Capitolo 2

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Harry passò la notte insonne a pensare alla clausola che il padre aveva inserito nel suo testamento. Forse temeva che sarebbe diventato troppo indipendente, come del resto era stata sua madre, se non si fosse sposato giovane.

Il debutto di Harry in società era previsto a diciotto anni, ma sua madre era morta in un incidente in carrozza proprio quell'anno. Dopo aver osservato il convenzionale periodo di lutto, suo padre si era ammalato e anche lui era morto. Perciò questa era la sua prima Stagione. Il suo tutore, un funzionario della Banca d'Inghilterra che non aveva mai conosciuto, aveva incaricato zia Ellen di agire in qualità di chaperon, sebbene Harry l'avesse incontrata solo un paio di volte in vita sua.

Del resto, aveva a malapena conosciuto i suoi genitori. La sua bella ed elegante madre era solita passare da un evento sociale all'altro, mentre suo padre seguiva le corse dei cavalli o partecipava a battute di caccia. Alla sua morte, la sola casa che Harry avesse mai conosciuto era andato a un lontano cugino, mentre a lui era toccato l'ingente patrimonio. O almeno così aveva sempre pensato.

<<Ero sicura che avresti sposato Lord Grimshaw>> gli aveva spiegato Ellen la notte prima, al termine del ballo.
<<E i tuoi tutori pensavano non ci fosse bisogno di informarti della clausola.>>

E adesso, come avrebbe potuto trovare un marito in quattro settimane, quando la Stagione era quasi alla fine?

Ellen raggiunse Harry nella sala della colazione, le occhiaie che rivaleggiavano con quelle del nipote. Parlarono del previsto viaggio per Brighton con Lady Reynolds organizzato per quel giorno, ed Ellen sostenne che sarebbe stato meglio disdirlo.

Il maggiordomo apparve nella sala. <<Lord Grimshaw chiede di vedervi, sir Styles.>>

Zia Ellen gli lanciò uno sguardo implorante. <<Se rinnova la sua offerta, devi accettarla questa volta. Ti prego, Harry.>>

Mai e poi mai! Non gli importava se fosse diventato un mendicante, oppure un... un...

Guardò Ellen, che dipendeva da lui per il sostegno finanziario: il suo destino, insomma, era anche quello di sua zia. Non avrebbe sposato Grimshaw, ma aveva bisogno di un marito. L'immagine del capitano Tonlinson - il suo paladino - della sera precedente, gli balenò nella mente.

Scosse il capo tristemente. Il capitano l'aveva salvato da Grimshaw, ma non nutriva alcun interesse per lui. Non l'aveva più avvicinato dopo il ballo; anche prima di quella sera, del resto, non gli aveva mai rivolto la parola a parte in quelle poche occasioni in cui si erano incontrati insieme al suo compagno d'armi, Lord Josh.

Josh! All'improvviso Harry si illuminò. Josh lo trovava piacevole, e anche lui aveva bisogno di sposarsi. Poteva sposare lui!

Facendosi coraggio, si alzò. <<Vedrò Grimshaw.>>

Lord Grimshaw, curato ed elegante come sempre, l'aspettava in salotto. <<Harry, voglio sapere perché mi avete respinto!>> esordì afferrandole il braccio come aveva fatto la notte prima.

Harry guardò la sua mano con durezza. <<Non avete il permesso di chiamarmi con il mio nome di battesimo, né di toccarmi.>>

Lui lo fissò. <<Non vi permetterò di prendervi gioco di me.>>

<<E io non vi permetterò di farmi del male!>> Fissò i suoi occhi da rettile, deciso a non cedere. Il silenzio teso tra loro divenne ancora più palpabile.

Poi lui lo lasciò andare, fingendosi contrito. <<Perdonatemi. Il desiderio di voi mi fa impazzire...>>

<Smettetela.>> Lui non credeva una sola parola. Era meglio mettere fine subito a quell'incontro, così si diresse verso la porta. <<Non vi devo alcuna spiegazione. Accettate la mia decisione e non insistete oltre, per piacere.>>

Aprì l'uscio e trovò il maggiordomo che veniva verso di lui. <<Un altro gentiluomo chiede di vedervi, sir Styles.>>
Il capitano Tomlinson apparve dietro di lui. <<Buongiorno, sir Styles.>>
<<Capitano...>> Non poteva credere ai suoi occhi.

Lui si rivolse a Grimshaw. <<Mi pareva di aver riconosciuto la vostra carrozza qui fuori, Nick>>

<<Che cosa diavolo state facendo qui?>> scattò Grimshaw.
Il capitano sollevò un sopracciglio. <<Sono qui per un fidanzamento.>>
Fidanzamento? Harry spalancò gli occhi. <<Lord Grimshaw se ne stava giusto andando>> disse.
Furibondo, Nick lasciò la stanza.

Louis arrossì un poco. <<Ho visto la sua carrozza fuori. In caso contrario, non mi sarei mai permesso...>>
Il cuore di Harry accelerò per l'eccitazione.
<<Vi sono grato ancora una volta, capitano. Accomodatevi, suonerò per il tè.>>
Lui scosse il capo. <<Non posso restare.>>
<<Volete rompere il fidanzamento?>> Gli lanciò uno sguardo divertito.
Louis distolse lo sguardo. <<Sapete bene che era un trucco.>>
<<Sì, ma... perché?>> chiese lui quasi senza fiato.
<<Pensavo aveste bisogno di aiuto.>>
Poteva averne bisogno, infatti. <<E voi... mi aiutereste, capitano?>>
Un muscolo guizzò sul suo viso. <<Sono al vostro servizio, sir Styles.>>

A quel punto, lui decise di mettere in pratica il suo piano scellerato. <<Concedetemi un momento per vestirmi e per scrivere un biglietto...>>
Lui lo guardò interrogativamente.
<<Poi accompagnatemi da Lord Josh.>>

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