Kagekao, un ragazzo giapponese, si trasferì nella grande città di New York.
Entrò in casa e subito un senso di soggezione lo invase; provò a non farci caso e sistemò le sue cose. Svuotando gli scatoloni trovò una sua foto di famiglia: lui, la madre ed il padre. Solo che la foto era stata rovinata, con un pennarello. Il viso della madre e del padre erano cancellati con un pennarello nero indelebile; mentre il viso del figlio, Kagekao, era cerchiato con un pennarello rosso, anch'esso indelebile.
Kagekao corrugò la fronte, confuso ed un po' terrorizzato: sembrava la lista di un maniaco.
Mise la foto da parte e svuotò gli ultimi scatoloni.
Ora che ci faceva caso la casa era piuttosto inquietante: aveva dei quadri su cui prevaleva il rosso, con una scritta a caratteri cubitali: "ZALGO". Dietro di essa c'erano miriadi di numeri, messi apparentemente a caso. Kagekao era inquietato dai quadri ma non solo da essi; alcuni vasi e porcellane avevano dei simboli, croci rovesciate e delle stelle in un cerchio, scritti in rosso.
Kagekao non ci pensò due volte e mise i quadri e le porcellane negli scatoloni usati per il trasloco.
In poco tempo era già sera, Kagekao andò nella sua futura camera da letto e notò che quella era l'unica camera "normale" della sua casa. Si mise a letto, con i vestiti, spense le luci ed in poco tempo si addormentò.xOx
Kagekao si svegliò nel cuore della notte; dei rumori provenienti dal piano di sopra lo avevano svegliato. Curioso come sempre, uscì da casa sua ed andò al piano di sopra: il tetto.
Aprì la porta cigolante e salì sul tetto: non c'era anima viva. Si guardò un po' attorno, ma nonappena si girò sussultò, cadendo a terra, terrorizzato.
Una demone era di fronte a lui, che rideva. Era un demone con le corna e sette bocche, sul suo corpo erano sparpagliati vari fuocherelli e proprio il corpo era di un nero pece, circondato da un'aura rosso sangue.
-Oh, ciao Kagekao, non volevo svegliarti.- disse il demone con un sorriso, inquietante.
-C-chi sei? Come sai i-il mio nome? E perchè s-sei qui?- chiese, impaurito, Kagekao con dei balbetti.
-Oh ma che maleducato che sono... io sono Zalgo, re degli inferi. So il tuo nome perchè ti conosco ma tu non conosci me. E sono qui per un motivo ben palese: voglio ma tua anima.- rispose Zalgo finendo con una risata.
Kagekao spalancò gli occhi.
-Ma non ho finito, ragazzo. Ti sei domandato molte cose sulle condizioni della tua casa ed io posso rispondere ad ogni tua domanda, eliminando tutti i tuoi dubbi.
Dovevo mettere il marchio sulla mia vittima, altrimenti qualcun'altro ti avrebbe ucciso; quindi ho messo il mio marchio sulla tua casa. Mmh... dimentico qualcosa? Oh sì, la foto. I tuoi genitori sono morti- Kagekao ebbe le lacrime agli occhi ed una si fece spazio sulla sua guancia.
-E tu sei la mia ultima vittima.- concluse il demone, avvicinandosi a lui. Kagekao si alzò, malandato ed urlò in faccia al demone:
-Puoi scordarti di avere la mia anima! Hai avuto quella d-dei miei genitori... ma non la mia!- Kagekao fece uscire la grinta e strinse i pugni.
-Oh, ma che caratterino... va bene, mi hai convinto, non ti uccido. Ma non ti lascio mica illeso- Zalgo ghignò.
-Dopotutto... non hai potuto vedere i tuoi genitori morire... non vedo perchè tu debba vedere il mondo.- Zalgo cancellò le pupille dagli occhi del ragazzi, che urlò agonizzato per il dolore.
-Poi... sembri una bestia!- Zalgo continuò con la sua maledizione e fece spuntare gli artigli alle mani ed ai piedi del ragazzo, agonizzato ed urlante per il dolore.
-Mmh... credo che ti basti, in fondo, non puoi più vedere.- il demone ghignò.
-Ma voglio farti un regalo, perchè mi sono piaciute le tue urla.- Zalgo fece comparire una maschera sul viso di Kagekao: la maschera era divisa in due, un lato bianco ed uno nero. Ma non era una semplice maschera; aveva il potere di ridare la vista al ragazzo, nonostante non avesse le pupille.
-Un'ultima cosa...- il ragazzo iniziò improvvisamente a ridere: il demone fece diventare bipolare il ragazzo.
-Ora sei perfetto! Addio schiavo.- il demone sparì.
Kagekao stava agonizzando da tra lacrime... e risate.xOx
Nome: Kagekao
Cognome: Urugami
Data di Nascita: 17 Maggio 1996
Luogo di Nascita: Giappone- Kanazawa.
Residente a: New York
Cittadinanza: americana
Stato civile: Libero
Professione Umano: Operaio di fabbrica.
Professione Semi-umano: KillerDescrizione Umano
Statura: 1.74 m
Corporatura: magro ma non troppo.
Capelli: lunghi e lisci-mossi fin sopra le orecchie di un color nero pece.
Occhi: occhi anch'essi neri e molto grandi in confronto alle persone con paese natío Giappone.Descrizione Semi-Umano
Statura: 1.84
Corporatura: abbastanza muscoloso e magro.
Capelli: lunghi e lisci-mossi fin sopra le orecchie di un color nero pece.
Occhi: completamente bianchi con nessuna traccia della pupilla e molto grandi.
Segni particolari: Ha delle mani che possiedono degli artigli.Gli piace: il vino, i muffin, il calcio, le persone sincere e le ragazze con la grinta.
Odia: Zalgo, gli idioti e sentir dire: "È finito il vino".
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Kagekao's Creepypasta
Horror**STORIA DI UN SOLO CAPITOLO** Allora ragazzi, dato che sulla wikia la creepypasta di Kagekao è semplicemente una fanfiction; ovvero non è la storia di come Kagekao sia diventato così. Quindi ho deciso di scriverla io, spero vi piaccia. Buona lettur...