Cap. 39

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Sembrava che la nostra storia fosse ricominciata, io ed Alex vivevamo in una complicità indescrivibile, eravamo d'accordo quasi su tutto e non litigavamo quasi mai. Avevamo riacquistato il nostro equlibrio, il nostro amore, i nostri momenti magnifici, comprese le nostre uscite. Adesso riuscivo a capire cosa significava stare bene con la persona che ami, metterla al primo posto e trascorrere momenti inimitabili. Notavo, con dispiacere, che Alex non aveva così tanta fiducia in me, ma ciò la presi come una sfida: prima o poi avrei dimostrato che si poteva fidare di me, che la mia scelta era stata quella giusta e che io, senza di lui, non riuscivo ad essere felice. A poco a poco ripresi a conoscere quel ragazzino che avevo incontrato nel 2005 e ciò che era diventato nel 2013 e capii che più trascorrevano gli anni e più il suo amore, per me, era illimitato.

Non andavo più in città, per l'università, non solo perché non ne avevo voglia, ma anche perché non sarebbe stato giusto per Alex, nel caso avessi riincontrato Gabry.

Molte delle nostre sere si svolgevano a casa sua, in campagna, come eravamo soliti fare anche in passato. Per paura che mi annoiassi, Alex faceva di tutto per animare le serate: una volta portò la tv da casa per farmi assistere allo spettacolo in diretta del mio cantante preferito ovvero Luciano Ligabue. Quella sera faceva davvero freddo e per riscaldarci ci avvolgemmo in una enorme coperta, io stavo seduta sulle sue gambe e lui mi riscaldava da dietro, baciandomi ogni attimo. Era una sera romantica con lui e davvero perfetta, non mi mancava niente e mi sentivo felice.

Altre volte invece, uscivamo, mi portava in posti magnifici, suscitando in me sempre emozioni nuove.

<< Ti va di andare a mare? >>

<< A me va sempre di andare a mare! >> Risposi, abbracciandolo. Poi riflettei. << Aspetta, al mare dove? Non in città spero... >> Aggiunsi, ritraendomi.

<< E dove se no? >> Disse.

<< No, Ale, evitiamo quei posti... Non vorrei che... >>

<< ...Incontriamo il tuo ex? E allora? Si deve azzardare solo a guardarti! >> Mi anticipò, prima che concludessi la mia frase. Alex non conosceva Gabry, per quanto lui potesse essere malandrino e furbo, Gabry non aveva paura di nulla ed era un tizio molto focoso, a lui bastava poco, o meglio, pochissimo, per finire le discussioni a mani e l'idea che potesse toccare Alex mi faceva spaventare, per me lui era intoccabile.

Dopo una serie di proibizioni mi convinsi a seguirlo in un posto vicino alla città.

<< Mi spieghi dove mi stai portando? Sei sempre così misterioso... >> Chiedi, curiosa.

<< A te le sorprese piacciono! >> Ribattè. E aveva ragione, amavo le sorprese e amavo quando era lui a farmele.

<< Va bene, attendo... >> Dopo una ventina di minuti capii il luogo: Alex mi aveva portata dove io e Gabry c'eravamo dati il primo bacio. Rimasi un po' sulle mie arrivati lì, la cosa che mi sorprese fu il fatto che non ebbi nessun effetto.

<< Sai che sono venuta parecchie volte quì? Ti pensavo... Puntualmente c'era sempre la luna piena. >> Avvisai Alex, che nel frattempo scendeva dalla macchina, diriggendosi verso di me.

<< Non è quì precisamente che voglio farti fermare...Devo solo ricordare il lato in cui si entra...>> Disse, scrutando il luogo.

<< Di che parli? >>

<< Ora vedrai, seguimi! >> Mi ordinò, prendendomi la mano e iniziando a camminare a passo svelto. Passeggiammo sul lungo mare, ma in maniera così veloce che non ebbi il tempo di godermi il panorama.

<< Ce la fai a saltare con le zeppe? >> Chiese, fermandosi di botto davanti ad una ringhiera.

<< Certo, ti pare! Ma dove mi stai portando? >> Alex oltrepassò la ringhiera con un salto deciso e poi mi prese in braccio, portandomi dal suo lato. Ossevai un po' il posto, era buio, sentivo il mare vicino a me, come se quasi potessi toccarlo. Svoltammo l'angolo e vidi lo spettacolo dall'alto: il mare illuminato dalle luci della città, le onde che si scagliavano contro le rocce, un profumo di salsedine così intenso da farmi sognare. Nelle città senza mare... chissà a chi si rivolge la gente per ritrovare il proprio equilibrio... forse alla luna.

<< Alex...è stupendo! >> Rimasi sbalordita, erano pochi i posti che mi lasciavano senza fiato e ogni volta era lui a farmeli scoprire, a lasciarmi senza parole.

<< Ti piace? >> Chiese, abbracciandomi da dietro e baciandomi il collo. << Ci sono venuto una volta quì... Con...Alcuni amici. >> A quell'esitazione capii che non era andato lì proprio con i suoi amici.

<< Non eri con i tuoi amici, vero? >> Chiesi. << Eri con quella ragazza con cui ti frequentavi prima di tornare con me? >> Alex sorrise, senza rispondermi per paura di sciupare quel momento fiabesco.

<< Tanto so che anche se eri con lei pensavi a me... >> Aggiunsi presuntuosamente, non ricevendo nessuna risposta. A quel punto mi strinse più forte a sè: mi guardò negli occhi...

<< Non potevo fare altrimenti... >> Disse dolcemente.

Sembravamo fatti per essere incastrati, come se nulla, prima di noi, avesse mai davvero combaciato. Lo baciavo e anche se i miei capelli a causa del vento infastidivano i nostri baci, era bello baciarlo, i suoi occhi erano i migliori, mi guardava da vicino, fisso, provocandomi dei brividi indescrivibili... Erano quelli i brividi dell'amore.

Come si faceva a tornare a casa e non avere il cuore all'impazzita per questi momenti che trascorrevo con Alex? Eravamo solo in prova, ma la nostra storia andava a gonfie vele, sembrava che tra noi non fosse mai cambiato nulla e che tutto il nostro passato era finito davvero alle spalle. Sapevo che prima o poi avrei dovuto affrontare i miei, ma la cosa, ormai, mi metteva meno timore. Dovevano accettare le mie scelte ed io avevo scelto Alex!

Tutti quei giorni senza di lui erano stati solo giorni sprecati, erano sprecate tutte quelle notti vuote, erano sprecate tutte quelle mattine e tutti quei panorami primaverili senza di lui. Lui sapeva di tutte le cose buone che ci sono al mondo.

"Dopo tutti questi anni,io non smetto di guardarti, qualche volta ancora a bocca aperta, non finisco di capire, non finisci di stupire, come se non dovesse mai finire. Dopo tanti anni un giorno, quando il mare sempre calmo, vieni fuori ancora tu...Con quel nome da straniera, da chi è sempre stata sola, ma da un po' non deve più perché tu sei lei, tu sei lei, tra così tanta gente, tu sei lei, tu sei lei e lo sei stata sempre... Io quegli occhi li conosco e li ho visti spesso nudi, ma non si vedeva mai una fine, il tuo cuore accellerato, le pupille dilatate, ma non mi restituisci il cuore... Se l'universo intero ci ha fatto riincontrare qualcosa di sicuro vorrà dire...E lasci in giro il tuo profumo, come a dirmi "io ci sono", come dirmi "sarò sempre qua..."
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Vi faccio godere un po' di momenti magici tra Alex e la protagonista, se li meritano xD

Ma... vi conosco cari lettori! So pure che state pensando"Tutto fin troppo liscio, accadrà ancora qualcosa" :D ahahahahaha

Paura di amareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora