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Un altro giorno è passato...  Sto a leggere come al solito ascoltando musica.
Ho 19 anni. Ho appena finito il liceo è sono in ferie perché visto che ho fatto ragioneria mi hanno mandato a fare pratica e sono piaciuta a un azienda è ho lavorato un sacco.
Adesso ho 3 mesi di ferie a causa che avevo un programma pieno e alternare lavoro-scuola era difficile ma c'è l'ho fatta.

Con i i soldi che ho messo da parte mi sono trasferita a Londra anche per il lavoro e anche per un sogno che avevo da piccola.
La casa è carina l'ho comprata anche in sconto perché era vicino a un bosco ,  sembra una villa è sia moderna ma anche un tocco di rustico.
Sospirò è abbasso il libro che tenevo fra le mani è mi dirigo verso la cucina.
Prendo un bicchiere da un scaffale per poi metterci dell'acqua dentro per poi portarlo alle labbra per bere l'acqua fresca.
Possai il bicchiere sul lavandino è andai a sedermi sul divano.
C'era troppo silenzio...

Che noia...

Fuori c'era buio. 

Buio pesto.

Un nero pece. 


Mi alzai e mi diressi vero la porta del giardino per poi aprirla è uscire fuori.
Avrei fatto una passeggiata rinfrescante anche se era un buio pesto.
Mi incamminai verso il bosco, era tranquillo sentivo qualche suono della natura.
Arrivai davanti a un lago in cui la maestosa luna piena risplendeva orgogliosa di farsi mostrare.
Mi sedetti su un sasso e ammirai il paesaggio ma tutta quella pace fu distrutta da un rumore assordante.
Sentivo dei ululati,  urla,  passi che stavano venendo  nella mia direzione.
Mi alzai di colpo e mi misi a correre verso la via di casa.
Scappavo  fra i alberi,  schiacciavo le foglie e il loro fruscio sotto i miei piedi mi dava un fastidio tremendo,  sentivo i ululati più vicino accelerai il passo finché non raggiungetti casa mia entrai di colpo chiusi la porta di colpo. 


Chiusi tutte le porte a chiave. 


Chiusi le veneziane bene e pure le finestre e andai in camera mia munita di qualche coltello una pistola  è qualche carica, delle torce e candele con un accendino. 


Stavo in silenzio. 


Li sentivo più vicini. 


Senti che stavano sbattendo contro la porta e finestre.
Mi misi le mani nei capelli e mi dissi non può essere possibile.  Tutto questo succede nei libri che leggo. 


Senti dei passi. 


Mi si gelo il sangue nelle vene, strinsi al petto la pistola. 


Senti dei ringhi e dei ululati in salotto, qualcuna saliva le scale.
Chiusi i occhi sapendo che la porta era aperta.  Mi maledissi!  Ho visto tanti film horror è fatto un errore!  Non ho chiuso la porta, e poi sapendo che la mia porta è la prima...  Aspettai la mia fine.
La porta si apri con un gicolio, mi ha visto di sicuro visto che sono in mezzo alla camera rannichiata per terra.
Mi accarezzo i capelli...  Ok devo iniziare a pregare...


Xx: Nero pece è il buio come io sarò il tuo Alpha.  Disse.
Aprì gli occhi immediatamente è vidi un uomo alto, ben fatto ma visto che era buio mi era un po' difficile vedere i suoi tratti faciali. 

Io: Non può essere vero...  Solo nei libri può essere possibili...  Sto sognando...  Dissi ancora più frustrata di prima.

Xx: è tutto vero.  Si inginocchiò davanti a me mi prese la mano è me la morse.
Per la prima volta  mi ammutoli è iniziai a piangere.
Xx: Fai tuoi bagagli. Disse alzandomi in piedi bruscamente.
Annui senza dire niete.
Quando ebbi finito non sapevo come diglielo.
Io: Emmm... Ho finito...  Dissi timidamente.
Xx: Perfetto andiamo.  Disse prendendomi per il braccio portandomi al piano di sotto che era invaso dai lupi.
Io: No! Avevo urlato ritirandomi.
Io: non può essere vero!  Sono impazzita!  Non esistete...no.. Dissi disperata.
Xx: Hai finito? Disse impassibile.
E senza lasciarmi parlare mi prese e mi porto nel nero pece.

..............

È da ore che cammino.
Io: Aspetta non c'è la faccio più... Sono stanca. Dissi fermandomi.
Xx: Bene. Allo sali in groppa a me.  Disse. Lo guardai stupita...  Ma stava scherzando ma dalla espressione non scherzava così feci come disse.
Xx: tieni forte.  Disse e incominciò a correre che vedevo tutto sfuocato... Chiusi i occhi e misi la testa appoggiata alla sua schiena.
Dopo un po' si fermo e mi fece scendere.
Eravamo in un villaggio.
Io: perché?  Perché proprio io? Dissi disperata.
Xx: perché si. Disse prendendo il mio braccio per poi trascinarsi in una villa finché portarmi in una camera nera...nera pece... 
Xx: questa sarà la nostra camera metti i tuoi vestiti nel armadio a sinistra.  Disse lasciandomi da sola.


Nostra?  Cosa voleva da me?  Misi i vestiti nel armadio mentre mi davo della stupida che da giovane speravo in cosa del genere ma adesso... Ho paura... Voglio la mia vita normale...
Senti bussare per poi entrare una ragazza. 


Xx: Ciao io sono Rena!  Vieni che ti accompagnò in mensa. Ma prima fatti una doccia e cambiati.  Disse lei, mi dirigo nel bagno è penso che sia simpatica dopo una lavata veloce esco con un paio di jeans stretti  a taglia alta di blu scuro,  una maglia corta e morbida griglia con scritto Star Wars ( c'è l'ho davvero ;) .) .
Uscì e Rena mi aspettava e mi fece segno di seguirla.
Io:  Sai perché mi trovo qui? Le chiesi sperando di avere una risposta.
Rena : Te l'ho vorrei dire ma te l'ho deve dire lui. Disse lei dispiaciuta.
Io : Almeno posso sapere come si chiama?  Dissi.
Rena: Ma certo!  Si chiama Oscar. Disse contenta... 

Yey che entusiasmo...
Rena: eccoci arrivate aprendo le due porte rivelando la mensa e con tutti i membri seduti a mangiare fino a un momento fa... 

Adesso mi stanno fissando...  

Rena mi fece coraggio di andare avanti fino vidi Oscar che stava parlando con un ragazzo per poi accorgendosi di me. 


Oscar : Gabriela eccoti... Siediti.  Disse mostrando il posto libero vicino a lui, mi sedetti e aspettavo che dicesse qualcosa.
Io: perché mi hai portata qui? Dissi io in fine rompendo il silenzio tombale.
Oscar : perché sei la mia metà.  Disse semplicemente.
Cosa?
Lo guardai stordita.
Io: cosa?  Ma come...?  Dissi.
Oscar : la dea luna a quanto pare ti ha scelto per il tuo modo di essere che e sorprendente... Non credevo che per un umana fossi così...
Disse.
Io: Così come?  Dissi io.
Oscar : lascia perdere. Disse secco.
Mi limitai a mangiare.
Dopo un po' mi veni una domanda...  Ma come diventerò sua? C'è mi vengono un sacco di pensieri non ortodossi.
È come mi avesse letto il pensiero... Mi sussurrò :
Oscar : Faremmo l'amore cara mia... Sta calma  andrò piano visto che sei  vergine e dopo di questo di marchiero diventerai la luna del mio branco, dopo il marchio ti trasformerai e poi ti scoppero nella tua forma lupina.  Disse al mio orecchio.

Mi attraverso un migliaio di brividi in tutto il corpo.  Ma si è visto cinquanta sfumature di lupo?Dopo cena andammo in camera da letto e lì successe il finimondo ma almeno avevoscopertp che ero una bellissima lupa bianca e Oscar uno strozzo...come iniziare una relazione cit. stuprando praticamente la compagna.

Mattina...

Sentivo un dolore allucinante nella parti basse e quando mi svegliai ero nel letto nuda con Oscar attaccato a me come un bestione.
Mi alzai e guardai intorno... Vidi che Oscar si stava svegliando. 


Oscar : Giorno raggio di sole. Disse.
Come poteva essere così mi " aveva violentata "... Ma che dico mi è piaciuto...sono un idiota...sto delirando...
Oscar : dai non essere giù di morale.  Disse predendomi fra le sue braccia.
Oscar : sono felice di averti vicino.  Disse.

Pensai... Ci potremmo mai amare?

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 08, 2020 ⏰

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