I pirati Heart

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Dopo una lunga e rigenerante dormita Cristal si risvegliò con un sorriso sulle labbra pensando che avrebbe conosciuto la famosa ciurma dei pirati Heart. Non vedeva l'ora.
Scese dal letto convinta di se stessa e per poco non cadde come il giorno prima. Faceva ancora fatica a tenersi in equilibrio.
Cavolo... Devo stare più attenta.

Si avvicinó cauta ai suoi stivaletti blu e se li mise. Si tiró su con la schiena e dovette reggersi allo strumento della flebo lì vicino, che le avevano staccato dal braccio il giorno prima, per non finire con il fondoschiena per terra.

Uscì dall'infermeria e attraversò il lungo corridoio del sottomarino. Sapeva di pulito, evidentemente avevano appena dato una passata al pavimento.
Ogni tanto doveva fermarsi perché le faceva ancora male la testa, ma si fece forza e cercò la stanza dove si erano sicuramente riuniti i pirati, visto che in giro non c'era nessuno.
A un certo punto vide una luce provenire da sotto una porta seguita da strepitii e grida.
Bingo!!

Entrò nella stanza e la ciurma, appena si accorse di lei, si zittì. Non volava una mosca, erano tutti evidentemente impegnati a squadrare la nuova arrivata, che li osservava a sua volta con uno sguardo divertito.

Decise di rompere il silenzio.
-Ciao!! Voi siete i pirati Heart, giusto? Piacere, io sono Cristal.

Nessuno seppe come rispondere fino a che due ragazzi si alzarono dal tavolo, diretti verso di lei. Avevano, come tutti gli altri, una divisa uguale a quella di Bepo, ma color beige.

Il primo ragazzo, con uno strano cappello la cui visiera gli copriva metá del volto, le baciò il dorso della mano e le donò un sorriso languido.
-Penguin! Piacere mio, signorina.

Il secondo era vestito allo stesso modo, ma il suo cappello era verde acqua con la visiera rosa.
-Io sono Orca! Benvenuta nei pirati Heart, Cristal. Il capitano ci ha detto tutto. Sono certo di parlare a nome di ognuno di noi dicendo che siamo orgogliosi di avere la figlia di Barbabianca nella nostra ciurma. Giusto, ragazzi?- chiese infine rivolgendosi agli altri.

Si alzó un grido di approvazione da parte di tutti.

Lei sorrise sincera.

-Cristal!! Sarai affamata. Unisciti a noi, stavamo proprio facendo colazione- le disse un orso polare, ben conosciuto, seduto al tavolo.

-Oh, be', in effetti sono due settimane che non metto qualcosa sotto i denti.

La ciurma rise.

-Hai ragione. La flebo é utile, ma non é la stessa cosa- replicò Penguin, che la invitò a sedersi.

Lei accettò di buon grado e si mise vicino a Bepo, iniziando a mangiare di gusto mentre gli altri riprendevano a fare baccano. Poi, però, iniziò a guardarsi intorno preoccupata.

-Cosa c'é Cristal-chan?- le chiese l'orso.

-Dov'é il capitano?

-Ecco, vedi... Lui non mangia molto, per non parlare del fatto che non dorme mai. Passa sempre il tempo rinchiuso nella sua cabina a studiare- rispose l'altro.

-A studiare?- ripeté Cristal.

-Sì. É un dottore dopotutto. Resta ore sui libri di medicina.

La ragazza osservò Bepo meravigliata.
-Deve proprio amare il suo lavoro.

L'altro abbassò lo sguardo cambiando improvvisamente espressione.
-Sì... Sì, é vero.

Cristal se ne accorse e cercò di cambiare argomento.
-E... Dimmi, dove sono le altre donne dell'equipaggio?

Bepo a quella domanda si strozzò con un pezzo troppo grosso della brioche che aveva in mano.

-Oh mio Dio!! Sta attento!!

The Surgeon Of DeathDove le storie prendono vita. Scoprilo ora