Capitolo diciotto❤

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Mi guardarono ascoltando attentamente le spiegazioni che erano uscite dalle mie labbra senza che io avessi avuto la volontà o la possibilità di fermarle.

Quando fini feci un respiro profondo perché avevo parlato dicendo loro ogni cosa tutta d'un fiato, troppo velocemente perché potessi rallentare il ritmo che la mia voce aveva formulato.

È come se il mio cuore si volesse liberare di quel grande peso che sembrava fermargli ipoteticamente l'afflusso di ossigeno.

Senza che me ne accorgessi le mie gambe mi guidarono a passo lento verso il divano dove, una volta arrivata a destinazione, mi sedetti appoggiando metà del mio corpo allo schienale e chiudendo gli occhi.

"Stai bene?" Mi chiede Claire allarmata correndo nella mia direzione.

"Sisi..sono solo un po' stanca. Tutto qui." Le rispondo dopo aver mosso soltanto le labbra.

"Non ti preoccupare per quello che è successo..lo chiedevo per il tuo bene semplicemente.." Mi dice Ben con un sospiro.

Proprio non ce la faceva più a vedermi in quello stato pietoso. Non potevo guardarlo in questo momento, ma ero assolutamente sicura che fosse così.

"Ragazzi mi dispiace per prima..non volevo essere scortese, solo che è la mia migliore amica e cercherò sempre di proteggerla." Era stata Claire a parlare probabilmente si era girata per incontrare i loro sguardi.

"Non fa niente tranquilla..te l'ho detto..Ben è mio amico e non merita di essere trattato così" le spiega Fede tranquillamente.

"Non ti preoccupare." Dice Ben. Anche se non sembrava del tutto convinto.

Una volta che mi sono ripresa, decido di provare ad alleggerire il silenzio che si era formato nella stanza.

Apro gli occhi per guardarlo uno per volta assicurandomi che stessero bene, ma solo ora mi accorgo di essere rimasta completamente da sola.

Prendo il mio cellulare e mi accorgo di avere diverse chiamate perse dall'agente che si doveva occupare della pubblicazione del mio libro.

La richiamo del tutto allarmata.

"Pronto?" Risponde la voce della dall'altro capo del telefono.

"Pronto signorina Jonsy..sono io" le rispondo titubante.

"È da giorni che provo a chiamarla..potrei sapere cosa le é successo ?" Mi chiede tranquillamente.

"Io..ho avuto dei problemi di salute che mi hanno fatta rimanere a letto per qualche giorno. Mi dispiace." Le dico in colpa.

Infondo si stavano occupando dell'uscita del mio primo libro,ma non era mia la colpa se ero dovuta rimanere a letto per diversi giorni.

"Ah..ora che ci penso mi hanno raccontato del suo gesto eroico" dice come se fosse soprappensiero.

"Il..il mio..gesto eroico?" Chiedo titubante. Possibile che sapesse che avevo salvato la nipotina di Fede?

"Si,certo. Ormai in tanti sanno che ha salvato quella bambina dall'auto che stava per investirla" mi dice gentile.

"Oh" è l'unica cosa che riesco a dire.

"Facciamo così..le dò fino a domenica per riprendersi, poi lunedì l'aspetto qui, d'accordo?" Mi chiede comprensiva.

"La ringrazio" le rispondo grata.

"Le mando l'indirizzo e l'orario per messaggio. E ci vediamo lunedì. Buona guarigione" mi comunica gentile.

"Grazie mille. A presto." Le rispondo prima di sentire il bip che ritiene la telefona conclusa.

Ripongo il mio cellulare in tasta e mi alzo dal divano.

//Tutti i miei problemi// Benjamin mascolo//❤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora