StoriaModificaLa protagonista del gioco è Aya Drevis, una bambina tedesca di 11 anni orfana di madre, con lunghi capelli neri, sormontati da un fiocco rosa, e occhi azzurri, che abita assieme al padre Alfred Drevis in una grande casa. Quest'ultimo, assieme all'assistente Maria, compie nel suo laboratorio sotterraneo continui e macabri esperimenti di cui, nonostante l'uomo tenti di tenere nascosta la natura, la giovane è a conoscenza. Allo scoccare della mezzanotte del giorno dell'anniversario della morte della madre, Monika Drevis, Aya viene svegliata da un urlo del padre, e precipitandosi fuori dalla sua stanza si imbatte in due zombie; terrorizzata, attirata anche da una misteriosa voce, scappa dall'altra parte del corridoio dove incontra un misterioso ragazzo dai capelli biondi che la invita a seguirlo, ma scappa anche da lui dopo essersi accorta che è privo dell'occhio destro. Tornata nella sua stanza Aya si imbatte in un misterioso uomo dallo strano aspetto vestito di scuro che le dice di chiamarsi Ogre e le spiega che i mostri che ha precedentemente visto sono i cadaveri degli esperimenti del padre che, a causa di una maledizione, hanno preso vita per rapirlo. Aya, quindi decide di trarre in salvo il padre, nonostante l'uomo tenti di scoraggiarla e così dunque inizia a vagare tra le stanze della casa, risolvendo vari enigmi, sfuggendo da zombie e mostri assetati di sangue, e distruggendo barili e vasi con una mini motosega. Giunta nel laboratorio sotterraneo, trova Maria gravemente ferita che le consiglia di scappare, e prima di svenire, le rivela che suo padre è stato portato via dalla moglie; poco dopo, infatti, Aya vede lo spirito della madre portar via il padre. Ogre, quindi, fa la sua ricomparsa e le conferma che la maledizione è stata creata dal rancore e la rabbia che la donna prova verso il marito, e ritenterà timidamente di dissuadere Aya dal suo tentativo di salvarlo, ma quest'ultima rimane ferma nella sua decisione. Procedendo, quindi, nell'ampio labirinto sotterraneo, tra le stanze e i luoghi bui, la bambina si imbatterà via via in nuovi enigmi da risolvere, nemici da cui scappare, e anche prove delle atrocità compiute dal padre su persone e animali (tra i quali un recipiente in cui scopre, con raccapriccio, che vi sono i corpi di tanti esemplari molto simili a Snowball, il suo coniglietto bianco).
In una stanza adibita a chiesa, dove Aya si risveglia dopo essere svenuta per l'aggressione di un fantasma, incontra nuovamente il ragazzo biondo privo di un occhio (che viene chiamato Dio, poiché il suo nome non è mai rivelato nel corso del gioco), che si rivela buono, e che è stato inviato dalla madre per portarla in salvo. La bambina, tuttavia, si rifiuta di seguirlo, ancora decisa a salvare il padre, e mentre quello tenta di tirarla via con sé, irrompe Maria, che credendola in pericolo, tramortisce il ragazzo colpendolo con dei coltelli. Maria ordina quindi nuovamente ad Aya di scappare, per poi procedere da sola in direzione di una porta apertasi da sola, ma la protagonista decide, invece, di continuare a vagare per i lugubri corridoi. In seguito Aya si ritrova per terra stanca e sviene; arriva allora Ogre, che la mette a riposare in una stanza. Ella sogna una bambina dal viso pallido che ride, allora Aya spaventata si sveglia accorgendosi di non aver più il profumo della sua mamma. La bambina del sogno tira fuori un braccio da dietro la schiena e Aya, stupita, vede che lei in mano aveva il suo profumo e allora la spinge, ma lei corre fuori dalla stanza. Aya ritrova il suo profumo poco dopo nella stanza accanto a quella in cui stava riposando. Però più tardi la bambina che aveva rubato il profumo della madre di Aya verrà continuamente accoltellata da una bambola, ma prima di morire, confessa ad Aya che voleva solo far parte della sua famiglia. Giunta infine in un laboratorio, dietro una cabina di vetro, trova un portale, oltre il quale, Ogre, apparendo nuovamente dal nulla, le rivela che vi è il mondo dei morti, dove il padre è stato portato da sua moglie; dopo aver appurato che ella vuole arrivare fino in fondo alla sua missione, le dà una boccetta di "acqua magica” che, afferma, potrebbe servirle per trarre in salvo il padre, nel caso la bambina non riuscisse a toccare il cuore della madre. Attraversato il portale, Aya si ritrova in un luogo misterioso ed oscuro, e vede la madre che sta trascinando il marito verso l'aldilà, mentre Maria giace immobile a terra poco più distante; la giovane protagonista la supplica di non far del male all'uomo e di non portarlo con sé, nonostante le cose orribili che ha commesso; la donna le risponde che non vuole punirlo, ma, proprio perché continua ad amarlo, lo vuole solo per sé e non vuole permettere a nessun'altra di averlo. Aya tenta un'ultima volta di opporsi a tale decisione, dicendo che non vuole rimanere sola e tira a sé il padre, ma come risultato scatena solo l'ira incontrollata dello spirito della madre, e sarà quindi costretta a prendere un'ardua decisione.
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