-Chiara scendi da quel maledetto letto-Sempre la solita vita, monotona ed estremamente noiosa.
Mia mamma mi buttò giù dal letto. Devo ricordarmi di chiudere a chiave la camera o un giorno me la troverò a dormire con me.
Lei è strana, mi vuole molto bene ma è troppo possessiva ed estremamente invadente.
-Si mà, ora arrivo, lasciami vestire in pace- le dissi mentre la spingevo fuori dalla porta.
Presi una maglietta a maniche corte rosa pastello, con delle scritte nere e un paio di skinny neri con gli strappi.
Mi legai i capelli grigi in una coda spettinata e mi allacciai le air force one nere.
Uscì dalla camera e raggiunsi il bagno, lì mi lavai i denti, mi sciaquai la faccia, la coprì con uno strato leggero di fondotinta e mi passai un po' di rossetto bordeaux sulle labbra.
Raggiunsi mia mamma. -Andiamo?-
-Si amore- sentii un conato di vomito, odio questi diminutivi ma non ho mai il coraggio di dirlo ad alta voce.
La mia famiglia è abbastanza ricca, viviamo in una villa in centro ad un paese di poco più di dodicimila abitanti.
La casa è bella, tinteggiata di blu ciano e verde smeraldo, ha un cortile molto grande, con una piscina interrata e un tappeto elastico che mi hanno comprato quando avevo 10 anni. C'è una piccola altalena che stona col design ma ci sono troppo affezionata, così non osano toglierla.Su quell'altalena ci sono molti dei miei ricordi, come quando mio fratello spingendomi si è rotto un dente, o come quando la mia vicina si occupava di me, facendomi divertire in quel giardino che prima era poco curato.
Uscimmo di casa attraversando proprio quel giardino e entrammo in macchina, purtroppo guidava lei perché ho solo 16 anni. Ogni volta che inchioda all'ultimo momento maledico di non essere nata in America, così a quest'ora avrei già avuto la patente.
Per fortuna ho il motorino, così quando c'è bel tempo posso andare a scuola da sola.
Mi balenò in testa il ricordo di quando io e Beatrice, la mia cara dolce amica dai tempi delle elementari, siamo finite a rotolarci in mezzo ad un campo, in attesa che passasse qualcuno a prenderci. Quel giorno eravamo in motorino ma il suo si era rotto mentre andavamo, così eravamo disperse nel nulla.
Che belle avventure che ho passato con lei, ogni giorno ci vedavamo per combinare un nuovo disastro, ora non era molto saldo il nostro rapporto, con le scuole diverse e tutto ciò che comporta la lontananza...
Tra questi pensieri arrivammo a due vie dalla scuola.
-Lasciami qui mà- le diedi un bacio sulla guancia e uscì dall'abitacolo.
Andai fino alla scuola con passo spedito, distratta dal suono della musica, come ogni mattina.
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do you have a cigarette?
RomanceUn amore nato per sbaglio e continuato per scelta. Chiara e Cristian si incontrano cambiando la loro vita per sempre.