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Mi afferrò le mani dicendomi:
« Domani parliamo definitivamente.
O si o no, non cambierò più idea.»

Tanto sapevo che mi avrebbe lasciata per sempre.
Salii a casa, non avevo mai fatto così tardi in vita mia, feci il meno rumore possibile.
Entrai in camera e c'era mia mamma che aspettava una risposta che giustificasse il mio comportamento.
«Senti, lo so, sono cogliona, sono solo innamorata, ma so come andrà a finire, domani mi lascerà per sempre.» dissi, entrando nel letto, spegnendo la luce in modo che capisse che volevo stare sola.
Dopo aver detto qualcosa, andò a letto.
Io mi misi su lovoo a rispondere alle mille richiese di chat, qualcuno era interessante, ma solo a uno diedi il numero di telefono.

Dovevo abituarmi alla vita da single, a stare da sola, non ricevere buongiorno e buonanotte.
A volte Riccardo e Andrea mi mandavano la buonanotte, proprio perché gli avevo detto quanto mi mancasse riceverla, quanto fosse brutto svegliarmi senza messaggi.
Verso le 5 mi addormentai, tanto il giorno dopo sarei stata a casa da scuola.

Mi svegliai con un messaggio del buongiorno di Davide:

Jessica, non vediamoci più, non so cosa voglio, probabilmente divertirmi, ma tu non sei quel tipo di persona.

Io risposi con un "Ok" , non sapevo che dire c'ero rimasta un po' male, non mi sembrava quel tipo di persona.
Ma, dopo Federico, mi sarebbe scivolato tutto addosso, sarebbero stati solo graffi.

Scrissi a un ragazzo di Lovoo, giusto per compensare le mie mancanze.
Si chiamava Edoardo.
Bellissimo, occhi azzurri/grigi, capelli biondissimi, molto alto e muscoloso, all'apparenza era perfetto per me, anche se sembrava una copia di Federico.

Mi scrisse:

«Ascolta, pomeriggio hai da fare? Vengo a prenderti sennò.»

Io ci pensai un momento, poi perché no, gli risposi di sì, dopo un'ora sarebbe passato.

Avevo già l'ansia.
Buttai il telefono sul letto, andai da mia mamma che si stava preparando per andare a lavoro.
Iniziò ad urlare quando le dissi che mi sarei vista con uno sconosciuto, la rassicurai dicendo che lo avrei incontrato nel parcheggio vicino casa e che avremmo fatto una passeggiata in zone limitrofe.
Lei si calmò, dicendo di scriverle tutto ciò che facevo, dov'ero.."

Che palle!

Andai a truccarmi, mi misi dei pantaloncini non troppo corti e attillati, un top bianco e una felpa zebrata.
Un po' tamarra come al mio solito, ma dovevo essere me stessa no?
Dopo un'ora Edoardo mi disse che sarebbe arrivato, diedi l'indirizzo del parcheggio, uscii di casa, scrissi a mia mamma, poi arrivò una macchina vecchia, non so che modello, ma era un catorcio, tutta modificata però, con un impianto audio fantastico, le auto le adoravo, soprattutto un po' tamarrate.

Edoardo scese dall'auto, era bellissimo come in foto, alto, atletico e bellissimo.
Bellissimo. Bellissimo. Bellissimo.
Ci salutammo e già da lì capii che tipo era, iniziò subito a scherzare e fare battute.
Facemmo davvero una passeggiata es entrammo in un bar a caso a Varedo, dove non avevo mai messo piede.
In quel momento mi arriva un messaggio di Federico, per vederlo alla sera, per l'ultima volta.
Non so bene cosa provavo in quel momento, ma volevo godermi la giornata con Edoardo, senza pensare a quello Stronzo.

Con Edoardo mi stavo divertendo un mondo, era troppo simpatico, faceva il meccanico, lo costrinsi a togliersi il cappellino tamarro che aveva.
«Per me sei pelato» disse prendendolo in giro dato che non voleva toglierlo.
«Bo, vuoi sfidarmi?» rispose Edoardo ridendo.
Tolse il cappellino, ed era sempre bellissimo.
Si fece una certa ora, lui finì il suo the ed io pure.
Pagò lui, cosa di cui non ero abituata e che mi metteva troppo imbarazzo.
Lo riaccompagnai all' auto e ci baciammo.
Ma, questa volta non fu come con Davide, lui volevo baciarlo davvero.

La sera poi avrei visto Federico però..

I Hate And I Love You #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora