Capitolo 19: Suoni.

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Flashback

Sono passati pochi giorni dal mio arrivo quì, ma ancora nessuno si fida dei miei consigli. "Ecco la bambina prodigio" sento bisbigliare. "È la giovane figlia dei Miyano".

Sto controllando l'evolversi degli esperimenti sui tamarini dal computer nel mio "ufficio", quando qualcuno entra maleducatamente dalla porta, senza neanche bussare.

Un uomo completamente vestito di nero, come tanti altri quì dentro, si ferma sulla soglia della stanza ad osservarmi.
Ha dei corti capelli castani, e non ha intenzione né di dirmi cosa ci fa quì, né di andarsene.

"Posso fare qualcosa per lei, signore?"
La gerarchia è fondamentale in luoghi come questo, nei quali puoi ritrovarti una pallottola in fronte da un momento all'altro.
Lui scuote la testa, sorridendo.
È un pesce piccolo, probabilmente non ha neanche un nome in codice.
Dal corridoio, delle voci lo chiamano semplicemente "Haiji".
                              ****

Il sole sveglia in modo prepotente gli ospiti della villa, irrompe dai finestroni, e rischiara le camere da letto.
Shiho resta distesa fino alle 9.30, quando la colazione è finalmente pronta in tavola.

In sette scendono le ampie scale in marmo bianco dalle venature verdi, dirigendosi al piano di sotto verso la sala da pranzo.
<<Shiho-san...>>
Chiama assonnato il giovane Mitsuiko, stropicciandosi gli occhi.
Lei aspetta i tre bambini, raccomandando di andare prima di tutto a lavarsi la faccia e a cambiarsi.
I giovani detective si guardano confusi, per poi eseguire gli ordini con un grosso sorriso;
Hanno deciso di non dare peso alle parole registrate nel CD che è stato fatto partire la sera prima da un computer del salotto.
Una persona buona come lei non può essere un'assassina.
Non di così tante persone, per lo meno.

Shinichi aspetta tutti i propri compagni alla base delle scale, notando un importante via-vai del maggiordomo tra la cucina e la sala.

<<Buon giorno, Detective.>>
Ash Makuro scende allegro gli ultimi gradini, guardandosi alle spalle.
<<Per caso sai se la ragazza  -come ha detto di chiamarsi? Shiho?-  è già scesa?>>

Kudo gli lancia uno sguardo infuocato, che il venticinquenne sembra non cogliere.

"Sei troppo stupido per lei"
Avrebbe voluto rispondere.
<<No.>>
Lo congeda invece, guardando l'ora sul proprio orologio da polso: 9.45.

Ash si morde il labbro inferiore, prima di dirigersi in modo spavaldo in camicia Hawaiana e calzoncini verso l'intenso profumo di cibo.

Shiho segue i bambini, che corrono di sotto  -Genta primo su tutti-  unendosi agli altri ospiti.
Tetsuo saluta i giovani detective e li aiuta a prendere dal buffet i croissant posti più lontano, quelli appena sfornati ripieni al cioccolato.

La vecchia signora aspetta seduta composta al tavolo che i ragazzini abbiano finito di recuperare la propria colazione, così da non averli tra i piedi,  mentre l'uomo dai baffi grigi  -Hayato Nakanishi-  consiglia a Mitsuiko i cibi più nutrienti e racconta di quelli che c'erano anche in tempo di guerra.

<<Sei fortunato ad essere nato in tempo di pace!>>
Si rallegra il vecchio, prima di notare un leggero rossore sulle guance lisce e morbide del bambino.

<<A dire il vero... A dire il vero signor Nakanishi io sarei voluto nascere dieci anni fa...>>
Confessa il piccolo, stringendo tra le dita il piattino con le brioches e la marmellata.
Il magro signore si china ancora un po', appoggiato al bastone, con gli occhi furbi ed esperti di chi ha vissuto per molto più tempo del ragazzino.
<<Ti riferisci alla giovane che è sempre con voi..? È per lei che vorresti essere più grande?>>

Mitsuiko sobbalza, prendendo al volo una brioche che stava per volargli sul pavimento. La faccia gli diventa bollente, mentre il vecchino si mette a ridere.
<<Resterà un nostro segreto!>>
Promette il signor Nakanishi.

Shiho si affianca a Shinichi che, da vero gentleman, l'aveva aspettata ai piedi della scala appoggiato allo scorrimano di legno.
<<Va tutto bene?>>
Chiede lei, esaminando il suo viso un po' arrossato.
<<Si>>

"Non volevo che quell'Ash ti aspettasse al posto mio"
Avrebbe voluto aggiungere, ma si accontenta di esserle vicino e di entrare con lei nella sala da pranzo.

Ash alza lo sguardo verso loro due dal suo piatto stracolmo di vivande; brioches, fette biscottate, muffin, crema alla nocciola circondano una piccola tazzina da caffè.
<<Ehi splendore! Ti ho tenuto il posto accanto a me!>>

Mentre gli occhi del giovane passano da lei a Shinichi, Shiho lo guarda scandendo una sola frase: <<Scusa, ma non penso che Kudo sia interessato alle tue avance>>

Un paio di risatine risuonano nella stanza, tra cui anche quella del signor Nakanishi.
Tetsuo porta sul braccio tre piatti ricolmi di cibo, seguendo Genta verso il suo posto a sedere.
"Le abitudini da cameriere sono dure a morire..."

Shiho scatta una foto con il cellulare al ragazzino, che inizia a strafogarsi.
<<Stai ancora documentando come Genta un giorno si trasformerà in Agasa?>>

Domanda Kudo con un sorriso, mentre la guarda di sottecchi riempire una tazza di thè al buffet.
Shiho abbassa lo sguardo, nascondendo gli occhi chiari sotto i ciuffi rossicci.
<<Più o meno>>
Ribatte pacatamente, portando la sua magra colazione al tavolo.

Uno strano e acuto suono rimbomba intorno a loro.
Un suono che viene dalla borsa della donna silenziosa.

Shiho! {Coai, Shinshi}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora