa e saltarmi sopra, ride tantissimo ed è il suono più bello che abbia mai sentito.
La guardo e lei guarda me, d'istinto la bacio ma lei ci sta
"Sei bellissima" dico quando ci stacchiamo, arrossisce e non risponde.
"Vestiti dai ti accompagno giù" dice girandosi e andando verso la cucina facendomi a vede una visuale perfetta del suo bellissimo culo.

"Allora a sta sera" dice allo stipide della porta di casa
"Si a sta sera" rispondo dandogli un bacio all'angolo della bocca prima di salire nella macchina.

Ho viaggiato fino a casa mia in macchina con la musica alta, ora sono da 5 minuti davanti alla mia porta di casa e non so cosa fare, cosa sarà successo? Che avrò fatto questa volta?
Sconfitto entro dentro casa e mi dirigo subito in camera a torgliermi le scarpe.
"Jace!!" urla mia madre da sotto
"Arrivo, mi sto togliendo le scarpe" rispondo urlando ulteriormente
"Oh caro non ci sarà bisogno tranquillo"
A quella risposta mi si gela il sangue, cosa vuol dire?

Scendo le scale lentamente e, una volta entrato dentro la cucina, mi ritrovo tutta la famiglia attorno al tavolo
"Che succede?" chiedo cercando di mantenere un tono di voce calmo.
Vedo mia madre indicare delle bustine al centro della tavola, riconoscerei quella roca anche con occhi bendati: erba e fumo.
"Non sono miei" dico difendendomi

"Questa è buona" dice mia madre "è uguale a tutte le altre scuse jace"
"Te lo giuro quella roba non è mia, non tocco quella merda da settimane"
"Jace tutta la famiglia ti vuole aiutare, anzi ti abbiamo aiutato" interviene mio padre
"ma tu non vuoi, preferisci farti di quello schifo e stare con i tuoi amici di merda, è arrivata un altra lettera dal preside" aggiunge esausto
"Non ce la facciamo più" sussurra mia madre.
Sento le lacrime risalire, ma non piangerò non davanti a loro:
"Ve lo giuro non è mia, potete farmi fare qualsiasi tipo di test non è mia" dico ancora
"Basta cazzo, jace ci stai facendo diventare matti" urla mia madre

Indietreggio e sento la porta di casa aprirsi, mi giro e vedo mia sorella Isabel rientrare
"Ehi bella gente" urla come sempre ma quando entra e ci vede tutti attorno alla tavola chiede:
"Che succede?"
"Succede che tuo fratello MAGGIORE ha ricominciato ad usare quella merda" spiega mia madre indicando il centro del tavolo "e continua a negare anche quando è stato colto nel sacco"

"Ma non avete proprio colto niente quella roba non è mia, Esther almeno tu digli che sono stato sempre con te, Logan e Emily ti prego" dico incrociando lo sguardo di mia sorella
"Ah no signorino non ti azzardare a mettere in mezzo tua sorella lei almeno queste cose non le fa" dice mia madre

"Te ne devi andare jace" dice mio padre con autorità
"Cosa?" urliamo insieme io, esther e Isabel
"Non potere cacciarlo" dice Isabel mentre esther scoppia di nuovo a piangere
"So che possiamo e ora tutti in camera propria tranne tu jace che devi uscire da questa casa entro 5 minuti" urla mia madre.
Combattuto salgo in camera, prenprendo un borsone e infilo dei vestiti di ricambio, mentre nello zaino metto tutto ciò che riguarda lo studio.

Mi giro ed esco dalla camera e mi dirigo in quella di esther, so che sono tutte li.
Busso e entro, le trovo tutte sul letto matrimoniale:
"Sto andando" dico abbattuto
Isabel mi da un bacio sulla guancia mentre Clary si stringe alla mia gamba e comincia a piangere
"Non te ne andare jace" dice singhiozzando
"Ehi piccola tornerò presto lo giuro, tu nel frattempo fai la brava, capito?" mi abbasso e gli asciugo le lacrime
"Si, ciao jace" dice dandomi un bacio.
Ora tocca ad esther, è quella che sta peggio di tutte
"Ti accompagno giù" dice prendendomi la mano.
Scendiamo insieme passando davanti ai miei, che non degno neanche di uno sguardo.
"Posso accompagnati dove vuoi" dice lei
"Prendo la moto, quella è mia" rispondo alzando la voce.
Mi abbraccia e ricomincia a piangere
"Io ti credo" mi sussurra prima di lasciarmi
"Lo so" dico cercando di sorride anche se sto piangendo anche io.

Lascio le mie chiavi sul tavolo della cucina e mi accorgo che anche il viso di mia madre è ricoperto di lacrime:
"Non mi importa se mi credete o meno, io non sono stato" dico a grande voce prima di uscire con il casco in mano.

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