Capitolo 17

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                                                                 CAPITOLO 17
"Lascia che pensi io all'altro me stesso Sans." Appena ebbe detto questo, Frisk si lanciò contro Geno-Frisk.
I due erano perfettamente alla pari. Nel frattempo anche il confronto tra Geno-Chara e Sans cominciò. Sans, con le sue abilità, quali telecinesi, teletrasporto e magia era più potente di Chara, la quale però aveva già visto il Sans della sua timeline combattere e poteva prevedere le sue mosse. Geno-Frisk disse al giudice dei mostri: "AHAHAH è inutile, conosce ogni tuo attacco, li hai già usati." poi tornò a concentrarsi sul suo avversario. Sans chiese a Geno-Chara, senza farsi sentire da Geno-Frisk: "Perché continui a stare dalla sua parte? Non hai capito che quello ti vuole morta? Ha appena rivelato il tuo più grande vantaggio, è come se mi avesse detto: riuscirai a batterla se userai degli attacchi diversi da quelli che utilizzeresti normalmente."
"Sta zitto! Frisk è l'unico umano che non mi ha mai fatto del male e ha giurato di stare al mio fianco per tutta la vita! Lui resterà sempre al mio fianco, mi aiuterà a purificare tutti gli universi da quei maledetti umani, è colui che ho sempre pregato di incontrare." Mentre lo disse Chara ripensò a tutte le volte che aveva pianto, era stata derisa, umiliata e picchiata nel mondo umano, senza che nessuno la aiutasse. Anche dopo essere arrivata nell'Underground, non era mai riuscita a dimenticare completamente l'odio, la rabbia e la tristezza provate nella sua vita.
"Ti sta ingannando. Solo nel nostro universo esistono decine di migliaia di diverse timeline, come pensi di distruggerle tutte? Il tempo vi ucciderà prima. Alla prima occasione si libererà di te e poi non oso pensare cosa farà."
"Chiudi la bocca! Stai provando ad ingannarmi, esattamente come hai fatto con Frisk, quando gli hai proposto una tregua solo per colpirlo di sorpresa."
"L'ho fatto? Sì, è proprio da me. Comunque, se uno come lui ha accettato la mia pietà può averlo fatto solo per lo stesso motivo che mi ha spinto a offrirgliela, cioè colpirmi di sorpresa. In ogni caso hai avuto la tua occasione per gettare quel coltello e smettere di combattere, peccato che tu l'abbia sprecata. Preparati a subire il mio attacco speciale."
"Un altro bluff che già ho sentito."
Tuttavia Sans questa volta non bleffava, sfoderò davvero il suo attacco speciale. Alternò attacchi normali e attacchi blu, utilizzò una grandissima serie di gaster blaster in rapida successione e Chara ne uscì massacrata, ma viva. Tutti si fermarono, anche i due Frisk, stupiti dalla potenza di quella serie di colpi. Chara era gravemente ferita. Con un filo di voce disse piangendo: "Frisk...aiutami...ti prego."
Geno-Frisk corse dalla compagna, la prese e la portò lontana qualche metro da Sans. Ella disse: "Grazie partner...mi dispiace...era davvero forte...non credevo...che avesse davvero un attacco speciale." Egli abbracciandola rispose: "Non preoccuparti, va tutto bene. Hai fatto quello che potevi, adesso prendo in mano io la situazione." A queste parole seguì un gesto orribile, Geno-Frisk accoltellò Geno-Chara, per poi esclamare: "AHAHAHAH adesso che sei stata sconfitta e ti sei rivelata debole, mi hai dato la spinta necessaria ad ucciderti. Te l'avevo detto no? Io seguo la filosofia di mio padre, chi è forte merita di seguirmi, chi non lo è deve morire."
Dopo essersi alzato disse, sempre con un sorriso soddisfatto sulla faccia: "In fondo sono stato gentile. L'ho uccisa senza che se ne accorgesse e le ho permesso di morire tra le mie braccia, non può essersi neanche accorta di ciò che ho fatto, d'altronde sono l'unico umano che le abbia mai voluto bene, o almeno così pensava. AHAHAHAH." Poi prese la sua metà d'anima, che però non si riattaccò completamente a quella che già aveva. La rabbia raggiunse tutti, persino Sans, che pensò: "Wow, mi sto davvero infuriando per la morte di quella ragazza?" poi disse: "Come hai potuto fare una cosa del genere?"
"Molto semplice, è la stessa cosa che ho fatto a tutti quelli che erano troppo deboli, tanto chi lo è non può sopravvivere a lungo, quindi è meglio evitargli una vita piena di sofferenza a cui non potrebbe mai ribellarsi. Sai cosa mi ricorda questo? La volta in cui ho ucciso quell'idiota di mio fratello, l'ho ammazzato esattamente allo stesso modo."
Frisk, che già ribolliva di rabbia per il colpo basso dell'avversario, esplose con le ultime due frasi. Urlò a Geno-Frisk: "Lurido bastardo, adesso mi hai fatto veramente infuriare! Quello stile di combattimento, è lo stesso che uso io, me lo ha insegnato mio fratello quando ero bambino. Lo ha fatto per darmi una possibilità di proteggere me stesso e gli altri, sono sicuro che il tuo lo abbia fatto per lo stesso motivo, eppure tu hai sempre usato quelle capacità per uccidere innocenti. Hai ucciso lui, che era una versione alternativa del mio, quindi di sicuro teneva più a te che a chiunque altro, non importa di quale universo o timeline si tratti, sono sicuro che certe cose non cambino mai. Tutti i mostri provenienti dall'Undergound che hai esplorato, tutte le persone che hai ucciso prima di allora, tuo fratello e la tua Chara desiderano ardentemente vendetta, chi sono io per negargliela? Tuttavia voglio darti una possibilità di redenzione, consegnami una metà della tua anima e torna da dove vieni."
Geno-Frisk rispose sorridendo: "Lo capisco dal tuo tono, tu hai perso tuo fratello...ti andrebbe di andare a salutarlo?"
"Finora ci sono andato piano con te, ma adesso, dopo tanto tempo dall'ultima volta, non avrò pietà."
Da dietro Frisk sentiva le voci dei suoi amici che dicevano:
"Ragazzo mio, solitamente odio la violenza, ma, non mostrargli pietà, non la merita."
"Frisk, ti giuro che sarò più degno di avere un anima rispetto a lui."
"Lo sarai sicuramente figlio mio."
Ora la battaglia era ricominciata e vedeva Frisk in completo vantaggio, neanche cinquanta uomini contemporaneamente sarebbero riusciti a fermarlo. Il suo era uno stile molto aggressivo, basato su continui attacchi molto rapidi che miravano a sconfiggere l'avversario colpendolo ripetutamente in zone non mortali, così da ferirlo fino a rendergli impossibile ogni movimento. Frisk disse: "Vedi queste tecniche? Me le ha insegnate mio fratello nelle sue ultime settimane di vita. Mi ha fatto promettere di usarle solo il giorno in cui sarebbe stato estremamente necessario, tu non sai quante notti ho passato a pregare che quel giorno non venisse mai, ma alla fine è arrivato." Queste parole segnarono la fine dello scontro, Geno-Frisk giaceva a terra disarmato, a metà tra la vita e la morte, era esattamente come Geno-Chara dopo l'attacco di Sans. Disperatamente chiese a Frisk di risparmiargli la vita, ma lui gli rispose: "Hai un bel coraggio a supplicarmi. Pensi che mi impietosisca vederti in quello stato? Non succede per due motivi. Primo: la tua compagna era nella stessa situazione e tu l'hai pugnalata. Secondo: posso solo immaginare quante persone, che stavano pregando per la loro vita, proprio come stai facendo tu in questo momento, siano morte per mano tua."
Tirata fuori la pistola, la puntò contro quel demone con le sue sembianze, ma non ebbe il coraggio di premere il grilletto. Disse solo: "Dannazione, sembra che quello sfogo verbale mi abbia fatto passare la rabbia. Adesso prenderò la metà dell'anima che hai dato alla tua Chara, poi ti darò la possibilità di andartene. Torna nella tua timeline e non farti più vedere."
Così prese metà di quell'anima e la consegnò ad Asriel. Quest'ultimo, dopo averla assorbita, disse: "Sai Frisk, solo adesso posso davvero provare la rabbia verso quell'altro te, il pentimento per ciò che ho fatto quando ero Flowey, la contentezza di essere tornato e di sapere che presto potrò rivedere Chara. Prima fingevo solo, perché pensavo. E se posso sentire tutto questo è solo per merito tuo, grazie."
"Figurati." rispose Frisk sorridendo.
Geno-Frisk urlò: "Perché mi hai risparmiato?! Non hai pensato a cosa potrei fare ai mostri di questa timeline? Sei solo un debole, l'ultimo degli ultimi, non hai neanche il coraggio di uccidermi. Come puoi essere me?!"
"Io non sono te e mi sembra di avertelo appena dimostrato. Comunque non hai neanche la forza di alzarti, qualunque mostro potrebbe ucciderti ora e con solo mezza anima non potrai tornare indietro.
Tu sai come tornare nella tua timeline, giusto? Dimmi come fare, ti riporterò lì e lì resterai."
A Geno-Frisk tornò in mente la vita con suo padre e si ricordò della filosofia di quest'ultimo, secondo cui i deboli devono morire o provare dolore per tutta la vita, quindi decise che preferiva la morte ad una vita che era destinato a passare da solo, nella sua linea temporale distrutta e ridotta ad un enorme spazio nero. Ma non voleva accettare la sua debolezza, quindi raccolse le poche forze e la poca determinazione che gli erano rimaste e si lanciò verso Frisk. Quest'ultimo lo fece secco con un colpo della sua pistola. Poi disse: "Che idiota. Asriel devi prendere anche quella metà. Forse solo una non basterà a tenerti per tutta la vita nella tua vera forma. A Chara ne darò metà della mia, questo non dovrebbe essere rischioso, giusto Alphis?"
"No, non lo è. Andiamo al laboratorio appena vuoi."
"Ok, dammi solo cinque minuti, devo riposarmi un attimo." rispose l'umano sedendosi con la schiena appoggiata ad una colonna. Poco dopo tutti andarono al laboratorio. Il trasporto dell'anima avvenne senza problemi, dal laboratorio uscirono i due umani con metà anima a testa.
FINE CAPITOLO 17

Undertale, l'avventura di FriskDove le storie prendono vita. Scoprilo ora