Eccomi di nuovo qui a cercare una risposta tra questi flussi incessanti, di coscienza eterna che mi lasciano a dir poco estasiato, di quanta essenza sia contenuta nel nulla.
Sento che se non lascio andare queste redini mi imbizzarrisco, perdo tutto forse anche quella fiamma che, da poco s'è accesa e mi guida tra le vie del mio giorno più oscuro, ancora sono lontano da quel monte dove i cristalli liquidi bagnano le sue pendici e fanno l'amore con il terreno legandosi ad esso, lo rendono luminoso, liscio e apparentemente un luogo fuori da qui.
Lasciatemi pensare che quel giorno invece sia un po' piu vicino di quanto possa solo immaginare, forse è proprio così, è qui, lo percepisco, da qualche parte nelle mie terre, quelle che io, ancora non conoscitore del mio posto, chiamo membra, ma, nonostante questo, so che non lo sono davvero, le mie mebra intendo.
Io non sono solo corpo, forse in qualche altra realtà sono io quei cristalli liquidi che colando su di me, scaldo, riprogrammo e lascio che modifichino la mia chimica, diventando un po' più luminoso, dentro, più vero e meno mortale.
È gia, è proprio di questo che volevo raccontare della mortalità, se non sbaglio il modo in cui mi sono sintonizzato e ascolto con attenzione, lo so che non sono mortale, semplicemente, perché io sono aldilà della vita e della morte, forse io stesso sono il risultato della vita e della morte, un condensato di passato presente e futuro, che eterno vive e viaggia nel tempo e nello spazio...
Di cosa sto parlando?
A cosa alludo?
A cosa punto?
O forse per meglio dire...
Cosa sento di essere?
ecco, ora è più vero, ora rispecchia questo sentimento vero.
Sto parlando e scrivendo d'amore, quell'amore che permea il tessuto del tutto, che tesse i nostri giorni, le noste parole e crea tutto quello che sappiamo, vediamo, crediamo, tocchiamo, mangiamo, sentiamo, percepiamo, vogliamo, desideriamo, odiamo... potrei star qui ad elencare ogni verbo, che in qualche modo rispecchia sempre, nel suo lato più profondo e interiore la parola amore.
Ormai è incisa nel mio cuore e spesso realizzata dalla mia mente, ma non quella che ragiona da sola senza la mia coscienza, una mente più grande forse nemmeno una mente, ma una sorta di coscienza e mente insieme, ancora non so come chiamarla, però, solo scrivendo d'essa ho tutto più chiaro e posso confessare e urlare al niente, che l'amore è l'origine del verbo e che ogni altro che conosciamo, è dell'amore solo una piccola sfumatura...
Qualcuno potrebbe credermi pazzo, eretico, senza ragione, che dovrei stare con i piedi per terra... ma giammai potrei tradire, quella voce nel mio cuore, della quale ormai ne sono invaghito e la seguo come, come... ehm, come la seguo? Questo ancora non lo so, però di lei mi fido, è l'unica che è sincera tra questi volti bugiardi, che tra una parola e l'altra professano solo illusioni ed emozioni pesanti, non lo hanno mai immaginato un mondo migliore, diverso, fatto di auelle persone che tanto odiano, giudicano e di cui hanno così tanta, PAURA.
Lasciano la loro vita in preda al giudizio, si addormentano tra i loro averi materiali, vivendo in una serena logorante finta realtà.
E ancora e ancora il mio cuore pulsa pazzia, eretico e fuori da qui, mi richiama a seguirlo ancora in quegli orizzonti fantastici, dove un piccolo umile ragazzo, che sono sempre stato, può finalmente realizzare le sue immaginazioni, con le mani nude, sincere, ancora vere, può creare la realtà che ha sempre sognato e quei luoghi appartengono solo a lui, pur sapendo che sono solo nel suo piccolo cosmo interiore, li può toccare con gli occhi e sentire con il proprio corpo, forse non sono poi così finti e lontani, bisogna solo farli esistere, ma ci vuole grande credo in se stessi, nelle proprie capacità, di uomini, quali siamo che possiamo permetterci, solo quando lo vogliamo con buona parte del nostro essere terreno, portarli qui, che con velocità inimmaginabile si espandono e irrompono, in quei cuori malati di paura, portando luce, speranza e amore. Alla fine è sempre li che si ritorna, nell'amore e la cosa che mi stupisce... è che non ci si annoia mai, perché scopri sempre una nuova sfumature di esso, questo mi fa capire quanto sia vero e ovunque presente.
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Anima viandante
EspiritualUn ricordo cos'è? Qualcosa che è stato vissuto e che è impresso nella nostra mente o qualcosa che è ancora da vivere? Questa storia parla di un'anima che discendendo in terra ha perso ricordo di sé. Solo attraverso un lungo viaggio permeato di miste...