Una piccola "raccolta poetica", dagli inizi ad ora.
27.04.2017: #12 in poesia.
28.04.2017: #9 in poesia.
29.04.2017: #8 in poesia.
Era da un po' che avevo l'idea di raccogliere i miei testi in una sequenza ordinata e con una connessione t...
Non sarà più il mio cuore a farti compagnia la notte, ma i macchinari all'ospedale. E dovrei pensare positivo, lo so. Tutti mi dicono che non è finita, non è detta l'ultima. Ma la speranza fa male, soprattutto quando si spezza.
E se fosse Dio ad essere invidioso? Perché il mio di angelo? L'immensa ipocrisia di un sorriso stampato, lo sguardo fiero di chi non chiede aiuto e arranca.
E la rabbia, esplosioni che mi fanno fremere fino a scoppiare, l'odio contenuto e un sussurro che esprime il ribrezzo. Perché la rabbia è il dolore che esce tutto di un colpo, il magazzino di tutti i colpi bassi, ingoiati.
Una bomba ad orologeria pronta ad esplodere come le fantasie mie, tue, nostre che non vedremo mai evolversi. Le impronte delle nostre menti impresse nella creta, il tuo sorriso che fa invidia alle stelle che mi guiderà nella notte con te, tuo autista finché il paradiso lo vorrà.
Contare i giorni che mancano al nostro prossimo incontro, vedere le ore passare veloce per l'impazienza di stringerti. E di notte sognare i foglietti dei giorni che volano via, i mesi che rimpiccioliscono con il vento caldo dell'estate. Ma sarò tuo sole, tuo mare, tua scelta finché vorrai, finché la tua bocca porterà i miei baci al tuo cuore.
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Perché abbiamo il cuore grande e gli occhi piccoli per farci sfuggire meno sogni possibili. Perché ogni sguardo va pesato, ogni sguardo ha una direzione, un significato, un ricordo impresso che va colto. Un sogno, un sogno grande come noi due, il mio sorriso migliore, dico.
E lo dico a te e non a Dio, perché magari diventa ancora più geloso e ti porta via da me, prima di aver finito di dipingerti nei miei occhi. Il mio sogno; la mia ragione.
