Cari mamma e papà,
La parola "cari" é solo una convenzione visto che é una lettera. Non sono mai riuscita a creare un legame vero con voi e non so se mi interessi. Non ho mai capito frasi come "Lo capirai quando sarai più grande" oppure "Lo capirai quando avrai figli", non credo che le capiró mai, che vi capiró mai.
Non mi é mai sembrato che vi importi di me, mi avete sempre detto una marea di stronzate, soprattutto tu mamma. Non vi é mai importata la mia opinione, non la avete mai voluta acoltare, come non vi é mai importato ciò che io volevo, solo ciò che volevate voi. A otto anni volevo fare danza, mi avevate promesso di iscrivermi. Ora ne ho diciassette e non ho mai fatto danza e tu mamma lo hai giustificato dicendo "Non ti ho iscritta perché secondo me dovresti fare uno sport di squadra". A dieci anni mi avevi praticamente costretta a fare tennis nonostante non sia uno sport di squadra assillandomi dicendo "Perché non vai a fare tennis? Lo fanno anche i tuoi cuginetti." e io ti ho accontentata nonostante il tennis non mi sia mai piaciuto. Ne ho fatti quattro anni mamma. Tu quando ritenevi che non avessi voti abbastanza alti mi "minacciavi" (ció che tu ritenevi una minaccia) dicendomi "Se non ti metti a studiare ti tolgo il tennis" e io ti ridevo in faccia, non mi interessava. Mi avevi anche promesso di portarmi a Gardaland quando avevo 8 anni. Non mi ci hai mai portata.
Tu papà non mi hai mai permesso di fare taekwondo né equitazione perché secondo te era un pericolo. Mi pento di non avere insistito di più, é stato un errore. Mi hai sempre detto di non amare mamma, che il tuo unico amore é stata un'altra donna. Allora perché la hai sposata e hai deciso di farci due figli? Per me non ha senso. Voi due litigate sempre. Che credete di insegnarci con questo? Per me niente. Avrei preferito non nascere piuttosto che avervi come genitori. "Genitori" poi... É un parolone definirvi cosí. Non ve lo meritate. Per me i genitori sono coloro che crescono i figli e li danno amore incondizionato, li sostengono, li aiutano a realizzare i loro sogni, li danno consigli, li proteggono. Anche un'altra infinità di cose che non sto ad elencare. Non ho mai preteso che foste perfetti, so che nessuno lo é. Ma cosí é troppo, davvero.
Una volta tu, papà, mi hai anche detto "Sei la donna della mia vita", ma non mi hai mai dimostrato niente.
Tu mamma una sola volta mi hai detto di volermi bene, secondo me era il "Ti voglio bene" più falso che abbia mai sentito. Quando da bambina ti dicevo che qualcuno mi prendeva in giro mi rispondevi "E che ti importa? Tu picchiali." Come si può dire una cosa del genere ad una bambina delle elementari? Spiegamelo ti prego perché io non ne ho la minima idea. Non mi hai mai difesa, né dagli altri bambini, né dagli adulti, né da nessuno. Quando stavo male e avevo la febbre, al posto di dirmi di rimanere a letto e di starmi vicina, mi volevi mandare a scuola, ma papà non te lo lasciava fare. Tu te ne andavi arrabbiata a lavoro e lui rimaneva con me. Hai sempre messo un lavoro prima di me, di noi. Una volta gli hai detto che saresti rimasta tu con me visto che avevo la febbre a 40 e papà é andato tranquillo a lavoro. Dopo che é uscito tu mi hai lasciata da sola col cane, nonostante sapessi che io avevo paura del cane. Avevo solo sette anni mamma.
Non sapete quante volte ho avuto voglia di suicidarmi e non ve ne siete nemmeno accorti. Non mi conoscete per niente, nemmeno le cose stupide come qual é il mio colore preferito. Perché? Ah già... Non vi importa.
Se potessi farlo mi allontanerei per sempre da voi. Cambierei nome e paese e voi non sapreste più niente di me. Solo mio fratello saprebbe qualcosa. Lui é la persona a cui tengo di più al mondo, non potrei rinunciare a lui. Di lui vi é iniziato a importare solo quando é quasi morto quando aveva cinque anni. Mamma tu credevi che stesse solo facendo i capricci e te ne stavi fregando del fatto che si stava contorcendo dal dolore. Il viaggio in ambulanza, le otto ore di intervento. "Ancora un paio d'ore e sarebbe morto" vi dissero. Da quel giorno lo avete iniziato a portare in ospedale pure per un semplice mal di pancia.
Voglio dirvi che vi odio. Vorrei non provare un sentimento così brutto. Dovrei volervi bene, ma purtroppo non é cosí. Ho sempre desiderato la vostra morte, anche se non credo mi farebbe sentire meglio. Poi mi ricordo di quando mi tiravate i capelli quando eravate arrabbiati, a quel punto desidero solamente che soffriate quanto ho sofferto io. Nemmeno questo mi farebbe sentire meglio. Se mi chiedeste scusa non accetterei, non vi crederei. Ma che dico... Voi non vi scuserete mai.
La mia vita é una merda. Per lo più é per colpa vostra. L'unico che mi ha sempre dimostrato che mi vuole bene é mio fratello. Credo che lui sia l'unico motivo per il quale sono ancora viva. Mi ha sempre protetta da quando sono nata... Almeno lui...
Probabilmente, anzi diciamo sicuramente, non leggerete mai questa lettera. Non so nemmeno se vorrei che la leggeste. É per di più uno sfogo personale che altro. A volte penso che vorrei che mi conosceste, ma poi penso che se succedesse sapreste quali sono i miei punti deboli, non voglio che accada.
Vorrei che fosse tutto diverso...
Oggi é successa una cosa che per molti potrebbe sembrare banale, ma per me non lo é. Io da bambina spendevo sempre tutti i miei risparmi in riviste, ci tenevo tanto. Per lo più erano cose della mia serie e della mia band preferite. Erano tutte conservate in cantina, oggi sono andata e non le ho trovate. Papà, mi hai detto che le hai buttate perché non le credevi importanti, non erano materiale didattico, erano solo riviste di gossip... Per te... Non hai nemmeno pensato di chiedermelo, le hai buttate e basta. Erano dei bellissimi ricordi per me e non le rivedró più. Avete preferito buttare le mie cose. Solo le mie, non le vostre. Un'altra dimostrazione del fatto che non vi importa... Non posso più sopportarlo... Vi prego sparite dalla mia vita...
"Vostra" figlia, quella che spera ancora di essere stata adottata.