21 - Il mio inizio sei tu

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Capitolo 21
Il mio inizio sei tu

22 dicembre 2016


Anche la partita con il Napoli è finita e nonostante la mia bella prestazione c'è un po' di amarezza perché il loro pareggio all'ultimo minuto doveva assolutamente essere evitato.

Questo nono posto mi sta stretto, attendo con ansia che arrivi gennaio per la risalita, perché dobbiamo assolutamente riprenderci la parte alta della classifica.

Negli spogliatoi si fanno i saluti generali, è l'ultima volta che ci vediamo prima dell'anno nuovo, ora ci sono le vacanze natalizie ed ognuno le spenderà in luoghi diversi con famiglia o amici.

Per quanto la voglia di continuare a giocare per il riscatto sia immensa, non vedo l'ora di passare questi giorni da solo con Giulia.

Mi dispiace non vedere mamma, papà e gli altri parenti a Carrara ma ho spiegato loro quanto fosse importante per me trascorrere dei momenti di intimità con la mia piccola e loro hanno capito senza problemi, contenti nel vedermi così felice con lei.

"Allora Fede, che programmi hai per queste vacanze?" mi chiede il mio compagno Federico Chiesa, al quale do un passaggio a casa una volta che il pullman ci ha lasciato al centro sportivo.

"Io e Giulia partiamo domani per New York, mentre a Capodanno siamo a Cortina con Danilo e la sua ragazza"

Era una vita che volevo andare negli States e finalmente sono riuscito a prenotare, una settimana nella Grande Mela con la mia principessa, non potrei chiedere di meglio.

"Te invece? Torni a casa?"
"No no, vado a Sharm El Sheik con un gruppo di amici"

"Dai, ci siamo trattati bene quest'anno" dico, facendo ridere tutti e due.

Dopo aver accompagnato Fede è tempo anche per me di tornare a casa, o meglio, di tornare a casa di Giulia.

Ci sono settimane in cui lei è sempre da me o altre nelle quali prendo posto fisso a casa sua, come in questo caso.

Appena apro la porta a darmi il benvenuto nell'ingresso ci sono i nostri bagagli, già pronti per domattina, mentre lei è sul divano col PC in grembo.

"Ehi basta studiare, ora siamo in vacanza!" esclamo, mentre mi tolgo il giubbotto.

Lei alza lo sguardo verso di me e mi sorride, meravigliosa anche in tuta e con una crocchia disordinata.

Non mi abituerò mai al suo sorriso luminoso come il sole per quanto discreto.

"Due secondi ed ho finito, così poi di studio se ne parla all'anno nuovo"

Mi faccio strada fino in cucina, dalla quale proviene un profumo davvero appetitoso.

Ho avuto modo di scoprire anche un'altra dote di Giulia: è una cuoca fantastica.

A me piace mangiare e a lei cucinare, direi che ci completiamo perfettamente.

"Pasta alla siciliana" mi informa lei, vedendomi curiosare nel forno.

La guardo felice come un bambino, le indovina proprio tutte.

Lascia stare il computer e si avvicina a me, alzandosi sulle punte per mettere il viso alla mia stessa altezza.

Le cingo il bacino, lasciandole un bacio umido sul naso che la fa ridere.

"E comunque sei stato fantastico stasera, meritavate la vittoria" dopodiché mi bacia come si deve, accarezzandomi il collo.

"Lo sai vero che i miei goal erano tutti per te, mh?"

"Lo dici sempre" risponde lei ridacchiando, di nuovo vicina al divano per riordinare i vari appunti e libri di testo.

Philophobia | Federico BernardeschiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora