Mi guardo allo specchio. Sento mancarmi il fiato nello stretto ed elegante smoking regalatomi dalla zia. <<Sono ridicolo>>mi dico girandomi intorno a mo di pinguino. Sento bussare alla porta. <<Hey campione posso entrare?>> sorride Jo affacciandosi alla porta. <<Mh mh>> faccio cercando di vederlo nello specchio. <<Ooh la zia ha tirato fuori lo smoking dello zio>> si tappa la bocca per nascondere un sorriso. <<Oh per favore non dire nulla sembro un pinguino>> lui mi guarda alzando un sopracciglio. Non sorride più. <<Forse dovrei toglierlo>> porto le mani alla cravatta annodata non male di più e faccio per toglierla. <<No!>> fa Jo prendendomi per le spalle e costringendomi a guardarlo. <<Non vorrai mica dare un dispiacere alla zia vero?>> mi guarda negli occhi. <<Ma no certo che no>>
<<Allora stasera andremo al ristorante, tu sorriderai e sarai te stesso>> fa una pausa mentre mi sistema la cravatta. <<Oh dio...non essere troppo te stesso. Okay?>> sistema tutto il vestito.
<<In che senso? >>
<<Sei troppo timido>>
<<Ed è un male?>>
<<Campione ahah certo che no.Solo, devi sapere, che gli amici della zia sono delle persone molto colte.Gente di classe alta capisci??>>
<<Credo di si.Vai avanti>>
<<Percio devi mettere da parte un po' di timidezza ed essere più sicuro di te.Dai fammi vedere il sorriso di un vero e proprio aristocratico>>
Mi sforzo a fare il sorriso più nobile che conosca, ovvero nessuno.
<<She...diciamo che va bene>> fa lui non convinto. Sospiro. <<Hey>> mi alza la testa per guardarmi negli occhi. <<Andrà bene>> mi sorride. Quel dolce sorriso che credo di amare. Ma è cosi confuso.Prima Ivan, poi Antonio e ora Jo. Chi di loro mi piace veramente? E poi Antonio non è nemmeno amore ma il modo in cui mi prese quel giorno bhe...non posso negare che non mi sia piaciuto.
<<Ti hi portato questo>> mi porge una scatolina e io la apro estrendone un anello dal color argento. <<Ma che?>> lo guardo e vedo che è arrossito. <<È un porta fortuna...spero ti piaccia>> gli getto le braccia al collo stringendolo in un abbraccio <<Mi piace tantissimo grazie>> lo guardo in faccia, alzato nelle mie fragili punta dei piedi. Mi accarezza una guancia sorridendo e stranamente non arrossisco. <<Sarai fantastico stasera>> mi da ub rapido bacio sulla fronte e usciamo.
Fuori la zia ci aspetta in macchinae in breve arriviamo nel lussuoso e affascinante ristorante. Dentro tutto è perfetto,aristocratico come ho visto nelle foto e difronte a tale classe ammetto di sentirmi spaesato. Gli ospiti della zia arrivano. <<Perdonate il nostro osceno ritardo>>fa la reverenza la donna in abito giallo. <<Due minuti sono niente Madame Katrine>>ricambia il gesto la zia. <<Prego lasciate che vi presenti i miei figli. Jorge II° il mio primogenito>>indica Jo che bacia la mano alla donna dai capelli raccolti in una treccia e legata a crocchia. <<Incantata>>fa lei. <<E la mia secondo genita Maraluisa>>mia cugina fa un dolce inchino con la testa come si era allenata a fare a casa,provocando in Madame Katrine un dolce sorriso compiaciuto. <<E mio nipote Arthur Corona>>ecco è il mio turno.Non sono pronto! <<Il figlio di tua srella immagino>>fa la donna guardandomi da cima a fondo e passandomi la sua mano. <<Lieto di fare la vostra conoscenza madame Katrine>> risponde con un cenno del capo baciandole la mano coperta dal piccolo guanto giallo sabbia. <<Avrò il piacere di conoscerti meglio a cena Arthur.>>si schiarisce la voce. <<Mio marito Gregory III°>>inizia a presentarlo. <<E il mio unico figlio,Axel Alexander II°>>un ragazzo si fa avanti,prima nascosto dalla grossa statura del padre e io sgrano gli occhi. <<Sono incantato nel fare la vostra conoscenza>>si inchina.<<Sarà una serata magica>>e questo lo dice rivolgendomi un lungo e sinistro ghigno.
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Finito in una scuola di Gay!
RandomQuesta è la storia di Artur,un ragazzo come tanti che dovrà affrontare le scuole superiori.Si è appena trasferito in seconda scientifico a metà anno e scoprirà che la vita era molto meglio quando era invisibile agli occhi di tutti. Leggete e scoprit...