Cap. 11

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Poco dopo mi accorgo che il rumore delle voci, fino a qualche minuto prima quasi assordanti a contatto con le pareti rocciose della caverna, si è fatto più sottile. Non ho idea di quanto tempo io abbia trascorso tra me e me, quindi cerco di non sembrare pazza. Provo ad ascoltare i vari discorsi intrapresi dai ragazzi ma nessuno di essi attira la mia attenzione.
Le conversazioni di basano tutte quante su un argomento preciso.
Una certa spedizione, della quale fatico persino a capirne il significato.
Anche Logan, affianco a me, ha preso parte al colloquio perciò sono rimasta sola. Esclusa.
Mi resta solamente da pregare che questa sottospecie di riunione finisca in fretta; nient'altro.
Improvvisamente la forte luce del sole che filtra dalle aperture della grotta, viene oscurata da una figura, in piedi sull' entrata. Immobile. Come una statua.
Non riesco a capire chi possa essere poiché i miei occhi lacrimano a contatto con i raggi solari.
Il caos viene immediatamente soffocato da un silenzio istantaneo mentre l'individuo si fa spazio tra noi per prendere posto, infine, nell' angolo della caverna.
Non appena la vista riaffiora, il mio sguardo si cimenta verso la sua direzione, come incontrollato.
Rimango sbigottita.
Di fronte a me è presente un ragazzo moro completamente vestito di nero. Tiene i pugni chiusi, la testa alta coperta da un largo cappuccio scuro e le sottili sopracciglia aggrottate. Se ne sta appoggiato dolcemente alla parete di roccia con lo sguardo vivo, intento ad osservare ciò che gli sta attorno, come fosse la prima volta.
Ciò che non passa inosservata è la grossa cicatrice posta sotto l'occhio destro che gli percorre tutto il viso.
Non riesco a smettere di guardarla.
Qualcosa mi trattiene. Ferma.
Percorro più volte con lo sguardo quella rossa linea. Dall' angolo della palpebra fino al labbro inferiore.
Come un flash, riaffiora un ricordo nella mia mente: il simbolo che porto sul polso. Sono uguali. Stessi tagli. Senza un possibile significato...
I miei graffi diventano ogni giorno sempre più grossi ed infiammati. Sembrano quasi voler formare una figura, una parola, un segno. Qualcosa.
Di certo non si trovano sul mio braccio per caso.
Anche Megan li possiede.
Purtroppo, a causa sua e di questi perfetti sconosciuti, non ho potuto metterli a confronto. Non sono riuscita ad elaborare delle ipotesi.
Continuo, noncurante della realtà, a cercare delle risposte sul viso di quell' individuo.
Nel fare questo gesto, mi accorgo che il ragazzo, infastidito, mi insinua a piantarla, solo guardandomi con quei grandi smeraldi.
Mi paralizzano.
Cerco di concentrarmi altrove, quasi spaventata.
Forse lo sono sul serio.
Certamente.
Ho bisogno di aria e soprattutto di parlare con qualcuno. Forse per spiegazioni, o forse solamente per distrarmi...
Insomma, mi trovo in questo luogo soltanto da due giorni e già lo stress si accumula. Le domande dentro di me si accumulano.
Probabilmente perderò la testa se andrò avanti così. Devo stare più tranquilla, d'ora in avanti.

***
James, come colpito da un fulmine, schizza in piedi ed, uscendo dalla caverna, tutti lo imitano.
Non avendo ascoltato neanche una singola parola di tutti questo, decido di seguire Logan, di affidarmi a lui, poiché Megan è già lontana da me.
Mentre cammino penso che sia inutile continuare a farsi i fatti propri.
Ci troviamo tutti insieme nello stesso casino, credo che si possa definire così.
In fondo, non posso starmene con la bocca chiusa dalla mattina alla sera se voglio dare sfogo alla mia curiosità.
Senza pensarci ulteriormente, affretto il passo per raggiungere il ragazzo poco distante da me.
Inoltre, non ho la minima idea di dove siamo diretti quindi parlare con lui penso che mi farà bene.
« Ehi Logan! » Esclamo con il cuore in gola.
« Eccoti Allison! » Risponde sfoggiando un magnifico sorriso in volto.
Continuo a parlare, noncurante dei suoi sguardi e di ciò che mi sta attorno.
« Sai dove stiamo andando? »
« Beh, non ne sono molto sicuro ma credo che il Leader voglia mostrarci qualcosa. »
« Il Leader? James... giusto? » Domando riscontrando insicurezza nella mia voce.
« Si, lui. »
« Perché lo chiamate così? »
« È il più grande tra noi e poi ha molta più esperienza di chiunque altro. » Conclude con fierezza.
« Spiegati meglio. »
So che sto facendo troppe domande, ma ne ho bisogno. E a quanto pare ho trovato qualcuno in grado di darmi delle risposte, quindi cerco di approfittarne.
« Circa sei mesi fa arrivò qui accompagnato da suo fratello minore.
Rimasero a lungo da soli ed entrambi ebbero modo di esplorare e studiare questo posto. Insomma, furono costretti a lottare per la loro sopravvivenza, letteralmente. Costruirono tutto questo con le loro mani, in sole tre settimane. Fu necessario. » Dice indicando col dito l'intero villaggio.
« Fino a quel giorno... » Continua.
« Che è successo? » Domando non facendogli nemmeno finire la frase.
« Christopher, il fratello, morì in combattimento poche settimane più tardi. Esattamente il primo giorno di Luna Blu. »
« Combattimento? Contro chi? »
« Non lo so. James continuò ad evitare il discorso. Nessuno ne è a conoscenza. » Afferma abbassando la testa. In un momento di tristezza, probabilmente.
« Che cosa intendi per "Luna Blu"? »
« È un particolare giorno della stagione piovosa. Non sappiamo da cosa sia provocata. Il cielo si oscura e non c'è traccia del sole. » Spiega.
« Questo vuol dire... tutto il giorno come se fosse sempre notte? »
Mi stanno venendo i brividi.
« Più o meno. »
« Beh, mi dispiace molto per Christopher. » Concludo, non sapendo cosa dire.
« Sai già quale sarà il tuo ruolo? » Interrompe i miei pensieri dopo un breve periodo di silenzio. In fondo, meglio così.
« Ehm... no. Megan non me ne ha ancora parlato. »
Non c'è risposta da parte sua. Annuisce accennando un piccolo sorriso.
È molto dolce.
Mi era capitato solamente una volta di poter parlare con lui ma solo adesso lo vedo così sereno.
Per il momento è l'unica persona tra tutti quanti che riesce a trasmettermi sicurezza e protezione, non so nemmeno come possa arrivare a questa conclusione. Me lo sento.
Non si può dire lo stesso di Megan.
Lunatica, dal carattere irascibile ed incostante. Esattamente il contrario...
In questo momento non provo preoccupazioni, la mia mente non elabora pensieri inutili e complicati.
Spero che col tempo questa tranquillità diventi quotidiana, non ho idea di come potrò sopravvivere altrimenti.
« Secondo te... che ruolo mi verrà assegnato? » Chiedo a Logan, vedendolo troppo silenzioso. Forse timido.
« Non ne ho idea. Spero il meglio per te. » Esclama.
Forse ci tiene a me.
« Ti piacciono i cavalli? » Continua senza nemmeno darmi il tempo di rispondere.
« Beh... si. » Rispondo educatamente, non capendo il senso della domanda.
« Allora, chi lo sa. Magari potresti diventare il mio braccio destro. » Afferma guardandomi dritto negli occhi.
Che dire, sarebbe fantastico!
Poter lavorare a stretto contatto con degli animali meravigliosi in compagnia di un ragazzo che non temo.
Spero che James sappia cosa assegnarmi. Mi auguro che non faccia la mossa sbagliata.
Non voglio ricominciare tutto da capo e, soprattutto, non voglio rimanere da sola. Tutto qua.

|| SPAZIO AUTRICE ||

Hiiii!
Sono viva!
Se speravate che fossi morta... siete delle cattive persone :)
Bando alle ciance
Siamo al capitolo 11
Ciò vuol dire che sto aggiornando con un tempismo di merdaaa yeeee!
Scusatemi tanto ma sono molto impegnata ultimamente.
Spero che il capitolo vi piaccia!
Fatemelo sapere! Almeno so, ecco.

Regalatemi una rara gioia, ogni tanto.

Alla prossima!!
~ Valeeee

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