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Driin. Il rumore della sveglia mi portò alla realtà. Allungai la mano e gli diedi un pugno, ecco a cosa sono serviti 3 anni di boxer , con una mossa fulminea mi alzai e andai in bagno. Mi guardai allo specchio , ero un mostro. Avevo gli occhi rossi e i capelli color miele disordinati, meglio farsi una doccia calda e rilassante. Mi spogliai, controllai l'acqua
-Perfetta-
Entrai nella doccia e l'acqua calda mi avvolse immediatamente il corpo. Dopo mezz'ora uscii dalla doccia e subito legai l'asciugamano verde petrolio intorno al mio corpo. Uscii dal bagno e aprii l'armadio.
-Questo no... Nemmeno questo... Ecco!-
Presi una felpa con su scritto Queen
-Quanti ricordi ha questa felpa-
Poi presi un jeans strappato con le adidas superstar nere. Dopo un paio di minuti e svariate lotte con il jeans, andai in cucina.
-Buongiorno sorellina! Ancora arrabbiata per ieri? Non credo...Oggi inizia la scuola! A volte mi meraviglio di quanto siamo diversi- disse con voce ironica.
-Buongiorno scimmione, no, non mi ricordo niente di ieri- dissi facendo la finta tonta
-Si,oggi inizia la scuola-
-Buon lavoro allora-disse con un finto sorriso
-Grazie anche a te, oh scusa tu non ce l'hai un lavoro-
-Però ti preparo da mangiare ogni giorno-
-Con i soldi di papà-
-Non te ne dovevi andare?-
-Infatti stavo uscendo-
-Ciao-
-Ciao-
Presi la sua BMX nera e andai a scuola. Uff, ero in ritardo. Corsi per i corridoi fin quanto non trovai l'aula di Scienze
-Buongiorno, mi scusi per il ritardo-
-Signorina Woody, la mattina si svegli prima,si sieda dove vuole-
Avevo fatto circa 5 minuti di ritardo, cosa mai successa in tutta la mia vita. Adocchiato il  posto libero mi precipitai subito. Odio cambiare scuola, ogni volta devi rifare nuovi amici
-Ciao, sono Christine-
-Ciao, io sono Adele-
-Uff, ho tanto sonno, e tu?-
-Veramente,dopo una pedalata di 10 minuti, il sonno se ne è andato correndo-
-Ma come fai,io solo al pensiero che alla prossima ora c'è Educazione Fisica svengo-
-Ahahahah-
-Mi dai il tuo numero, così ci teniamo in contatto?-
-Okay, a patto che tu mi dia il tuo-
-Perfetto-
Ci scambiammo i numeri telefonici. Non è stato difficile fare amicizia. Spero di aver portato il ricambio per Educazione fisica. Ah questa scuola è appena iniziata é già voglio che finisca.

-Sono tornata!-
Mm.. Che profumino, in fondo, mio fratello non è così male, chissà perché non manda un curriculum di lavoro a quel ristorante che si trova a soli tre isolati da qui.
-Ben tornata, com'è andato il primo giorno di scuola?-
-Bene, ho già fatto amicizia-
-Con chi, è per caso un maschio? E com'è ,bello? Devo picchiare qualcuno?-
-Calma calma. Non devi picchiare nessuno, ho fatto amicizia con una ragazza, Christine, ci siamo scambiati i numeri di telefono-
Ah, mio fratello è sempre stato così. Ogni volta che gli presentavo un amico, lui doveva fare il geloso, d'altro canto, anch'io sono un po' "gelosa" di mio fratello
-Adele sai che tu mi puoi dire tutto-
-Che vuoi dire?-
-Niente niente-
Questa faccenda mi puzzava, nel senso che tutta la cucina si riempi di fumo e allora abbiamo dovuto chiamare un ristorante.
-Adele ti stanno chiamando-
-Cosa?-
-Il telefono lampeggia-
Come un fulmine presi il telefono e risposi alla chiamata.
-Pronto-
-Adele, sono Christine, senti , vuoi uscire oggi con me e altri miei amici?-
-Okay, per me non ci sono problemi-
-Allora ci vediamo alle 9:30 -
-Dove-
-Tu dove abiti-
-Conosci il ristorante "Il giardino fiorito"-
-Si-
-Incontriamoci lì-
-Perfetto, a dopo-
-A dopo-
Chiusi la chiamata e ripresi a mangiare
-Chi era?-
-Christine-
-Oggi esci?
-Si-
-Anch'io-
Guardai l'orologio, erano le 5:50, meglio che mi prepari. Salì le scale e andai in camera mia. Nel altra casa io e mio fratello dormivamo insieme. Per fortuna non più, anche se, a volte ho bisogno di qualcuno che mi abbracci, che mi tenga nelle sue braccia. Andai nel bagno, mi feci una breve doccia.  Aprii l'armadio e presi un vestito nero e un paio scarpe rosse  lucide col tacco. Dopo un paio di minuti ero pronta. Presi la mia pochette salutai mio fratello e andai al punto di incontro.
-Ma dove sarà Christine?-
Il telefono vibrò
-Pronto-
-Adele senti io ho avuto un contrattempo quindi ti viene a prendere Alexander, gli ho fatto vedere una foto di te non ti preoccupare, ti troverà lui-
-Okay,ma non hai una sua foto-
-Si,solo che non ho tempo, tu non ti preoccupare, lui ha una vista molto acuta, ci vediamo dopo-
-A dopo,se andrà tutto bene-
Erano le 9:40 e ho chiesto già a tre ragazzi se si chiamassero Alexander, ma sfortunatamente , il nome Alexander era poco popolare. Senti picchiettare sulla mia spalla. Mi voltai, era un ragazzo di colore con occhi marroni,capelli castani, alto e abbastanza robusto,sicuramente faceva palestra.
-Ciao sei tu Adele?-
-Si, e tu sei Alexander-
-Si-
-Grazie al cielo, ho chiesto a tipo tutta New York se ti conoscevano ma senza nessuna risposta-
-Ti capisco, Christine mi ha fatto vedere solo una tua foto... Bhe partiamo?-
-Si, in fondo a chi stiamo aspettando?-
Lo segui per tutta la città fin quando non siamo arrivati in un vicolo,non molto piccolo, c'era Christine e altre due ragazzi. La mia attenzione cadde subito sul ragazzo che stava alla sinistra di Christine, no perché fosse il più bello, ma solo per la sua felpa gialla fosforescente. Ci avvicinammo.
-Adele, finalmente sei arrivata, ti sei annoiata durante il tragitto? Bhe ti capisco, Alex parla solo di cose serie-
Veramente non mi sono annoiata per niente. Abbiamo parlato di tante cose e non l'ho trovato così noioso come dice.
-Veramente abbiamo molte idee in comune-
-Incominciamo con le presentazioni: lui con la felpa gialla si chiama Taylor, invece , quello con la felpa bianca si chiama Robert. Taylor...Robert... Lei è Adele-
-Ciao Adele- dissero in coro
-Ciao Taylor, ciao Robert-
-Bhe! Possiamo andare-
-Andare dove?-
-Ad una festa, dove sennò!? Non te l'ho detto? Vabbe te lo dico adesso, oggi c'è un Beer Festival e siamo tutti invitati-
Una festa? Perché non me l'ha detto prima? Incominciammo  a camminare. Taylor è un ragazzo molto carino, ha due occhi celeste ghiaccio, capelli biondi, alto e muscoloso. Robert invece ha gli occhi verdi, capelli rossi ,alto quanto Taylor  e muscoloso.
-Fate palestra?- domandai ad Alex
-Si,qui tutti noi facciamo palestra io solo da un paio di anni, invece Robert e Taylor da 6 anni-
-Ma quanti anni avete?-
-Io 20, Taylor e Robert 25 e Christine 17, ma questo già lo sapevi,giusto?-
-Si, andiamo in classe insieme, dove si svolgerà questo "Beer Festival" ?-
-Sinceramente non lo so, però in qualche discoteca qui vicino-
Camminammo per circa mezz'ora e finalmente arrivammo in quella dannata discoteca. All'entrata c'era un Bodyguard, senza capelli, occhi marroni, molto alto e molto robusto. Guardò Christine e ci fece passare, senza fare domande. La discoteca si chiamava The Dream, era molto grande,con le pareti bianche, ed un'enorme bancone.
-Prendi qualcosa?-
-Si, un sex on the beach-
-Ehm...-
-Cosa? Ah giusto Beer Festival, allora una birra...al limone-
-La mia preferita, arriva subito!-
Anche se lo conoscevo da poco, tra me e Alex c'è stato subito feeling.
-Ecco a te-
-Grazie-
-Non c'è di che!-
Appena finì di bere la birra al limone, senti una mano picchiettarmi sulla spalla
-Adele, vieni a ballare con me?-
-Bhe,Taylor, non sono molto brava a ballare-
-Chi in questa discoteca lo è, dai, è modo per conoscerci-
-Okay, ma sono molto pericolosa quando ballo-
-Non ti preoccupare, sono allenato- appena fini la frase alzò il suo braccio destro facendomi vedere il suo bicibite. Mi afferrò per un braccio e insieme ci buttammo nella mischia. Io ballavo come un pavone che corteggia un pavonessa. Lui invece era a tempo con la musica.
-Meno male che non sapevi ballare-
-Infatti non so ballare... Non ti ho mai vista qui, sei nuova?-
-Si mi sono trasferita qui da poco, per lavoro-
-Perchè tu lavori?-
-Ahahah, non io, mio padre-
-Ahahah okay, che lavoro fa tuo padre-
-Lui è il preside della mia scuola-
-Che fortuna, non potrai essere mai bocciata-
-Se la vedi in questo modo, i tuoi che lavoro fanno?-
-I miei genitori lavoravano in banca-
-Lavoravano? E adesso?-
Il suo sguardo si spense. Ma mica?!
-Adoro questa canzone-
Per rimediare alla mia curiosità, feci la cosa che mi veniva più naturale, ovvero essere stramba
Ho ballato per 1ora circa e sono davvero sfinita, ho bisogno dell'acqua. Andai verso l'enorme bancone e ordinai un bicchiere d'acqua. Mi portarono una birra, ma dovevo bere qualcosa. Almeno è al limone. Appena fini di bere la mia birra senti una voce in lontananza. Era una voce molto familiare. Mi voltai. Avevo ragione.
-Jake!! Che ci fai qui-
-Cosa!? Adele!? Che ci fai qui vai subito a casa-
-Adele andiamo in bagno? Oh scusa, non volev-
-Dov'è il bagno?-
-Seguimi-
La segui attraverso la mandria di persone fin quando non arrivammo ai bordi della discoteca
-Eccolo lì- urlò per sovrastare il rumore che nella discoteca rimbobava. Entrammo nel bagno
-Quanto casino c'è qui! Forse era meglio non venire! Ti stai divertendo?-
-Si, credo che tra un po' vado a casa, ho tanto sonno-
-Beh anch'io, ti accompagno?-
-Okay,però andiamo a salutare i ragazzi-
Uscimmo dal bagno e ci mettemmo alla ricerca dei ragazzi
-Già ve ne andate?-
-Si, domani abbiamo scuola-
-Arrivederci-
-Di sicuro-
Uscimmo dalla discoteca
-Come ti sono sembrati i ragazzi?-
-Sono molto simpatici, sembrano delle brave persone-
-Infatti lo sono... Se vuoi ti puoi aggiungere nella nostra comitiva-
-Ne sarei immensamente onorata-
Dissi in modo molto diplomatico.
Tra una chiacchiera e l'altra arrivammo a casa
-Io abito qui-
-Io invece a tre isolati da qui-
-Wow!! Abitiamo così vicini e non ci siamo mai conosciute?-
-Io mi sono trasferita da poco qui-
-Capisco...Lavoro?-
-Si...Buonanotte-
-Buonanotte-
Entrai in casa, mi misi il pigiama e andai a dormire.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 04, 2019 ⏰

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