Capitolo 34

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Voltai il mio sguardo verso di lui, gli angoli della sua bocca si alzarono leggermente facendomi intravedere l'accenno di un sorriso. In quel momento il resto del mondo era svanito nel nulla, c'eravamo solo io e lui. I nostri occhi erano fissi l'uno sull'altro e sentivo una strana sensazione, non capivo cos'era, ma era confortevole, uno strano calore, che non sentivo da un bel po di tempo. Dopo il mio telefono inizió a squillare, risvegliandoci entrambi da quello strano mondo. Sbattei piú volte le palpebre e mi resi conto chi avevo ancora davanti, il ragazzo che mi aveva stravolto la vita con un solo e piccolo gesto. Mi scese una piccola lacrima, che fu asciugata dal suo pollice. Era incredibile, riusciva a farmi incazzare subito, mi aveva rovinato in parte la vita, ma fino a pochi secondi fa sembra un classico ragazzo stronzo ma dolce quando voleva. E in quei pochi istanti sembrava facesse vedere il suo lato dolce. Il mio telefono riinizió a suonare, lo presi dalla tasca e guardai Max, risposi e iniziai a dirigermi alla porta vecchia e cigolante che mi avrebbe condotto fuori da quel inferno. Lo avrei dimenticato. Continuavo a ripetermi, quella strana sensazione svaní, e a risvegliarmi fu la voce proveniente dal mio telefono. Ero davanti al mio motore, chiusi la chiamata e salí, girai le chiavi e mi diressi verso l'albergo. Ma il tragitto che fin ora per me era stato silenzioso, dove sentivo solo il rombo del mio motore in una zona abbastanza isolata, ne sentii uno a me familiare, era il suo, potevo giurarci. Non volevo che succedesse come la prima volta, avevo cercato di seminarlo con delle conseguenze, ma quella volta mi fermai. Sentivo qualcosa alla pancia, e quella sensazione aumentó quando lui mi si piazzó davanti con il motore, e i nostri sguardi si incrociarono dinuovo, forse non volevo andarmene, forse il destino aveva deciso cosí per noi.. cosa dovevo fare?!
Presi parola.


"Cosa vuoi?" Dissi ancora un po scombussolata dai miei pensieri. Mi guardava con i suoi occhi azzurro mare, forse dovevo solo restare e continuare a vivere.
La sua voce mi risveglió nuovamente dai miei pensieri. Pensavo troppo, dovevo solo vivere e quello che sarebbe successo, sarebbe successo.

"Prima mi 'bastava' solo un grazie, in fondo ti ho salvato dinuovo la vita, ti avrebbe sparato, dopo sarebbe stato il mio turno e in fine di Lucas" disse sottolineando la parola bastava. Cosa intendeva dire che prima gli bastava, ora cosa voleva..??

"Prima ti bastava..? Senti Max non ho tempo da perdere soprattutto con te" dissi girando le chiavi del motore, per rimetterlo in moto. "..ti dico solo grazie" continuai.

"Eh no, un semplice grazie non basterá" disse lui.
"Invece si, ciao" misi in moto e tornai a percorrere la strada per l'albergo. Ero davanti all'edificio, entrai, mi diressi alle scale, salii fino al secondo piano e arrivata davanti alla porta della camera dove eravamo stati per un infinitá secondo i miei pensieri, presi le chiavi assegnate, le girai nella serratura ed entrai in camera. Iniziai a rovistare tra le cose di Jonh per prendere i soldi dal suo portafoglio. Finito ció presi la mia valigia, e gli misi le poche cose che avevo uscito da essa per cambiarmi.

"Scappi?!" Il mio cuore accellerò di colpo, e la sensazione di prima invase dinuovo il mio petto e la mia pancia, cos'era?! Non mi andava di ammetterlo, ma forse erano farfalle nello stomaco e calore al cuore..

"No cerco di rifarmi una vita.. cosa vuoi adesso?"
Dissi fredda e distaccata.
"Che resti.... con me" disse esitando e poi continuò la frase. Voleva che restassi con lui.. ma.. il mio telefono vibrò e poteva essere solo lui... il mio orgoglio prese spazio..

"Ahah, scordatelo. Voglio una vita meno rischiosa di quella che negli ultimi giorni ho passato con te" dissi girata sensa guardarlo negli occhi, mi faceva un effetto strano. E non avevo il coraggio di guardarlo negli occhi.

Mi prense il polso facendomi girare verso di lui.
"Non scapperai da me cosi facilmente, dopo tutta questa fatica, per sopravvivere.." disse lui, con il suo solito sorrisetto.
Mi liberai dalla sua presa.

"No stronzo, non è ancora finita, abbiamo ucciso Jonh, ma gli altri sono ancora vivi, e prima che si accorgano della morte di Jonh ho intenzione di andarmene. Lucas sará liberato domani alle 6 am, Jonh gli ha detto, che gli ho dato il codice" mi girai e continuai a fare la valigia, anche se giá era pronta, feci solo finta. No, non volevo guardarlo negli occhi.

"Ci sono io a protegerti" disse lui sperando di convincermi.
"E tutte le altre volte dov'eri??" Gli ringhiai contro.
"Eri tu a non permettermi di aiutarti" disse lui calando un secondo la testa.
È vero, era colpa mia, ero troppo occupata a fare la vittima, per rendermi conto cosa avevo intorno.
Non dissi nulla, aveva ragione lui, almeno questa volta.


Ad interrompere quel silenzio imbarazzante che si era formato, fu il bussare alla porta. Doveva essere lui, mi diressi alla porta, ma Max essendo vicino aprii lui.

"No grazie, non ci serve nulla" Disse Max, cercando di mandarlo via e iniziando a chiudere la porta..

"A me si" rispose mio padre ribattendo e mettendo un piede davanti per bloccare la porta.

"Cosa vuole?" Chiese Max alzando gli occhi al cielo, e io nel tutto stavo osservando le loro mosse e ascoltando il loro dialogo.

"Mia figlia" rispose mio padre, e poi entró, sotto lo sguardo confuso di Max.

Esso non disse nulla, nè replicó, spostava lo sguardo da me a mio padre voltato di spalle. Osservava ogni piccola mossa, forse non si fidava, perchè pensava fosse un falso, una presa in giro, visto che gli avevo detto che mio padre era morto.

"Ariana, pronta?" Chiese mio padre, e io spostai il mio sgiardo da Max a lui.

"Si.." risposi velocemente "..prendo un ultima cosa e ho fatto" dissi.

"É tuo padre?? Mi avevi detto che era morto.." chiese e disse lui confuso, pensava che gli avessi imbrogliato e stava aspettando ansioso una risposta..

"Lo pensavo anch'io.." risposi guardandolo seria.

"Ti aspetto alla reception.." si intromise mio padre, che aveva interrotto la nostra conversazione.

"Ok" risposi.
Prese la valigia e uscii dalla camera recandosi al punto d'incontro.
Presi il telefono, l'ultima cosa rimasta. E mi incamminai alla porta, ma fui bloccata dal braccio di Max, che era poggiato al muro..

"Dammi almeno un bacio come addio, me lo merito" disse facendo lo sguardo dolce, e arrendendosi all'idea. Dal suo viso si capiva benissimo che non si sarebbe arreso, stava solo mettendo il time out alla situazione, ma sarebbe tornato continuavano a dirmi i suoi occhi.. interruppi il silenzio...

"Ahah, non te lo meriti.. ma...." lo guardai dritto nei suoi occhi oceano, e lui speranzioso della risposta che voleva sentire, era immerso nei miei occhi color terra...

"Quei fottuti occhi ingannano la mente, sembri dolce ma sei stronzo...." dissi per poi muovermi....

Mi sorrise.

Spazio autrice

Ciao a tuttii. Ecco la fine del libro.... spero vi sia piaciuto...

Ari dará il bacio a Max?

Finalmente un pó di suspans.

Lasciate una stellina e commentate.

CIAONE!!!


By Sognatrice Prepotente.♡


Spazio autrice 2

Gli ultimi capitoli sono piú lunghi, e sono fiera di cosa sono riuscita a fare, e anche di questa storia. A presto. Grazie mille a tutti voi😘.

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