Capitolo 5

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Ero abbastanza comoda dentro quella macchina,bhe non mi potevo lamentare!

Appena partì,non lo so perchè,ma mi sentì eccitata.I miei ormoni impazzivano. O era per l'arrivo delle mestruazione che mi dovevano arrivare o era il fatto che vedere lui sul volante con i muscoli delle braccia che si tendono e il rombo del motore mi creavano le farfalle nello stomaco.

"Allora principessa dove ti porto?"disse Jace con voce neutrale.

"i..io..eh...puoi portarmi a Union square grazie"dissi con voce tremante ancora sconvolta dal fatto che mi avesse chiamata "principessa".Mi piace questo nomignolo.E non so il perchè.

"Ah manhattan!E lontano da qui...ma anche io abito presso quei quartieri"

bene!Abitava pure lui lì.Non ci posso credere.

Mi faceva male la schiena per troppo che era incollata al sedile. Andava velocissimo.Superava il limite dato dal cartello"Ehi,scusami potresti rallentare.Vai troppo  veloce "dissi   vedendo che andava a una velocità sicuramente non consona a quella strada.

Eppure era così fluido come se guidasse da una vita.Sfiorava tutte le macchine ed era così tranquillo che mi preoccupai.

"Cos'è hai paura principessa?"si mise a ridere lui.

Perché si prendeva gioco di me?Sarò pure timida ma quando mi arrabbio divento cattiva.

"No non ho paura,non mi faresti mai del male ne so per certo"

"È cosa te lo fa pensare che voglia ucciderti o che non sia uno stupratore?"

"Non lo so,ma io mi fido di te" dissi guardando i suoi occhi attraverso il finestrino.

Lui serrò la mandibola e i suoi occhi si accesero di un celeste elettrico mai visto prima .Dio mio amavo i suoi occhi.Avevo ,come dire,un affetto per questo sconosciuto e non so il perchè.

Il resto del tragitto passò in silenzio.Io immersa ne miei più profondi pensieri e lui nei suoi,forse.

Arrivai di fronte al mio appartamento.E fui abbastanza imbarazzata mentre lui avevo uno sguardo perso,freddo,vuoto come sempre.

Scesi dalla macchina presi le buste e andai dritta verso la porta di casa.

Mentre prendevo le chiavi nella tasca mi sentì chiamare.Era Jace.
"Hai dimenticato la borsa"disse ,fissandomi negli occhi mentre avanzava nel vialetto e saliva le poche scale per arrivare vicino a me.

Sentì il suo profumo,era delizioso.Odorava di rose e di...maschio.Quell'odore che ti piace quando stai con un ragazzo.Quell'odore che ti fa svenire.Quell'odore di...Casa.

Feci cadere le buste a terra inconsapevolmente e fissai i miei occhi grigi contro i suoi celesti acqua.Era bellissimo in tutto per tutto.

"La prossima volta stai più attenta"
Già che diceva "la prossima volta" mi sentì felice.

"Scusami ero distratta"gli risposi senza staccare gli occhi dai suoi.Era una guerra di sguardi e non avrei ceduto.

"La domanda è :distratta da cosa?"mi disse avvicinando le labbra alle mie.

"I...io..non..lo so"balbettai.

Le sue labbra erano carnose al punto giusto.Anche quelle erano perfette.Anzi lui era perfetto,non aveva nulla di sbagliato.

"Oh si che lo sai"mi rispose.

Aspettai che mi baciasse , ma alla fine spostò le sue labbra alla mia guancia e guardai che aveva sul collo una rosa nera.Bellissima.

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