SEDICI

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Sara Pov
Alcuni raggi di sole si posano proprio sui miei occhi svegliandomi.
Che mal di testa ragazzi! Ieri sera devo aver bevuto troppo, avevo detto a Megan di tenermi lontana da tutti quei drink. Ora mi giro e le dico quattro paroline, sempre con amore perché lei è come se fosse la mia sister. Cerco di alzarmi dal letto ma vengo bloccata da un braccio, sobbalzo e di fianco a me c'è una sottospecie di Juantorena che dorme come un sasso sul mio letto. O no aspetta, questa non è la mia camera!
Eheh birbantella!
Come ci sono arrivata nella sua stanza? Pensavo di averlo accompagnato alla sua stanza e poi di essere tornata in camera mia.
Certo che però è proprio bello quando dorme. Che sia chiaro lo è anche da sveglio, però quando dorme non ho fatto a meno di notare che ha sempre quel suo sorriso sulle labbra, come se stesse sempre sognando.
O - "Perché mi fissi Garozzo? Lo so che sono Figo ma potresti trattenere tutta quella bava" eccolo che il solito rompipalle si è svegliato!
"Ah perché tu cosa stavi facendo ieri sera? Mi stavi sempre appiccicato" ribatto
O - "La tutina era troppo corta e poi standoti vicina tutti sapevano che sei mia soltanto!" dai a delle volte ha dei momenti in cui è dolce. Mi avvicino a lui e uniamo le nostre labbra, le schiudo per lasciare la sua lingua entrare. Lui, senza smettere di baciarmi, si mette sopra di me. Mi accarezza le gambe, la schiena, il collo provocandomi delle scariche in tutto il corpo.
"Ragazzi! Trattenetevi almeno fino a quando siamo usciti!" Ivan esce da quello che dovrebbe essere il bagno con un paio di pantaloni e a petto nudo. Ma non hanno mai freddo questi?
O - "E te vestiti, se no qua Sara mi molla!" gli tiro un leggero schiaffo sulla faccia. Che cavolo va a dire?
I - "Io e Oleg scendiamo a fare colazione e poi andiamo all'aeroporto. Te Juanto vieni con noi?" Aeroporto? Per fare cosa?
O - "Certo tempo 10 minuti e vi raggiungo"
I - "Ce la fate in 10 minuti? Siete veloci cazzo!" ma prima che Osmany possa picchiarlo esce subito dalla stanza seguito da Antonov.
"Perché dovete andare all'aeroporto?" chiedo curiosa. Vorrei sapere dove va il mio ragazzo? Non so nemmeno se stiamo insieme..
O - "Oggi arrivano le mogli di Ivan e Oleg con i piccoli. Insieme a loro arriva anche mia figlia" abbasso lo sguardo involontariamente.
O - "E mi stavo chiedendo se ti piacerebbe fare un giro in centro a Rio con me e lei" sorpresa dalla sue parole, lo guardo per capire se mi sta prendendo in giro oppure se è serio "Dici davvero?"
O - "È arrivato il momento che la mia piccola bimba conosca la mia ragazza" senza dire niente mi getto sulle sue labbra e lui senza farselo ripetere mi bacia con più passione di prima e non solo! Direi che 10 minuti possano più che bastare.

Dopo la colazione, vado in camera a cambiarmi per prepararmi per l'uscita con Osmany e sua figlia. Ancora non ci credo! Dopo mesi che ci frequentiamo ha deciso di farci conoscere, quindi vuol dire che per lui sono importante in un certo senso..
Megan non c'era a colazione quindi sicuramente starà ancora dormendo. Ora la sveglio io per bene! Apro la porta della stanza e per fortuna che non ho urlato appena entrata se no avrei fatto una delle mie tante figure di merda: ci sono Megan, sicura che sia lei per il vestito bianco e qualcun'altro che dorme insieme a lei nel suo letto. Mi avvicino per capire chi è e quando lo vedo non mi stupisco affatto! Simone Giannelli e Megan, qua la furbetta mi dovrà spiegare!
Senza fare rumore prendo dall'armadio un paio di pantaloni neri e una canottiera bordeaux semplice, i miei due colori preferiti.
Mi trucco leggermente per non lasciare intravedere le occhiaie e infine mi tengo i capelli sciolti che ricadono sulle spalle.
Okay, sono pronta!
Non mi pare tanto
Cosa vuoi tu ora coscienza?
Sono te stessa cara mia, quindi se dico che prima devi calmarti e poi andare ho ragione
Hai ragione! Io con i bambini sono una frana, cosa le dico? Cosa faccio?
Meglio se ti dai una calmata!
Faccio un respiro profondo e poi esco pronta per affrontare questa mattinata!

Sono fuori dall'entrata dell'hotel che continuo a camminare avanti e indietro, nemmeno quando giocavo a pallavolo avevo tutta questa ansia prima di una partita!
Vedo dei taxi fermarsi proprio vicino al marciapiede davanti all'hotel: nel primo scendono Oleg con la sua famiglia, invece nel secondo Ivan con la moglie e il piccolo Sasha!
A - "Sara!" Ashling mi viene incontro per salutarmi "come stai cara? Quanto ti hanno rotto questi uomini?"
I - "Ehi donna! Il tuo uomo è stato bravo!" Ashling poco convinta cerca una conferma da me
"Diciamo che è quello che ne ha combinate meno per ora"
S - "Sara, Sara!" Il piccolo Sasha mi salta addosso abbracciandomi come un koala! È un amore questo bambino! Mentre lo stringo tra le mie braccia vedo che arriva un terzo taxi e da lì scende Osmany che guarda nella mia direzione ma non sorride anzi sembra turbato per qualcosa.. Ha cambiato idea?
Dopo di lui vedo scendere la piccola Victoria con sempre quel suo sorriso sulle labbra e la sua manina stringe la mano di qualcun'altro e quando l'altra scende capisco il motivo per cui Osmany fosse turbato: la sua ex è qui, a Rio. Insieme si avviano verso la mia direzione
A - "Cara ci vediamo dopo! In bocca al lupo e mi raccomando falle vedere chi sei!" Ringrazio mentalmente Ashling e, facendomi forza da sola, sfoggio uno dei più sorrisi convincenti che possa dare in questo momento..
Osmany prende in braccio sua figlia e quando sono a pochi centimetri da me posso notare ancor di più la sua preoccupazione
O - "Victoria, lei è una persona speciale" dice indicandomi "si chiama Sara" la bambina inizia a scrutarmi da cima a fondo, chissà a cosa sta pensando.. Non voglio che creda che sia stata io a sfasciare la loro famiglia! Dopo dei secondi interminabili, fa capire a suo padre che vuole scendere dalle sue spalle
V - "Vieni a mangiare con noi?" Resto stupita dalla sua reazione, ma le parole dopo mi convincono "ti prego vieni!" guardo prima lei è poi Juanto e lo vedo acconsentire. Accetto la manina della piccola e prima che potessimo passare una giornata noi tre insieme per conoscerci, una vipera ci interrompe: lei, Glenda.

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