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Chi ha detto che la vita è semplice, che va vissuta fino in fondo ed è bella, ha detto una grande cazzata. Queste cose venitele a dire ad un ragazzo di appena 17 anni, con tutta la vita davanti, amici, una famiglia unita alle spalle, studente all'ultimo anno di liceo, abile e promettente calciatore, che, nel bel mezzo di una partita di calcio si è accasciato a terra e si è svegliato poche ore dopo, in ospedale, con una diagnosi inspiegabile e assurda: leucemia linfoide cronica. Mi spiego meglio, la leucemia è un tumore delle cellule del sangue. Ed è comunemente divisa in due tipologie, in base alla velocità di progressione della malattia: acuta e cronica; Nella leucemia acuta il numero di cellule tumorali aumenta più velocemente e la comparsa dei sintomi è precoce; nella leucemia cronica invece le cellule maligne tendono a proliferare più lentamente. Con il tempo, però, anche le forme croniche diventano più aggressive e provocano un aumento delle cellule leucemiche all'interno del flusso sanguigno. Un'altra importante distinzione riguarda le cellule da cui prende origine il tumore. Se la malattia prende origine dalle cellule linfoidi del midollo osseo (dalle quali si sviluppano i globuli bianchi chiamati linfociti) si parla di leucemia linfoide, se invece la cellula di partenza è di tipo mieloide (dalla quale si sviluppano globuli rossi, piastrine e globuli bianchi diversi dai linfociti) si parla di leucemia mieloide. È complicato per i medici spiegare queste cose, figuratevi per me che non lo sono. Chi sono io? Beh, sono un semplice narratore che vuole raccontarvi una storia, se avete voglia di leggerla. Vi avverto però che non sarà una cosa dal sapore dolce, si parlerá pur sempre di malattie ed ospedali. Ma ritorniamo alla spiegazione, a questo punto ci troviamo con quattro tipi, più comuni, di leucemia:
1. Leucemia linfoblastica acuta
2. Leucemia linfocitica cronica
3. Leucemia mieloide acuta
4. Leucemia mieloide cronica;.
La leucemia cronica può non dare sintomi nelle fasi iniziali perché le cellule leucemiche non interferiscono in modo eccessivo con le funzioni delle altre cellule. Invece nella leucemia acuta i sintomi si presentano precocemente e possono peggiorare con estrema rapidità.
Le cellule leucemiche, al pari delle altre cellule presenti nel sangue, si spostano all'interno dell'organismo. Sulla base del loro numero e della loro localizzazione si avranno diverse manifestazioni quali, per esempio, febbre, sudorazioni notturne, stanchezza e affaticamento, mal di testa, dolori ossei e articolari, perdita di peso, suscettibilità alle infezioni, facilità al sanguinamento oppure ingrossamento della milza e dei linfonodi.
Nel caso del nostro sfortunato ragazzo era soprattutto la stanchezza a preoccupare la madre. A detta sua, il figlio non ha mai saltato un allenamento, gioca a calcio dalla tenera età di 3 anni. Ultimamente invece è incline a non presentarsi agli allenamenti, dice di essere troppo stanco. Non è da lui comportarsi in questo modo, per questo si sono preoccupati tutti, e beh hanno fatto bene. Quel giorno faceva caldo, molto caldo, il ragazzo si sentiva stanchissimo ma nonostante tutto decise di giocare, è riuscito a stare in campo solo pochi minuti perché poi è crollato al suolo e sono intervenuti i soccorsi. Adesso è in ospedale da due settimane, è seguito dall'oncologo più famoso di Londra, e la sua numerosa famiglia gli sta accanto ogni giorno, così come i suoi due migliori amici che, da quando il ragazzo si è ammalato, non lo lasciano solo un minuto.

***

|Louis|

"Amore vuoi mangiare qualcosa?" Scuoto la testa sospirando stanco. Oggi sono stato tutto il giorno a fare esami su esami, domani inizio la chemio e so che sarà dolorosa, perderò anche i capelli, ma questo a detta di Liam, uno dei miei migliori amici, è l'ultimo dei problemi. Non ha tutti i torti, ha ragione, i capelli ricresceranno, devo solo superare questa malattia che si sta prendendo il meglio di me
"Devi pur mangiare qualcosa" mamma è esausta, sono due settimane, da quando sono stato male, che non mi lascia mai solo, non va quasi mai a casa e la sera dorme accanto a me su una scomoda sedia di plastica, mi sento così in colpa, sta trascurando i miei fratelli per starmi accanto. Siamo una famiglia numerosa. Sono il primo di 7 figli, Lottie di 16 anni, Fizzy di 14, le gemelle Phoebe e Daisy di 12 e infine i gemelli Ernest e Doris di 3 anni. Siamo tutti molto uniti, non abbiamo lo stesso padre, io sono figlio di Troy Austin, il primo fidanzato di mia madre che l'ha lasciata appena ha saputo della mia esistenza. Le mie sorelle e le gemelle sono figlie di Mark Tomlinson, quello che mi ha cresciuto, che mi ha dato il cognome e che io considero papà. I gemellini invece sono figli di Dan, il nuovo compagno di mia madre, conosciuto dopo il divorzio con Mark. Dan è un brav'uomo e si prende cura di tutta la famiglia
"Ho la nausea"
"Promettimi che più tardi mangerai"
"E tu promettimi che andrai a casa, mamma posso stare un po' da solo, i gemelli, Dan, tutta la famiglia hanno bisogno di te" le accarezzo una mano guardandola in quegli occhi così simili ai miei
"Louis sei tu adesso il più importante" scuoto la testa e cerco di non piangere, devo rimanere forte per lei, non posso permettermi di farmi vedere giù di morale, sono io a dover tranquillizzare lei
"Hanno tutti bisogno di te, ti prego mamma, promettimi che stasera dormirai a casa, nel tuo letto, hai bisogno di riposo".
"Ti preoccupi sempre per gli altri! Sei tu che stai male adesso"
"Mamma io starò bene, devo però sapere che tu stai e starai bene semmai dovesse succedermi qualcosa" scoppia a piangere abbracciandomi
"Non ti succederà niente Lou! Il dottor Styles ti guarirà, è il migliore" mi piace il dottor Styles, è davvero il migliore e so che si impegnerà per curarmi, ma non posso esserne sicuro, devo farmene una ragione
"Mamma devi calmarti, io starò bene sapendoti tranquilla" gli asciugo le lacrime e la stringo a me. Mia madre è una donna forte, ha cresciuto 7 figli da sola, si è rialzata tante volte e sono sicuro lo farà anche adesso, se Dio vorrà ci rialzeremo insieme come sempre
"Io.. v va bene Louis" sorrido più tranquillo.

***

Johannah ha ragione, suo figlio si preoccupa sempre per gli altri, infatti Louis è la persona più dolce, buona e generosa che abbia mai conosciuto. Ha sempre una parola di conforto per tutti, si occupa delle sue sorelle, della sua famiglia ed è sempre disponibile con chiunque abbia bisogno di lui. Anche in quest'occasione, infatti, sta dimostrando che gli importa più della mamma e della sua famiglia che di lui stesso.

***

|Harry|

"Che rottura di coglioni!"
"Harry!" Sbuffo sedendomi alla scrivania di mio padre, è noioso così come il suo lavoro
"Papà ho 20 anni e tu mi hai trascinato in questo ospedale di merda, come dovrei reagire?"
"Prima di tutto modera i termini! Non so più che fare con te, tua madre è disperata" sbuffo ancora sistemandomi i jeans strappati
"Siete voi che continuate a rompere, io sono tranquillo!"
"Quello che fai me lo chiami tranquillo?! Non hai un lavoro, non vai all'università, esci tutte le sere, torni all'alba sempre ubriaco, fumi come un matto e passi tutto il tempo con Zayn a fare porcate. Sai che non discuto il tuo essere omosessuale, mi sarei lamentato anche a vederti con una ragazza, é il modo che hai che è sbagliato. Sei strafottente, egoista, non ti importa altro che di te stesso!"
"Il problema di tutto questo é che mamma mi ha trovato a scopare con Zayn in cucina?! Stai facendo una tragedia inutile. Io e Zayn non stiamo neanche insieme, ci divertiamo così" Zayn è il mio migliore amico, ci consociamo da una vita, siamo entrambi gay e ogni tanto il bisogno prende il sopravvento su di noi e ci ritroviamo a scopare come ricci. Fare sesso con Zayn è la miglior cosa del mondo, è sempre così pronto per me. Mia mamma, pochi giorni fa, ci ha beccati in uno dei nostri momenti migliori, eravamo soli in casa e lei è entrata all'improvviso trovandoci a scopare sul tavolo della cucina, per poco non sveniva, io e Zay invece non facevamo altro che ridere.
"Non è questo il problema, ripeto, se ti sapessi fidanzato con Zayn, in una relazione stabile, con un obiettivo da percorrere, sarei tranquillo, ma tu non hai stimoli, non hai traguardi da raggiungere. Ti ho portato qui per farti capire cosa vuol dire la vita vera, la vita di persone che lottano ogni giorno e non hanno tutto pronto e facile com'è successo a te".
"Che cazzo dovrei fare io adesso?" Odio il lavoro di mio padre così come lui lo ama. É un medico, un oncologo e per giunta primario dell'ospedale, amato e stimato da tutti. Mio padre è una brava persona, niente da dire, padre sempre presente, amorevole, lavoratore, non mi ha mai spinto a fare cose che non volessi, ha sempre assecondato i miei sogni e le mie passioni, sono io che ho approfittato del troppo amore dei miei genitori e non mi sono mai comportato come un bravo figlio dovrebbe fare.
"Niente, mi seguirai nelle visite, magari impari qualcosa"
"Devo proprio?"
"Si Harry, devi cambiare"
"Non cambierò di certo vedendo i tuoi pazienti sfigati" lo vedo ferito dalle mie parole e sorrido trionfante. Il punto debole di mio padre sono i suoi pazienti, prende a cuore ognuno di loro e cerca di fare di tutto per salvarne quanti più possibile
"Ti ho sempre accontentato, rispettato, assecondato, così anche tua madre, e tu cosa ci hai dato in cambio? Nulla Harry! Nulla"
"Pazienza" alzo le spalle per nulla colpito dalle sue parole
"Vorrei tanto che mi rendessi fiero di te" sospira prima di uscire dal suo studio
"Io sto bene così papà, il problema è il tuo" non dice nulla e lo seguo in silenzio mandando un messaggio a Zayn, raccontandogli come questa mia giornata sia iniziata da schifo.
"Preparati per il giro pazienti e per favore risparmiami i tuoi commenti sarcastici"
"Vedremo papà".

***

Se dovessero chiedermi chi è l'esatto opposto di Louis Tomlinson? Beh direi senz'altro Harry Styles, il giovane e egoista figlio del dottore Robin Styles, così buono, un dottore esemplare, così diverso dal figlio. Harry è una preoccupazione enorme per la sua famiglia, il padre vorrebbe vederlo appassionato, interessato a qualcosa, con degli obiettivi e una vita sana. Per questo l'uomo, spinto dall'amore paterno, ha portato il giovane nel suo ospedale, per fargli toccare con mano la disperazione dei suoi pazienti. Ma sarà Harry in grado di capire le sofferenze degli altri? Per ora la vedo difficile, ma chissà, magari qualcosa, con il tempo, cambierà.

Illness ❀ L.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora