c.1

14.8K 313 142
                                    

*in foto Caleb*

Kylie pov'
«Drinn...drin..»

Suona la sveglia, ciò significa che mi devo alzare,allungo la mano e spengo la sveglia.
Apro gli occhi e controvoglia vado in bagno a fare una doccia, e mi trucco un po' con fondotinta e matita ; per vestirmi opto dei leggings neri con una maglia a mezze maniche nera e una felpa che mi arriva sotto al sedere grigia con le Vans dello stesso colore.Mi piastro i capelli e sono pronta.
Prendo la valigia preparata la sera prima e saluto mia mamma e tutta la mia famiglia pronti ad& aspettarmi e a salutarmi.

«Kate sta allenta,mi raccomando»

«torna a trovarci..»

«si,ovvio, verrò appena posso» dico con un sorriso a 32 denti.

«mi raccomando ai ragazzi,non voglio ancora diventare nonna»e a quella frase rido.Mamma,mamma, mamma..

«mamma vado al college per studiare,non voglio ancora avere una relazione,lo sai»le dico.

«si si Melissa, poi quando torna vediamo Kate con un pancione,incinta di suo marito..»quanti film mentali mia zia..

«Non penso»rido scuotendo la testa e tutti rodono insieme a me.

«vabbe adesso vado altrimenti al college non ci arrivo piu’»do un ultimo abbraccio a tutti ed esco dalla porta.

Tiro un sospiro..Okay.

                    ~⚫~

Finalmente sono arrivata,mi dirigo verso la segreteria dove vedo la segretaria,una donna sulla trentina con i capelli neri e degli occhiali alla quale chiedo il numero di stanza e gli orari scolastici.

«Certo..Camera 109 al terzo piano e questi sono i tuoi orari,benvenuta»

La ringrazio e mentre cammino scontro contro qualcosa, ansi qualcuno.

«Ehmm scusa»dico ad un ragazzo dagli occhi color cioccolato.

«Non fa niente, comunque dove stavi andando piccola?»

PICCOLA? Si sbaglia di grosso..

«Non mi chiamare piccola»dico acida.

«acida la ragazza»dice con un sorriso.

«Comunque dove andavi??»

«stavo cercando la mia camera»dico ovvia.

«Numero?»

«109»

«Ma è la mia»,dice con un sorriso malizioso.

«Non è possibile quindi grazie,ma sgombera»

Sento dei passi dietro di me.
Buon segno .

«comunque bel culo»gli faccio il terzo dito dopodiché chiedo spiegazioni alla segretaria che mi dice che il dormitorio femminile era pieno e questa era l'unica a camera libera.

Mi incammino verso la mia camera o meglio dire la nostra e ad aprirmi è proprio lui,il ragazzo di prima.

«Ancora tu eh?»mi apre e io sbuffo, entro dalla porta e lo attraverso.

L'appartamento è stupendo con l'arredamento moderno.
C'è un bagno un salotto con una tv,un bagno,un balcone, una cucina ed .. UNA CAMERA?

«perché una camera?»

«bhe forse perché questa camera era soltanto mia da quando sei arrivata tu»

Poso la mia valigia nella camera e ritorno in salotto.

«Bhe tanto che dobbiamo vivere nella stessa camera dovremo conoscerci meglio no?Io sono Caleb»

«Kayle»

Dopo un po' noto che è già sera quindi vado in bagno e quando esco non lo vedo.
Esco fuori all'entrata del college e lo vedo a baciare una ragazza bionda, con una minigonna striminzita seduta a cavalcioni su di lui.
Lei gli tocca il petto mentre lui con una mano le tocca un seno e con l'altra il culo.
Volto lo sguardo e ritorno nell'appartamento e mi ricordo del balcone,quindi esco fuori e mi fumo una sigaretta. Dopo neanche un minuto lo vedo aprire la porta ed entrare.
Finisco di fumare e vado in bagno a struccarmi e a mettermi la mia solita maglia che arriva a metà coscia per usarla come pigiama per dormire. A casa dormivo in intimo perché tanto restavo solo io a casa perché tutti lavoravano.

Mi faccio una coda alta disordinata e vado in camera per dormire perché tanto non ho fame perché prima di venire ho pranzato in un bar vicino alla scuola.

Spengo la luce e mi infilo sotto le coperte ma riapro gli occhi quando Caleb accende la luce e io lo vedo vestirsi e poi solo in boxer infine si avvicina a me e sento il suo peso sull'altro lato del letto.

«Perché non parli?»

«Devo parlare? Ok la prossima volta puoi almeno metterti un pantalone e una maglietta e poi perché dormi qui?»chiedo guardandolo negli occhi.

«allora..Ti accontento del pantalone ma niente maglia e poi dormo qui perché uno è la mia camera e due ti ricordo che c'è solo un letto»

«vabbe adesso dormi»

«tu non mi comandi»dice freddo.

«troppo tardi»

Caleb pov's
Odiavo essere comandato mi ricorda mio padre,quanto cazzo quanto lo odio.

Mi metto a cavalcioni su di lei e gli prendo i polsi con una mano e con l'altra le accarezzo il fianco alzandole un po' la maglia facendo intravedere le mutandine.

«troppo tardi un cazzo.»

La bacio piano assaggiando delicatamente ogni spazio delle sue labbra.
Si agita sotto al mio tocco muovendo le gambe ma a me non fa nessun effetto perché nonostante tutti i calci che sta dando non riesce a colpirmi.
Tolgo la mano dal suo fianco e la poso sul suo collo accarezzandolo.
Chiedo l'accesso ma ovviamente non me lo consente,smette di agitarsi e io lascio il bacio quando la  vedo senza fiato.

«scusa..»mi tolgo d'istinto e vado in bagno.

Cosa mi sta facendo quella ragazza? Mi sta portando il cervello a farsi fottere. Non posso innamorarmi di lei cazzo. Io Caleb Wilde innamorato? No,non può essere vero.

il mio coinquilinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora