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Ciò che segue è una descrizione interamente fantastica, presa spunto da opere già note, quindi ogni riferimento alla vita reale è considerato del tutto casuale.
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Immense distese di oro, statue e rappresentazioni enormemente inegualiabili.
- "Scloshh!" - Una cascata di monete luccicanti scivolo giú tra grandi montagne d'oro.
E fu in quel momento che il drago si risvegliò dal suo lungo sonno.
Era uno sputafiamme gigantesco, proveniva dalle calde montagne a ovest, terra antichissima, dove vivevano terribili creature, le cui origini erano sconosciute perfino ai più saggi.
Giravano troppe miti su di lui; molti facevano riferimento ad uno spirito del passato tornato a vendicare la sua terra, altri parlavano di un mostro gigantesco e così malvagio che si aveva difficoltà solo nel guardarlo... Le voci erano tante, e tramandate da padre a figlio. Col passare del tempo la storia si trasformò in una fiaba e successivamente divenne una leggenda, per poi essere dimenticata da molti.
Per i popoli non esisteva più quell'essere, che da troppo tempo, troppi anni nessuno avvistò.
Nonostante i miti furono quasi dimenticati, bastava lanciare uno sguardo a nord, sulla montagna per provare un'intenso brivido di paura mischiato ad amarezza.
Il drago, era consapevole del terrore che seminò nei tempi passati, e che ancora rimaneva nel cuore di molti popoli vicini; del resto un drago vive per i propri tesori, senza i quali sarebbe perduto. Lo necessitano, lo bramano, e per tutta la vita non devono far altro che custodirlo. Vedono nell'oro la vita, la ricchezza, ci si rispecchiano. Vedono in esso la loro grandezza e potenza, è ciò che rende i draghi così potenti. Gli unici esseri ad avere grande fiducia in se stessi.