La luna riempiva il cielo di una luce brillante mentre il giovane conte si svegliava in seguito all'ennesimo incubo.
Ancora ansimava per il terrore appena provato e sentiva gli occhi gonfiarsi per colpa delle lacrime che cercava in tutti i modi di trattenere.
Non voleva e non poteva piangere.
Non voleva e non poteva sembrare debole davanti a nessuno, compreso se stesso.La sua vita era un pozzo senza fondo, oscuro e macabro, dove l'unica luce che brillava era la sua vendetta che da anni voleva ottenere.
Quella vendetta era l'unica luce che gli illuminava il cammino; come una ragione di vita che lo spingeva a farsi coraggio e forza per non piangere, ma era anche ciò che lo stava conducendo sempre più nell'oscurità dell'inferno che sentiva crescere sempre di più nel suo cuore, e che non voleva fermare in alcun modo, perché quel dolore e quella pena infernale almeno gli permettevano di provare qualcosa.Si guardò attorno ma lui non c'era.
Ogni notte l'oscurità avvolgeva e faceva di Ciel il suo schiavo. Ogni notte lui si svegliava, ed ogni notte il suo maggiordomo nero corvino era lì accanto a lui, a vegliare sui suoi sogni e a proteggerlo dagli incubi.
Ogni notte Sebastian accorreva nella stanza del ragazzo, seguendo il richiamo delle sue urla di dolore e di paura.
Quel diavolo di maggiordomo proteggeva dai demoni il suo padroncino, e l'ironia di ciò era a dir poco scontata.
Sebastian Michaelis: un demone angelico che conduceva Ciel sempre più verso i meandri dell'inferno, ma che ogni notte lo proteggeva da esso.E allora perché quella notte di luna piena lui non era lì? Perché quella notte non era venuto a proteggerlo dagli incubi?
Ciel conosceva la natura di Sebastian, e non desiderava compassione da parte sua, ma durante quelle notti aveva bisogno di qualcuno che lo sorvegliasse e che lo proteggesse da se stesso, più che dagli altri, e quel demone era l'unica pedina su cui poteva contare in questi casi, anche se soltanto perché gli preparasse qualcosa di caldo da bere o perché non lo facesse sentire solo.
Ma Ciel era solo.
Si sentiva solo nonostante avesse vicino a lui chi gli voleva bene.
Era solo da quella notte ormai lontana, quando il fuoco aveva avvolto ogni cosa eccetto lui, perché la solitudine era il suo passato, il suo presente, il suo futuro, il suo destino."Non dovrei essere qui". fu questo il pensiero che lo spinse ad agire.
In quella notte luminosa Ciel prese la pistola da sotto il suo cuscino, senza neanche pensare a ciò che stava per fare.
Ciel Phantomhive, 12 anni, sarebbe morto lì, in quel momento, da solo com'era sempre stato.
Da solo come un re, da solo come un cane.Guardò la pistola, come incantato, e se la portò alla tempia.
Non gli sarebbe dispiaciuto lasciare quel mondo dove ormai l'unica luce che gli era rimasta era quella dell'oscurità e della vendetta.
Quello era l'unico modo per salvarsi. Dopotutto era la cosa più giusta da fare.Aspettò qualche secondo, guardò la luna un'ultima vola, chiuse gli occhi e premette il grilletto.
Il rumore del colpo d'arma da fuoco riempì la villa, ma il dolore della morte non colpì il giovane Phantomhive.
Aprì gli occhi. Davanti a se, a pochi centimetri da lui, Sebastian lo guardava con occhi severi.
La mano guantata sfiorava la testa del ragazzo, che riusciva a sentire la fredda sensazione della pallottola che aveva sfiorato la sua tempia e che il demone aveva fermato appena in tempo.
<<Bocchan...>> disse il servitore con voce profonda, e subito dopo sorrise. Sorrise in modo calmo e dolce, in modo molto, troppo simile al padre del ragazzo che invece stava ricambiando lo sguardo con occhi pieni di nostalgia, di timore, e delle lacrime che a stento riusciva a trattenere.<<...non dovreste essere sveglio a quest'ora>> disse il maggiordomo come se niente fosse successo <<desiderate del latte caldo?>>
A sentire il tono dolce della voce del maggiordomo un lampo di luce colpì il cuore del conte. Un lampo che gli fece tornare alla memoria tutti quei piccoli momenti che aveva passato con coloro che lo amavano.
Pensò a suo padre, a sua madre, ad Elizabeth, a sua zia, al suo fidato Tanaka, a Sebastian, e a tutte quelle persone grazie alla quale era sopravvissuto, dopo tutto.A quel punto non riuscì più a trattenersi:
Una lacrima solitaria scivolò lungo la guancia di quel ragazzino cresciuto troppo in fretta, brillando come un piccolo diamante brilla alla luce del sole e segnando come uno squarcio di dolore il suo volto troppo giovanile per appartenere a qualcuno come lui.Sebastian, vedendola, la asciugò con una grazia ed una delicatezza che riempirono di forza il cuore e gli occhi del più giovane.
Il conte ripose la pistola sotto il cuscino, sicuro che non avrebbe mai più perso in quel modo il controllo, ne commesso quell'errore che avrebbe ferito i suoi cari, ma che, soprattutto, avrebbe tradito il suo demone.
Non avrebbe rotto il patto.
Non lui.
Non avrebbe reso vana l'attesa di Sebastian che da così tanto tempo bramava la sua anima più di qualsiasi altra cosa.<<...col miele>> aggiunse Sebastian alla sua proposta del latte caldo.
Il più piccolo rispose di no, usando quella durezza e quel tono colmo di dolore e di forza che avrebbe reso quell'anima la più gustosa che il demone avrebbe mai assaggiato.<<ma resta qui finché non mi addormento>> ordinò con quella compostezza che nascondeva, come sempre, una dolce supplica; la preghiera di un bambino che aveva solo bisogno d'affetto.
Il demone si alzò in piedi, composto come una macabra statua che, però, non faceva altro che dare un senso di sollievo e tranquillità al giovane Phantomhive.
<<è un ordine, Sebastian- aggiunse puntando i suoi occhi di zaffiro in quelli color cremisi dell'angelico demone -non lasciarmi più solo>>.
Sul volto del maggiordomo comparve un furbo sorriso, un sorriso consapevole del dolore che l'anima del ragazzo stava sopportando, una pena grazie alla quale, alla fine di quel sadico gioco, avrebbe gradito il migliore dei pasti.
<<Yes, my lord>>.
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Tearless- Black Butler [One Shot]
Short StoryQuesta breve storia nasce da una foto che ho visto un po' di tempo fa e che mi ha fatto deprimere... perciò ho deciso di far deprimere anche voi, care e cari fan di kuroshitsuji😉😘