Nevicava quella mattina, dopo giorni di interminabile pioggia; piccoli fiocchi di neve cadevano lentamente, andando a depositarsi su quel suolo dove solamente qualche giorno prima il manto bianco era ancora leggermente visibile.
Gran parte dei ragazzi correvano attraverso il parco, ingaggiando brevi battaglie con palle di neve volanti. Nessuno sembrava dar peso ai grandi nuvoloni neri che da Nord si avvicinavano velocemente, né al vento gelido che smuoveva i rami spogli degli alberi; era come se il tempo potesse rimanere sospeso in quell'istante dall'aura fantastica e magica.
In lontananza, seduti su una panchina leggermente isolata dal resto degli alunni, due ragazzi discutevano animatamente tra di loro.
"Ma Remus, non gli hai nemmeno dato la possibilità di spiegarsi!" –esclamò Lily esasperata, la folta chioma rossa raccolta in un disordinato chignon; un ciuffo di capelli, tuttavia, era sfuggito al tentativo di darsi un minimo di compostezza, e le ricadeva sulla guancia pallida in un boccolo.
Il castano rimase impassibile, fissando l'amica con uno sguardo privo di alcuna emozione.
"Non guardarmi in quel modo, Remus John Lupin, perché so cosa stai pensando adesso. –iniziò la rossa, soffiando leggermente sulle mani per riscaldarle in assenza dei guanti- So che pensi che ti abbia solamente usato per i suoi scopi, che non ci sia stata nessuna emozione in quello che ha fatto, ma se non gli darai la possibilità di parlarti non potrai mai esserne certo, e queste rimarranno solamente delle stupide supposizioni che rischiano di farti perdere una volta per tutte l'unica persona a cui tu tenga davvero." –disse semplicemente Lily, mantenendo un tono stranamente tranquillo nonostante le sue guance si stessero colorando di un lieve rosso per l'agitazione.
"E sentiamo, cosa potrebbe dirmi lui, Evans? Che si è scoperto ricambiare i miei stupidissimi sentimenti e che il suo bacio non era solamente l'ennesimo modo per ingigantire lo scherzo?" –domandò il licantropo in tono neutro, inarcando un sopracciglio in maniera scettica e caricando le proprie parole di un odio e di un risentimento che avrebbe preferito evitare.
Stava per allontanarsi, quando la rossa lo prese per un braccio e, decisa a non demordere, lo costrinse a voltarsi indicando con la mano sottile una figura in lontananza; in tutta risposta il castano la guardò perplesso, non capendo cosa volesse dirgli.
"Guarda Remus, quello ti sembra l'atteggiamento di una persona a cui non importa nulla di te? Guardalo! –gli urlò contro quando lui tentò di abbassare lo sguardo- Non fa altro che vagare per il cortile con lo sguardo afflitto da ore, sperando che tu decida di dargli una possibilità." –concluse Lily, ricomponendosi dopo aver usato un tono particolarmente accusatorio e rivolgendo al ragazzo che le stava accanto uno sguardo quasi materno pieno di compassione.
Il licantropo si costrinse ad alzare lo sguardo, osservando la figura che adesso si faceva sempre più vicina. Fu solo un'istante: Sirius alzò gli occhi, incontrando quelli del castano, e Remus ci vide dentro lo stesso dolore e la stressa frustrazione che da due settimane non gli davano tregua, nemmeno durante il sonno.
Ma non fece nulla; riservò all'amico uno sguardo carico di delusione, poi voltò le spalle a lui e a Lily e si incamminò verso la Sala Grande.
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Matters of different point of view
Fiksi PenggemarDal testo: "Sirius, sul serio? Devi essere proprio disperato per chiederlo a me! Davvero ti aspetti che io possa assecondarti in qualcosa di tanto folle?" [...] Fu solo un'istante: Sirius alzò gli occhi, incontrando quelli del castano, e Remus c...