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Nota alla lettura: questo è il famoso spin off delle mie "Midez Life Drabbles". Per la prima parte della storia vedrete il punto di vista di Andy qualche tempo dopo la rottura con Mika e l'ultima parte con lo stesso Mika. Mi sembra scontato che la trama prenda una piega leggermente angst. È la primissima Mikandy che scrivo, per cui spero che piaccia ❤

Andy POW

Andreas venne svegliato dall'incessante pioggia grigia di Londra, che da qualche settimana non sembrava voler abbandonare il ruolo di protagonista principale in quelle fredde giornate primaverili; le gocce d'acqua provocavano un curioso rumore a contatto sui vetri delle finestre e sull'asfalto, una melodia ben conosciuta per chi aveva sempre vissuto in quella città.
Sbattè le palpebre un paio di volte ancora intorpidito dal sonno e dal calore emanato dal piumone a fantasie improbabili, avvertendo subito la sensazione di un corpo stretto dolcemente al suo.
Per un istante immaginò di ritrovarsi abbracciato all'ex compagno decennale, con i riccioli mori che gli pizzicavano il collo non appena si voltava verso di lui, oltre alle immancabili fossette ai lati delle guance presenti anche mentre dormiva. Dovette ricredersi quando, girandosi all'interno del grande letto matrimoniale, si ritrovò dei capelli biondo cenere e al posto della carnagione leggermente abbronzata una pallida molto simile alla sua.
Sospirò triste e cercò di scacciare via quel sentimento che si manifestava di tanto in tanto.
Si alzò dal letto, cercando in tutti i modi di fare piano per non svegliare il suo attuale fidanzato. Si diresse in cucina a preparare una veloce colazione, non prima di aver avuto premura di chiudere la porta della camera da letto. Jordan aveva il sonno pesante, però non si sapeva mai.
Appena il caffè fu pronto sistemò alla meglio alcuni dolci sul tavolo per sé e Jordan: sapeva quanto amasse trovare tutto pronto per potersi dirigere insieme al lavoro nel breve tragitto in macchina fino agli uffici.
Sorseggiò lentamente la bevanda calda seduto al piccolo tavolo in legno della cucina illuminata dalla luce debole del lampadario.
In un gesto automatico controllò le notizie sulla pagina online del Times e quella che doveva essere una semplice ricerca per verificare le previsioni meteo si trasformò in una approfondita lettura sulla cronaca nera, per poi passare alle notizie un po' meno macabre di politica interna e infine al gossip da quattro soldi; non che quest'ultima parte gli interessasse per davvero, ma gli serviva per svagarsi dall'enorme mole di lavoro dell'ultimo periodo.
Stava per chiudere la pagina quando una foto attirò la sua attenzione, vuoi perché aveva riconosciuto il soggetto solo dai capelli nonostante la foto tagliata a metà, vuoi per il titolo esplosivo degno di un giornalista arraffa-notizie. Era conscio del fatto che gli avrebbe fatto male, di nuovo, ma non gli importò granché. Aprì il link allegato al titolo e sentì il cuore sprofondare in un mare di pura malinconia.
Nell'immagine di copertina dell'articolo Mika passeggiava in tenuta estiva sul lungo mare di Los Angeles, insieme a quel ragazzino italiano (Com'è che si chiamava?) tutto tatuato mano nella mano, occhiali da sole in viso e Melachi e Amira al guinzaglio che tiravano entrambi. A quella foto ne seguirono altre fino alla peggiore di tutte, almeno secondo il suo personalissimo parere: Mika disteso su un fianco su una sdraio bianca e Fedez (le didascalie laterali l'avevano aiutato a ricordargli quel nomignolo) seduto di fronte a lui che si chinava per baciarlo sulle labbra, le mani del rapper arpigliate sulle guance in un gesto intimo quanto possessivo.
Pessima idea. concluse amaro guardando con attenzione ogni minimo particolare di quel bacio, dal costume hawaiano di Mika ai piercing facciali di quello , passando anche sulla sinuosa schiena dell'ex in netto contrasto con la pelle d'inchiostro di Fedez.
Da quasi due anni Mika non faceva più parte della sua vita e sebbene fosse passato del tempo dalla loro rottura, ancora non si era abituato all'idea di non doverlo più aspettare dopo un tour di svariati mesi o un'intera giornata passata in studio a registrare chissà quale nuova canzone.
Gli mancava tutto di lui, anche il suo peggior difetto. Avrebbe dovuto proteggerlo dalle mire altrui, avrebbe dovuto cercare di pensare a rimediare ai propri errori commessi prima di quella fatidica litigata pre X Factor 9: in quell'occasione avrebbe dovuto lottare con il suo orgoglio per rimanere insieme nella stessa casa. Invece aveva sbattuto la porta e nei giorni che erano seguiti aveva raccolto le proprie cose andandosene via. Certo, dopo qualche mese aveva cercato di recuperare il rapporto con una telefonata disperata in un caldo pomeriggio di fine agosto, purtroppo senza successo visto che Mika, alla fine, non l'aveva scelto.
Una parte di lui era serena nel constatare che anche Mika era di nuovo felice, dall'altra faceva un male cane vederlo in intimità con un'altra persona dopo quasi otto anni insieme.
Un po' mi manchi Micheal.
- Buongiorno. -
La voce roca di Jordan distrasse lo dai pensieri. Si affrettò a mettere in stand by il cellulare e ricambiò il saluto con un bacio a stampo alzandosi in piedi.
Jordan sorrise sulle labbra.
- Buongiorno. Ti ho preparato il caffè, così poi possiamo andare diretti al lavoro. -
Jordan sfoderò un sorriso malizioso e avvicinò meglio i bacini.
- Preferirei rimanere a casa se potessimo... -
- Appunto, "se". Lo sai che oggi abbiamo un paio di lavori per la BBC da consegnare entrò giovedì. - e Andreas ne approfittò per slacciarsi dall'abbraccio per prendere la tazza per Jordan.
Tuttavia, non riuscì a trattenere un sorriso alla vista del broncio.
- Sei troppo ligio al dovere. - esclamò Jordan bevendo un sorso del suo espresso americano.
- O forse sei tu che sei troppo pigro. - ribattè Andreas senza perdere il sorriso.
Pensò che sarebbe stata una lunga giornata...

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