"This time don't need another perfect lie
Don't care if critics ever jump in line
I'm gonna give all my secrets away"
Capitolo 17Mangiammo in assoluto silenzio, spezzato occasionalmente dai suoi miserabili tentativi di conversazione e dai miei sinceri apprezzamenti sulla sua cucina.
Quando lo avevo conosciuto, aveva iniziato a prendere delle lezioni di cucina perché a quanto pare Mister Perfezione voleva diventare un professionista anche in quello. Ripeteva divertito che se un giorno fosse diventato famoso, almeno avrebbe potuto cucinarsi dei pasti decenti evitando di ordinare dai fast food e quindi di ingrassare e rovinare i suoi bei addominali scolpiti. Magari quest'ultima parte non l'aveva esplicitamente detta ma...
Ehi, non era in fondo questo quello che sarebbe successo?
In ogni caso, tutto quello giocava in mio favore. Me ne lamentavo? Assolutamente no.
Cercavo di non pensare a nulla in particolare concentrandomi piuttosto sul piatto di torta creme brulee (sì, ce l'aveva davvero dentro il frigo) e dovevo ammettere di saperci fare con tutto quel 'evitiamo-conversazioni-pericolosamente-dannose'.
Cosa potevo farci, era un mio talento naturale.
Sbirciai un'occhiata veloce verso Tom per evitare di farmi scoprire e lo catturai nel momento in cui portava un boccone di dolce alla bocca. Osservai come le sue labbra si aprivano lentamente prima di richiudersi delicatamente attorno la forchetta e—
No.
Cosa diavolo...?!
Stavo impazzendo.
Lui mi stava facendo impazzire con quella sensuale disinvoltura mentre mangiava e mi parlava felice e mi sorrideva misterioso e—
Aspetta, sorrideva?
Mi risvegliai dallo stato di trance e spostai lo sguardo sui suoi occhi e notai con sorpresa che mi stava già guardando.
Mi aveva colto in flagrante.
Arrossii come un peperone e abbassai il capo sul piatto vuoto di fronte a me, fingendo un'indifferenza che non avevo mai davvero provato quando ero con lui, tenendomi occupata giocherellando con accurata attenzione con la forchetta.
Idiota, idiota, idiota.
Tom si schiarì la gola e si mosse nervosamente sulla sedia. Mi morsi il labbro e pensai a quanto fosse stato imbarazzante farmi scoprire mentre lo studiavo in un modo...così differente da come fanno gli amici.
Chissà a cosa pensava. Chissà cosa pensava di me.
La nostra situazione si era incasinata inconsapevolmente, non sapevo più come definirci io e Tom. Ci eravamo baciati due volte. Due dannate volte.
Era stato puro istinto?
C'era qualcos altro sotto?
Era inevitabile che prima o poi avremmo dovuto parlarne, chiarire tutto e spiegare le ragioni irrisolte, ma non volevo arrivare a quel momento.
Non potevo.
Mettere tutto in discussione avrebbe significato cambiare le carte in tavola, modificare l'etichetta della nostra relazione, portare tutto ad una fase di probabilità, confusione, impossibilità. La sicurezza era tutto quello che mi rimaneva in quel momento, non potevo perderla per abbracciare l'ignoto, ritrovandomi sola.
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Lay Your Heart On Me [A Tom Hiddleston Fanfiction]
Fanfiction"Quando dovresti partire?" Chiese improvvisamente, cogliendomi ancora una volta di sorpresa. "Cosa c'è Hiddleston? Vuoi già cacciarmi dall'America?" Ridacchiai. Poi improvvisamente mi agitai perché forse non mi ero poi sbagliata così tanto. Rise aff...