Dopo quella giornata nulla fu più come prima. i messaggi continuavano ad arrivare si ma... stranamente Pyo non mi infastidiva più. Quel ragazzo, si quello nuovo, lo vedevo sempre stanco, e, quando mi vedeva mi sorrideva con uno sguardo assente.
E' una mattina soleggiata di Marzo. sto ascoltando la musica mentre disegno quando sento un tonfo alla porta. Corro giù e appena apro la porta rimango sconcertata. Il ragazzo (di cui non so ancora il nome) è completamente ricoperto di sangue e sta senza sensi a terra. Vedo qualcuno dietro la staccionata, così mi avvicino velocemente. Pyo se ne sta in piedi con una sigaretta in mano mentre ride con i suoi amici. Le loro mani sono arrossate e sporche di sangue sulle nocche. "Cosa gli avete fatto?!" chiedo urlando "Hey gli abbiamo solo insegnato a stare al suo posto. Non interferire con i nostri divertimenti" dice distaccato "cosa intendi dire?!" ripeto scontrosa "quante storie! ora non rompere e torna dentro!" si avvicina pericoloso "non finchè non mi avrete detto cosa gli avete fatto brutti bastardi!" "senti ragazzina, non rompere e torna dal tuo salvatore o quello che è!" detto questo corre via spingendosi con i suoi amici. Torno dal ragazzo, lo aiuto ad alzarsi e lo faccio stendere sul mio letto. Con una stoffa bagnata gli ripulisco il sangue che ha sulla faccia e sul resto del corpo e gli porto una tazza di tè per riprendersi e riscaldarsi. Dopo qualche ora, quando il sole è già sceso sento una voce debole chiamarmi da dietro mentre disegno con le canzoni dei Blink 182 di sottofondo. Mi giro e trovo il ragazzo che mi sorride debolmente. "cosa ci fai qui, devi riposarti ancora un po'. Torna a letto, tra poco ti porto la cena. Sei ancora troppo deb--" non faccio in tempo a dirlo che mi cade addosso a peso morto. Io non essendo abbastanza forte mi trovo a terra con lui sopra di me pochi centimetri dalla mia faccia.
"e-ecco vedi d-devi tornare a stenderti s-se vuoi che non ricapiti. o-ora alzati e rimettiti a dormire che io ti preparo la cena." "oh scusa ma tranquilla non ho fame...preparala pure solo per te, dopotutto hai fatto molto per me..." "ma ti pare! anche io avevo questi problemi e poi anche tu mi hai aiutato una volta."
Si irrigidisce un attimo ma poi si rilassa "come vuoi" dice sorridente.
"bene allora tra poco torno con la cena!" detto questo scendo le scale e mi dirigo in cucina sorridente. dopo circa un quarto d'ora sono di ritorno con un vassoio traboccante di tazzine e altre cose del genere "perchè tu ti rimetta bene ci vuole una buona mangiata!" "ma chi te la preparava a te la bella mangiata?" faccio un sorriso amaro e gli rispondo guardando per terra "nessuno se non la mia collega di lavoro ogni tanto" " bene da adesso te la preparerò io!" risponde fiero e sicuro. la serata passò liscia e tranquilla tra risate e scherzi.
La mattina seguente mi alzo con un male alla schiena atroce visto che ho dormito sul pavimento lasciando spazio nel letto al ragazzo di cui ora so il nome, Jungkook, e mi incammino verso la cucina per preparare la colazione per entrambi. Poco dopo salgo e aspetto che si svegli, e quando lo fa, sguaina uno dei suoi sorrisi più belli. "Buongiorno" dice un po' imbarazzato, è troppo carino così! "buongiorno ed ecco la tua colazione" gliela porgo tranquillamente. "Sai non tel'ho chiesto prima ma te lo chiedo ora, perché ti hanno picchiato?"angolo mio
Heyyyy, ho aggiornato dopo una vita perché non avevo un'idea manco a pagarla ma dettagli, spero vi piaccia e niente mi farebbe sempre piacere un commento da parte vostra.