Yuri and Otabek

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Dopo essere uscito dalla stanza di JJ, Yuri era tornato nella sua camera d'albergo. Al di là dell'ora che si era fatta, non gli sembrava corretto presentarsi da Otabek subito dopo aver fatto sesso con JJ, senza nemmeno essersi fatto una doccia.

Mentre l'acqua lavava via i residui di quell'amplesso, pensava a come poteva farsi ascoltare da Beka, soprattutto dopo quelle ultime parole. Non era certo che lo avrebbe riaccolto come gli aveva detto JJ, perché lo sguardo di Otabek era serio, sembrava convinto di quello che gli stava dicendo.

Erano ormai le sette del mattino quando si ritrovò davanti alla porta di Otabek. Era lì, in piedi, senza decidersi a bussare. Sapeva di avere sette ore di ritardo, era perfettamente consapevole di cosa gli aveva mandato a dire con quella lettera, quindi aveva paura della reazione che il kazako avrebbe potuto avere nei suoi confronti.

"Forza, Yuri!" si disse nella mente, prima di riuscire finalmente a battere la porta con le nocche.

Dopo pochi istanti, da dietro alla porta sentì Otabek chiedere: «Chi è?»

La sua voce era strana, Yuri se n'era accorto, e non era dovuto solo al fatto che c'era la porta a dividerli.

«Sono io» rispose, con il terrore che quella porta non si aprisse. Quando la sentì scattare, tirò un sospiro di sollievo, almeno finché non vide in che condizioni era Beka: gli occhi erano arrossati e si erano formate due occhiaie sotto di essi, segno che non aveva dormito e, probabilmente, aveva pianto.

«Quali parole del non tornare a cercarmi non hai capito? Spiegamelo, avanti.» Il tono di voce che gli aveva rivolto era differente dal solito. Per la prima volta poteva dire di vedere Otabek arrabbiato con lui, e ne aveva tutte le ragioni.

«Nessuna. Io, ecco...»

«Hai scelto JJ, no? Va' da lui e smettila di cercarmi. O vuoi dirmi in faccia quello che mi hai scritto in quella lettera?»

Otabek aveva perfettamente ragione, e Yuri lo sapeva. Lui una scelta l'aveva fatta poche ore prima, e il kazako stava reagendo di conseguenza.

«Con JJ è finita, definitivamente» disse, prima che Beka gli sbattesse la porta in faccia. «Abbiamo chiuso.»

«Ti sei fatto usare da lui e, ora che non ti vuole più, torni da me? Sono stufo di essere il suo sostituto. Ho sopportato per questi due mesi, ti ho supportato quando lui ha annunciato il matrimonio. Ora basta, non voglio più consolarti per poi vederti correre di nuovo da lui, non appena ne hai l'occasione.»

«L'ho lasciato io!» replicò Yuri, alzando la voce per evitare che lo sfogo di Otabek andasse avanti. Doveva riuscire a dirgli tutto, era l'unico modo per riconquistare la sua fiducia.

Il kazako rimase allibito da quelle parole. Poi, notando che quella non era esattamente l'ora adatta a battibeccare ad alta voce sulla porta, decise che forse poteva farlo entrare, concedergli almeno una possibilità.

«Vieni, entra e spiegami tutto.»

Yuri entrò nella stanza dell'altro: era identica a quella di JJ e alla sua, ma aveva quel non so che di diverso che lo metteva un po' a disagio. Otabek si sedette sul letto, immacolato, segno che non ci aveva dormito, come aveva pensato poco prima, e iniziò a fissarlo, in attesa.

«Sono andato da JJ, ieri sera. Ero convinto di aver scelto lui, ne ero certo, e lui era lì ad aspettarmi. L'abbiamo fatto, mi sono letteralmente buttato addosso a lui non appena sono entrato nella sua stanza, ma mentre mi penetrava... ho iniziato a pensare a te, e JJ a Isabella. Ci siamo resi conto, forse in maniera sbagliata, che quello che c'era tra di noi era solo sesso, e l'abbiamo chiusa lì. Lui ama Isabella, ha detto che farà di tutto per farsi perdonare e tornare con lei, mentre io mi sono accorto di amare te, per quel poco che ne capisco dell'amore.»

Yuri!!! On Ice - Agape と ErosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora