L'ultima cosa che sento in quella casa sono le invocazioni del ragazzo per cui provo un forte sentimento. L'ho capito solo quando ha cercato di proteggermi, lo ha sempre fatto a modo suo, ora sono io che sto proteggendo lui, anche se l'ho fatto pestare per bene da questo mostro prima di capire che dovevo cedere.
Con le mani legate dalla plastica esco dalla casa, vedo le macchine della polizia appostate fuori ma in un raptus caccio fuori il coltellino e girandomi -sentendo le urla di un poliziotto che mi dicono di non farlo- di scatto accoltello lo stronzo alla ceca, un solo colpo che lo fa gemere di dolore e io cado all'indietro.
I poliziotti irrompono sulla scena, uno mi prende dalle spalle e mi fa allontanare mentre il coltellino mi cade dalle mani, altri due ammanettano Auberon e solo uno entra in casa, in quell'esatto momento arriva l'ambulanza e improvvisamente riacquisto la voce "aiutate il mio ragazzo e mio fratello vi prego!" Urlo e le lacrime tornano a scendere.
Il poliziotto cerca di tranquillizzarmi mentre mi fa sedere sull'ambulanza dove un infermiere gentilissimo che si presenta come Carl si prende cura di me. Lo sguardo si sofferma sulla casa da dove sta uscendo il mio gemello che è stretto da due infermieri e si avvicina a dove sono io, purtroppo l'attenzione guizza alla barella che esce subito dopo e di corsa con sopra quello che avevo definito 'il mio ragazzo', mi si stringe il cuore."Se la caverà ne sono sicuro" mi rassicura Dylan vedendo la mia espressione mentre i paramedici ci chiedono di spostarci per far salire la barella e poi ci caricano entrambi in direzione dell'ospedale.
In quel posto asettico ci chiedono i nostri nomi e cognomi, per poter avvertire i genitori ma quando è il turno di Dylan non avere nessuna figura di riferimento mi rattrista ma a lui non fa differenza.
Come a leggermi nel pensiero mi dice "sei tu la mia famiglia sorellina" e mi stringe la mano. Sorrido e gliela stringo anche io.I medici ci separano per gli ultimi controlli, io vengo mandata nella stanza dove sono i miei fratelli adottivi e li ci sono anche i miei genitori che appena mi vedono corrono ad abbracciarmi, probabilmente sanno già di tutta la storia.
"Figlia mia per fortuna stai bene" dice mio padre tenendomi stretta a se senza lasciar spazio alla moglie. Rimango distaccata. "Come stanno loro?" Chiedo riferendomi a Liam e Niall.
"Dormono, sono solo un po' malconci, tra un paio di giorni torneranno a darti fastidio, sopratutto Niall" cerca di scherzare per farmi sorridere mia madre, ci riesce e una piccola curva all'insù si dipinge sul mio viso.
"Tesoro, vuoi che ti riporti a casa così puoi lavarti?" Chiede l'uomo e io annuisco debolmente."Chiamo tuo padre se so qualcosa degli altri due ragazzi" dice la donna guardandomi. Annuisco una seconda volta e mi avvicino ai miei fratelli per stampare sulle loro guance un bacio e poi uscire.
Il viaggio in macchina è stato silenzioso, nemmeno la musica c'era a riempire il vuoto, la mia mente è ancora nella casa del ragazzo che amo. Per un breve istante si presenta davanti ai miei occhi la figura di Auberon che tira dei colpi in direzione di Louis e che lo fa cadere a terra incosciente e sanguinante, la scaccio subito per evitare di piangere.
Arrivati a casa vado spedita in camera mia e mio padre mi urla che avrebbe preparato qualche panino da mangiare in macchina per me e altri per i miei fratelli, compreso Dylan.
Butto a terra i vestiti che indossavo e prendo dall'armadio i primi indumenti che mi capitavano sotto mano, intimo e bagno.
Indosso un leggins, una maglia di Niall e una felpa con la zip di Liam, ai piedi delle semplici converse e sono pronta per tornare al piano inferiore con i capelli umidi.Mio padre mi porge sorridendo in modo rassicurante i panini con una mano mentre con l'altra regge un sacchetto.
Tornati all'ospedale ho divorato il pasto. Vado dall'infermiera seduta dietro il computer e gli chiedo del mio gemello.
"Nella stanza dei fratelli Smith" risponde. La ringrazio sforzandomi di accennare un sorriso per essere educata e con grandi falcate mi dirigo nella stanza. Fuori da essa si odono schiamazzi e risate e per un momento esito ad entrare per non interrompere quegli attimi gioiosi, ma entro lo stesso e tutti mi accolgono sorridendo.
Non appena finisco di distribuire i panini chiedo di Louis e tutti si rabbuiano.
"Che succede?" Chiedo preoccupata.
"Vedi Maddy..." inizia Niall.
"È in coma" finisce Liam.
"Delicatissimo..." lo rimprovera Dylan.Sbianco. Perché proprio lui?
Mi alzo di scatto ed esco dalla stanza per cercare quella data a Louis, chiedo alle prime persone che mi capitano a tiro e riesco a trovarlo.
Con gli occhi chiusi e un apparecchio che lo aiuta a respirare, le lacrime vincono la lotta contro la mia volontà di non piangere ed escono fuori senza controllo. È tutta colpa mia se è ridotto in questo modo, è colpa mia se Auberon lo ha quasi ammazzato, sono l'unica responsabile."Mi dispiace...ti prego svegliati..." gli sussurro mentre gli accarezzo il viso con una mano e con l'altra stringo la sua. "Giuro che non mi muovo di qui finché non ti svegli, devo assicurarmi che tu stia bene" continuo a sussurrargli.
Heyyy
È da troppo tempo che non scrivo questa storia ma dopo quattro anni sta per concludersi questa avventura, spero che apprezziate il mio lavoro anche se discontinuo.
Sul mio profilo trovate anche quattro capitoli di una mia nuova storia, spero vi possa piacere, vi lascio la copertina.Baciii❤️
STAI LEGGENDO
Sex Lessons ~Louis Tomlinson~
RomanceMadison ragazza adottata dalla famiglia Smith sarà la sorella di due ragazzi, due di quelli più fighi nella scuola ma la sua passione per lo studio la farà essere la sfigata. Incontrerà un amico dei fratelli Louis Tomlinson la quale è attratto da le...