25. Distrazioni

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Martina

Dicono che una volta fatto un errore si dovrebbe imparare a non farlo una seconda volta.
Anche se quell'errore è una delle cose più belle della tua vita.

Sbagliando si impara...

Anche se non mi è ancora chiaro quante volte ancora sbaglierò, prima di imparare.

Il ragazzo che è appena uscito da casa mia è il mio errore, e io non riesco a smettere di pensarci mentre lavo questi piatti.

Avevo promesso a me stessa che non gli avrei nemmeno rivolto la parola...e invece stasera sono andata anche fin troppo oltre la parola.

Non mi sono più saputa controllare.
Mi ha abbracciato così...mi ha baciata...
Non ero più padrone delle mie azioni. 
Sembrava tutto perfettamente sbagliato. 

Forse la mia pelle era solo nostalgica della sua.
Non ci siamo detti nulla, abbiamo lasciato parlare le nostre azioni. Anche se non ho ancora chiaro cosa si sono dette.

Una parte del mio cervello continua a dire che era solo sesso. 
L'altra parte dice che era molto di più.
E io non so più a chi dare retta...

Se era di più, perché fino a ieri fingeva di non conoscermi? Perchè mi diceva quelle cose? 

Andrea è sempre stato un tipo misterioso, ma ho paura che sia diventato anche bipolare...

L'ultima cosa che mi aspettavo quando sono arrivata a Bologna era di finire così!

Avevo dei piani; studiare, finire l'università e poi trovare l'uomo della mia vita.
Non pensavo che tutto si sarebbe mescolato, né che lui ne avrebbe fatto parte.

Consideravo la mia storia con Andrea Guglielmi conclusa il mio secondo anno di liceo, un capitolo chiuso della mia vita, un bel ricordo.

Ma a quanto pare la mia memoria non è a lunga durata, tende sempre a riportare vicino le cose che dovrebbero restare nel passato.

"Allora?" dice mio fratello "Che vi siete raccontati?"
Lo guardo interrogativa.
"Tu e Andrea! Mentre ero giù alla riunione!"

Spalanco gli occhi.

"Oh...ehm...niente di che..." rispondo "Ho scoperto che...che gli piace studiare e....spera di laurearsi presto e...e che gli piace la sua nuova sede! Poi.."

Poi mi ha sbattuto su questo tavolo.

"Poi ha detto che è contento di come tieni la casa..." concludo.

Annuisce e lo sento sbadigliare.

"Si è fatto tardi..." dice "A che punto sei?"
"Oh devo solo asciugare questi due piatti, tu vai a dormire tranquillo, ci vediamo domani mattina."
Mi si avvicina dandomi un bacio sulla testa prima di salire le scale verso la sua camera.
Faccio un respiro profondo.
Poso lo strofinaccio e il piatto e mi appoggio al piano di lavoro.

Mi guardo intorno.
È impossibile che ovunque guardi riveda lui.

Questo appartamento è ancora più bello la sera.
Ci sono ancora goccioline di pioggia sulla vetrata anche se non piove più già da un paio d'ore.

Immagino quanto sarebbe bello se Andrea fosse qui...
Basta!

Scuoto la testa.
È stato solo uno sbaglio.
Un errore.

Oh...ma cosa dico...
Non so nemmeno mettermi d'accordo con me stessa...

Mi tolgo il grembiule lasciandolo sul tavolo.
Asciugheró quei piatti domani.
Per oggi ho fatto abbastanza.
Devo dormire.

Aftertaste || InspiredDove le storie prendono vita. Scoprilo ora