Erano in un teatro dove recitavan degli amici dei genitori dell'uomo,con loro c'era anche la loro bambina.
La donna era messa accanto all'uomo con la bambina sopra le gambe.
'Mamma?'
'Che c'è?' Chiese la donna nel mentre stava guardando lo spettacolo.
'Ho fame.'
'Emily hai già mangiato.'
'Io ho fame!'
'Emily hai già mangiato basta.'
'Mamma!'
'Ho detto basta,hai già mangiato a casa.' Le disse con tono deciso guardandola negli occhi.
L'uomo ascoltò loro ma non ci pensò.
La piccola cominciò a lamentarsi e piagnucolare.
'Che rompipalle!' Pensò la donna che si alzò e prendendola in braccio se ne andò dopo in bagno.
Entrò in bagno e l'allattò.
Dopo vari minuti uscirono dal bagno e ritornarono al loro posto.
'Ora stai zitta.' Disse la donna alla bambina che si sedette di lato sulle sue gambe e mettendo la manina nel seno sopra la maglietta della donna.
La donna non ci fece caso perché parecchie volte la bambina appoggiava la mano sul suo seno e anche se in quel momento erano in pubblico le luci erano spente e nessuno poteva vedere.
Dopo un pò tra comicità e risate la bambina si lamentò.
'Emily!' La richiamò la donna.
Mugolì e la donna la ignorò.
'Mamma.' Sussurrò la piccola accarezzando la guancia della donna che stava guardando i comici.
'Mami..'
La donna la guardò e le diede un bacio sulla guancia.
Passarono altri dieci minuti e ci fu la pausa.
Presero due pacchi di patatine e due bottiglie di Coca e una di acqua.
'Piccola ti diverti?' Chiese zio Duncan,il migliore amico della donna,alla "nipote".
'Un pò.' Rispose mangiando due patatine.
'Non ti piace?'
'No.' Rispose secca.
'Emily sei tu che sei voluta venire.'
'Si ma ci sono cose che io non capisco!'
'Ma è ovvio piccola. È normale che certe cose non le capisci sei solo..piccola.' Sorrise il padre,Alejandro.
'La mamma non capisce.'
'Ma le mamme non capiscono nulla.' Rise l'uomo.
'Ehi!' Si difese la donna dandogli un schiaffo in testa.
La donna capiva benissimo che la sua bambina,era piccola ed era ovvio che alcune cose da adulti non poteva capirle,certo poteva comportarsi in un modo più dolce di come si è comportata negli ultimi minuti e da come risponde a sua figlia.
La piccola andò in braccio all'uomo e andarono a rimettersi nei loro posti.
La bambina guardò sua madre che stava ridendo e pensò che forse la sua presenza le dava fastidio..Infondo lei voleva stare solo con la sua famiglia..
Sua mamma l'amava più di qualsiasi altra cosa come il papà.
I suoi genitori erano le persone più importanti di tutto l'universo.
Erano il centro della bambina,il punto di riferimento,la forza,la felicità,gli abbracci e i sorrisi,erano tutto!
Ma forse per la sua mamma non era così,non è la prima volta che le rispondi così "arrabbiata".. Bhe c'erano diversi momenti in cui la donna la coccolava e la trattava da vera principessa.
Ma ora.. Voleva passare la serata senza sua figlia?
Non la voleva?
La guardò ridere. Non le rivolgeva nemmeno uno sguardo.
'Papà?' Chiamò il padre a voce bassa.
'Dimmi piccola.' Disse cercando di fermare le risate.
'Ti posso chiedere una cosa?'
'Si principessa dimmi.'
'La mamma mi vuole bene vero?'
'Certo,che domande mi fai?'
'Sicuro che lei non mi vuole?'
'Non ti vuole? La mamma ti ama alla follia.'
L'uomo guardò più che sorpreso la figlia.
Pensava che sua madre la odiava?
Non la voleva bene? Sul serio?
La donna ama follemente la loro figlia.
Lei è stato il il suo più bel dono ricevuto.
È un'assurdità che la piccola pensa che la madre non la vuole.
'Va da lei e abbracciala. Lei ti ama con tutto il suo cuore.' Disse l'uomo sorridendo dolcemente e porgendo la figlia alla donna che la prese Sbuffando,cosa che intristì la piccola.
Si strinse alla mamma sentendosi in colpa per ciò che stavs facendo,forse alla donna starà dando fastidio questo abbraccio e la piccola le sta rovinando la serata con tutte le sue lamentele..
La piccola alzò la testa e guardò la donna con un sorriso sulle labbra che guardava i comici.
Lei amava sua mamma,l'ha fatta nascere e se ne presa sempre cura lei.
Aspettò che finì la scena per mettere le sue manine sulle guance della donna e mettere i loro visi a due centimetri di distanza,dove si scontravano anche i loro nasi.
'Che c'è piccola?'
'Andiamo a casa? Voglio andare a letto con te.'
La donna guardò la piccola e sorrise.
Il suo viso era la sua fotocopia.
Guardò i suoi occhi uguali ai suoi e non vide per niente la felicità,cioè la vide ma lei conosce più che bene sua figlia e quella è soltanto una maschera.
Si sarà offesa per come la trattata?
'Sicuramente penserà che io ce l'abbia con lei.' Pensò la donna.
'Manca davvero poco e ti prometto che dopo andiamo a casa,ci mettiamo il pigiama e ci mettiamo a letto abbracciate,va bene amore?' Disse sorridendo dolcemente.
'Si mamma.' Ricambiò il sorriso per poi appoggiarsi al petto della donna.
'Si,finalmente!' Pensò entusiasta la figlia.
Tra poco sarebbe arrivata a casa e avrebbe avuto la sua mamma tutta per lei.
Sempre se la mamma la voleva,almeno a casa.
Finito il teatro,la piccola si addormentò in braccio alla donna.
Se ne andarono e arrivati a casa,prima si misero il pigiama l'uomo e la donna e poi la donna lo mise al suo angioletto che dopo infilò sotto le coperte insieme a lei.
La piccola appena sentì stringersi sul petto della donna si allontanò mettendosi di spalle.
'Emily ma che fai?' Chiese la donna a vice bassa poggiando la mano sopra la spalla.
'Preferisco dormire così.'
La donna si avvicinò a lei e le mise il braccio nel fianco.
'Piccola che hai?' Le sussurò all'orecchio.
'Niente.'
'Sei arrabbiata con me?'
La bambina non seppe cosa rispondere.
Non sapeva se era arrabbiata con lei o no. Sapeva solo che la mamma non la voleva.
La madre strinse la piccola a se sentendo l'odore dei suoi capelli.
'Sei arrabbiata per come ti ho risposto al teatro?'
'Un pò.'
'Scusami.'
'Tu pensi che uno scusami può bastare?'
La donna si sorprese a quella domanda,infondo non aveva fatto niente di male.. Bhe aveva sbagliato a non parlarle un pò più dolce..
'Piccola scusami,non dovevo parlarti in questo modo è che ero concentrata a guardarmi lo spettacolo..'
'Che pensare a me..' Concluse la piccola nella sua mente.
La piccola si girò e guardò la mamma che la guardava con estrema dolcezza.
Perché la guardava così se non la vuole?
'Eri concentrata a guardare lo spettacolo?'
'Si scusami,ma lo sai quanto ci tengo a te.'
'E se io ti dico che io non so quanto tieni a me?'
'Cosa?'
'Tu al teatro non mi volevi e sapevo benissimo che per te ero solo un peso,potevi anche avvertirmi di questa cosa prima di andarci..'
Non la voleva? Un peso? Ma avvertirla di cosa?
'Emily ma di che parli? Tu non sei stata assolutamente un peso,non lo sei mai stata.'
'Si invece. Tu non mi vuoi bene.'
'Chi diavolo ti ha messo questa cosa in testa?!'
'Io.'
'Tu? Tu sai quanto tengo a te,quanto tu sia importante! Come fai a dire che non ti voglio bene?'
'Mi tratti come un peso.'
'Solo per questa volta?'
'Non è vero!'
'Non ti ho mai trattato come un peso!'
'Tu rimani della tua idea e io rimango della mia!'
La piccola chiuse la conversazione girandosi di spalle e poco dopo scendere dal letto ma la donna la fermò.
'Stai qua!'
'Non voglio stare con te!'
'Io si,stai qua!'
'Ora vuoi stare con me? Dopo che te ne sei fregata per tutta la serata!'
'Non è assolutamente vero Emily!'
'Lasciami.'
'Mettiti qua!'
'No!'
La donna scese e la prese in braccio e si mise subito a letto.
'Lasciami!'
'Mai.'
'Va bene,tanto la mia idea non cambia!' Si girò il viso dall'altra parte.
'Perdonami.'
'No.'
'Me lo regali un bacino?'
'Scordatelo.'
'Uno piccolo piccolo.'
'Te lo fai dare da tutti quei comici.'
'Sei diventata pure gelosa?'
'No.'
'Sicura principessa?' Sorrise furbetta la donna.
'Sicurissimo.'
'Sei bella quando sei arrabbiata.'
'Non mi importa!' La guardò arrabbiata.
'Ti amo.' Disse la donna.
'Smettila.'
'Non mi perdoni neanche se ti compro un barattolo grande di Nutella?'
'No.'
'Dai piccola scusa. Rimarrai per sempre arrabbiata con me?'
'Si!'
'Ma come si? E io a chi faccio ingelosire poi?'
'Stupida io non sono gelosa!'
'Amore loro sono solamente delle persone che non rivedrò più ma tu sei mia figlia,sei l'amore della mia vita,sei la persona più importante di tutto il mondo,ovviamente dopo c'è papà. Tu sei il mio cuore non potrei vivere senza di te.'
'Le parole non valgono nulla se i fatti dimostrano il contrario.'
'Bhe permetti che io preferisco guardarmi i comici che pensa ai tuoi capricci?'
'Si certo te lo permetto,allora dato che i miei sono capricci vai da loro invece di stare con me!'
'Non posso,non ci riesco.' Sorrise la donna.
'Come faccio a starti lontana?'
'Ci sei riuscita per tutta la serata.'
'Per tutta la serata tu eri con me o accanto a me.'
La piccola non aveva nulla più da dire.
La donna sorrise guardando quello sguardo tenero e quelle labbra corrucciate.
Le diede un bacio in fronte,un'altro sulla guancia,e sull'altra poi si mise davanti a lei.
'Facciamo pace?'
'Devo per forza?'
'Solo se mi ami.'
'Tu mi ami?'
'Immensamente.'
'Vero o per finta?'
'Ma come faccio ad amarti per finta scema!!'
L'abbracciò forte e la piccola ricambiò.
'Tu sei la mia Mamma.' Disse con voce tenera.
'E tu sei tutta la mia vita.' Affermò la donna sciogliendosi.